Manifestanti anti-Brexit con la bandiera britannica fuori dal Parlamento |
Al Sainsbury’s di Wilson Road, cinque minuti da Victoria Station, una signora di mezza età spinge un carrello pieno di lattine di cereali, cornflakes, bibite, prugne secche e latte di cocco. Stampa un sorriso largo e si avvia alla cassa quando le chiediamo se anche lei stia facendo la scorta per affrontare la Brexit.
Magari avrà una famiglia numerosa e la risposta del carrello che trabocca è tutta lì, ma nel Regno Unito che fa il conto alla rovescia per l’addio alla Ue, l’alba del 30 marzo, l’idea della corsa alle provviste non è fantascienza. Lo fanno comuni cittadini, organizzati su Facebook - uno dei gruppi, il più agguerrito e foriero di informazioni per mamme è il 40% Preppers - e aziende, grandi e piccole. Le signore che dispensano consigli invece su mumsnet.com sono rigorose e metodiche.
Quando inizierà il processo dell’uscita dalla Ue, Londra teme l’assalto ai supermercati
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