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venerdì 6 settembre 2019

Bahamas distrutte dall’uragano Dorian, migliaia di dispersi

Un sito creato ad hoc ne conta 5.500, ancora irraggiungibili le isole più colpite. Trump e le polemiche sulla mappa truccata

NEW YORK Mentre negli Stati Uniti continua la disputa sulle previsioni sbagliate di Donald Trump che ha inutilmente messo in allarme Stati mai seriamente minacciati da Dorian, come l’Alabama, e mentre tutta l’attenzione dell’America si è ora spostata sulla Carolina del Sud dove l’uragano, trasformato in semplice tempesta tropicale, provoca allagamenti sulle isole costiere e in città come Charleston, le Bahamas sprofondano in una gravissima crisi umanitaria: Dorian le ha attraversate quando aveva la massima potenza distruttiva — venti oltre i 300 km l’ora — che hanno devastato Great Abaco e Grand Bahama, due delle tre isole più popolate dell’arcipelago.
Il bilancio ufficiale parla di 30 vittime accertate. Purtroppo potrebbe trattarsi di un numero destinato a rivelarsi molto parziale: ma ci sono migliaia di dispersi e incombe l’incubo di Porto Rico dove, due anni fa, le autorità per settimane sostennero che l’uragano Maria aveva fatto solo 64 vittime salvo scoprire, un anno dopo, che quella catastrofe aveva provocato la morte di tremila abitanti dell’isola caraibica.
Le due isole nelle quali vivono circa 70 mila cittadini delle Bahamas sono ancora irraggiungibili, salvo che per gli elicotteri di soccorso della Coast Guard Usa e della marina inglese (l’arcipelago è indipendente ma fa parte del Commonwealth britannico e riconosce Elisabetta II come regina). Bisogna ancora evacuare le persone isolate nelle zone allagate e la ricerca delle vittime negli edifici sommersi dall’acqua non è ancora nemmeno iniziata.

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