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lunedì 20 gennaio 2020

A Genova i percettori di reddito di cittadinanza reclutati per pulire strade e parchi

Bucci: "Ottima idea che metteremo in pratica, anche se preferirei pagare posti di lavoro". In arrivo altre novità sui rifiuti

Genova. Anche a Genova i percettori di reddito di cittadinanza potranno essere impiegati per la pulizia delle aree pubbliche. A dirlo è il sindaco Marco Bucci che ha accolto la proposta avanzata da un nostro lettore su Facebook durante l’intervista esclusiva con Genova24.

“È un’ottima idea, bisogna che la mettiamo in pratica – ha spiegato Bucci – c’è una piccola difficoltà dal punto di vista della percezione, perché se c’è bisogno di gente che lavori allora dovremmo assumere. Nella legge è stata data la possibilità ai Comuni di prendere i percettori di reddito di cittadinanza e farli lavorare per otto ore a settimana, che non è tanto. Ma cercheremo di sfruttare questa copertura ufficiale”.

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Toglie 7 milioni di km a 170 auto rivendute dal 2015 al 2018

Operazione della Gdf di Merano in Alto Adige

Oltre sette milioni di chilometri scalati fraudolentemente a circa 170 autovetture rivendute dal 2015 al 2018 da un noto concessionario multimarca del Burgraviato. Il responsabile è stato denunciato per una presunta frode in commercio e nei suoi confronti sono stati sequestrati beni per 237.000 euro, pari all'indebito profitto che questi avrebbe conseguito.
    Questo l'esito di un'indagine della Guardia di Finanza di Merano a tutela dei consumatori e della concorrenza nel settore della vendita delle auto usate che ha preso avvio dopo alcune anomalie rilevate nel Portale dell'automobilista e nelle banche dati in uso alle forze di polizia.
    In sostanza le Fiamme gialle si sono accorte che spesso molte autovetture nella disponibilità del rivenditore venivano sottoposte a revisione e in tali occasioni i chilometri inseriti nel sistema informativo risultavano inferiori rispetto a quelli registrati in precedenza.

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Le adesioni all'anagrafe antifascista di Stazzema sono arrivate a 44 mila

Lo ha annunciato il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, intervenendo oggi dal palco della manifestazione delle Sardine versiliesi a Viareggio

Un bel segnale nonostante l’ondata revisionista e para-fascista che sta inquinando la politica e l’Italia.
Le adesioni all'anagrafe antifascista di Sant'Anna di Stazzema (Lucca), aperta il 27 dicembre 2017, hanno raggiunto quota 44404.
Lo ha annunciato il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, intervenendo oggi dal palco della manifestazione delle Sardine versiliesi a Viareggio (Lucca) in rappresentanza del Parco della pace di Sant'Anna di Stazzema.



Sant'Anna di Stazzema è stata teatro di una delle più orrende stragi nazi-fasciste durante la quale fusno uccise 560 persone, tra cui 130 bambini.

Fonte

Tifoso muore investito nel Potentino, arrestate 25 persone

La vittima è un supporter del Vultur Rionero, aveva 33 anni

Un uomo di 33 anni - tifoso della Vultur Rionero (Eccellenza lucana) - è morto ieri investito da un'auto sulla quale viaggiavano alcuni tifosi del Melfi (Eccellenza lucana), nei pressi della stazione di Vaglio di Basilicata (Potenza). La polizia sta indagando per stabilire le circostanze che hanno che hanno portato all'incidente e alla morte del tifoso, probabilmente frutto della rivalità tra le due tifoserie. Nell'incidente è rimasta ferita almeno un'altra persona, che è ricoverata all'ospedale San Carlo di Potenza.
La Polizia ha arrestato un uomo di 30 anni, tifoso del Melfi, alla guida della Fiat Punto che ha investito il tifoso della Vultur Rionero, Fabio Tucciariello, morto a Vaglio di Basilicata (Potenza).
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domenica 19 gennaio 2020

ARIA FREDDA in arrivo su mezza Italia, PIOGGE in vista per la Sardegna

Moderato afflusso di aria fredda al nord e sul medio Adriatico con lieve instabilità atmosferica. La formazione di una depressione ad ovest della Sardegna favorirà piogge anche intense sull'isola tra stasera e lunedì sera e qualche rovescio anche tra Sicilia ed estremo sud.



SITUAZIONE: aria moderatamente fredda affluisce sull'Italia da nord-
est, coinvolgendo maggiormente il nord e il medio versante Adriatico, dove si innescheranno anche condizioni di lieve instabilità, dapprima sulle pianure del Triveneto, poi anche tra bassa Lombardia e basso Piemonte. Sporadiche nevicate coinvolgeranno la dorsale appenninica sino a quote collinari. Nel contempo l'approfondimento di una depressione ad ovest della Sardegna favorirà un peggioramento piovoso sull'isola entro sera, come mostra questa mappa che evidenza gli accumuli previsti sino alle 06 di lunedì 20 gennaio:

ARIA FREDDA: riguarderà soprattutto le zone di montagna del nord e del centro con valori previsti sino a -6°C a 1500m nella giornata di lunedì 20 gennaio. Il graduale aumento della pressione e l'allontanamento della depressione ad ovest della Sardegna andranno ad interrompere l'inserimento dell'aria fredda già entro la serata di lunedì.

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I centomila irregolari in più creati dal Decreto Salvini

I 500 mila presunti irregolari che Matteo Salvini avrebbe dovuto rimandare a casa (come primo impegno al suo insediamento al Viminale a giugno 2018) sono già diventati 600 mila e nel 2021 potrebbero sfiorare quota 650 mila. E i rimpatri si sono fermati a quota settemila (2.400 dei quali negli ultimi quattro mesi con Lamorgese al Viminale), 200 in più dell’era Salvini ma comunque sempre una goccia nel mare. Questo è l’effetto diretto e indiretto del Decreto Sicurezza o Decreto Salvini, che purtroppo non è stato ancora cancellato. Alessandra Ziniti illustra oggi su Repubblica i numeri di ISPI:

Dei 100 mila nuovi irregolari la stima è che almeno 30 mila siano effetto immediato e diretto del decreto sicurezza: persone che erano già presenti in Italia con permessi di protezione umanitaria non rinnovati, richiedenti asilo che si sono visti negare qualsiasi tipo di protezione (i dinieghi alle domande sono ormai arrivati all’80 per cento) e che si sono visti costretti a interrompere percorsi di integrazione, a rinunciare a contratti di lavoro, corsi di formazione, scuola e, in moltissimi casi a perdere anche l’accoglienza.

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Valentina Wang: gli insulti razzisti e gli sputi sul treno a Padova

Valentina Wang, 19enne di origine cinese cresciuta in Italia, ha denunciato su Facebook un episodio di razzismo ai suoi danni alla stazione e poi sul treno fino a Padova. Wang ha raccontato di aver incontrato dei ragazzini a Mestre che hanno cominciato a prenderla in giro prima e, a insultarla poi facendo versi razzisti e sessisti.

Valentina Wang: gli insulti razzisti e gli sputi sul treno a Padova

Scrive Valentina: «Stavo tornando a casa da Mestre, e mentre aspettavo al binario questi ragazzini continuavano a importunarmi dicendomi “prova a pronunciare la R, tanto non riesci incapace”. Ho provato a ignorare, non è la prima volta che succede nella mia vita, sono solo dei ragazzini. In treno però, dopo che è passato il controllore, hanno iniziato ad esagerare, facendomi versi razzisti e sessisti, al che non ho più tollerato e ho iniziato a rispondere a tono.
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Barriere e new jersey autostradali, via al maxi piano di sostituzione

Dopo le prescrizioni del Ministero, Aspi ha stanziato un miliardo e trecento milioni per cambiare le protezioni. In Liguria i lavori partiranno fra due anni ma alcuni interventi di potenziamento avverranno in tempi brevi

Ancora interventi massicci. Ancora misure per aumentare la sicurezza delle autostrade liguri. Ovunque e dovunque, al di là della società concessionaria che amministra la tratta. Stavolta non si tratta di viadotti, né di gallerie. E neppure delle barriere antirumore smantellate in queste ultime settimane.
Stavolta si tratta di un altro tipo di barriere: spartitraffico o a bordo strada. Perché quelle che oggi si trovano su tutta la regione, così come nel resto d’Italia, secondo le ultime disposizioni del ministero delle Infrastrutture sono vecchie. E in alcuni casi possono diventare pericolose.
La più grande tragedia sulle autostrade italiane insieme a quella del ponte Morandi, la strage del bus di Avellino, è lì a dimostrarlo: un pullman che sfonda il guard rail e vola giù da un viadotto, facendo 40 vittime.


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Il carovita del 2019, al top patate e prezzi della verdura

Istat, inflazione dimezzata ma dietro c'è saliscendi listini

(ANSA) - ROMA - L'inflazione nell'anno appena trascorso è salita appena dello 0,6%, a ritmo dimezzato, rispetto all'anno prima. Ma dietro il tasso medio c'è un'infinità di prodotti e servizi che hanno messo a segno decisi rincari e forti cali. I prezzi della verdura per esempio sono aumentati del 4,7%, con l'insalata che è schizzata del 6,1% e le patate del 7,2%.

E' costato anche di più prendere un treno (+7%) o un aereo diretto in una città europea (+6,2%). In netto calo invece le tariffe delle connessioni internet (-15,1%), i prezzi dei tablet e dei computer portatili (-8%).

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Il figlio di Anastasi: "Papà aveva la Sla, ha chiesto la sedazione assistita"

"Ha scelto lui giovedì sera di andarsene. Ha chiamato mia mamma e ci ha detto di volerla subito".

"Papà aveva la Sla, che gli era stata diagnosticata tre anni fa dopo essere stato operato di un tumore all'intestino. Gli ultimi mesi sono stati davvero devastanti e lui giovedì sera quando era ricoverato all' ospedale 'di Circolo' di Varese ha chiesto la sedazione assistita per poter morire serenamente": così Gianluca Anastasi ricorda all'ANSA la scomparsa del padre Pietro avveneta ieri, confermando che è stata dovuta alla Sla. "Ha scelto lui giovedì sera di andarsene. Ha chiamato mia mamma e ci ha detto di volerla subito".
"Tutto era cominciato tre anni fa con dei dolori al braccio e alla gamba ma a lui all'inizio non abbiamo detto nulla - ricostruisce Gianluca - Abbiamo fatto altri esami ed è venuto fuori che aveva un tumore all'intestino, anche se persisteva il problema neurologico alle gambe. Comunque papà si è operato e il tumore è stato tirato via.
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sabato 18 gennaio 2020

Seregno, capotreno insultata e presa a pugni da passeggero senza biglietto

Aggredita sul treno partito da Como e diretto a Rho. Nessuno è accorso in suo aiuto

Seregno (Monza e Brianza), 18 gennaio 2020 - Insulti e botte da orbi perché la capotreno si era permessa di chiedergli di mostrare il biglietto. Un episodio di inaudita violenza quello accaduto ieri mattina sul treno partito alle 9.48 dalla stazione di Como San Giovanni e diretto a Rho. Tutto è nato quando la capotreno, trent’anni da compiere, nell’ambito dei normali controlli sulle carrozze, si è imbattuta in un passeggero poco civile: piedi appoggiati sui sedili, spazi occupati in eccesso. Lo ha invitato a essere più educato e gli ha chiesto di mostrare il titolo di viaggio. L’uomo, descritto come un italiano di mezza età, ne era però sprovvisto. Inevitabile il provvedimento: discesa obbligatoria alla prima fermata utile, quella di Seregno.
La capotreno ha accompagnato il passeggero indesiderato vicino alla porta. L’uomo, quando il convoglio era ormai in frenata, dopo aver già ricoperto di insulti la dipendente delle ferrovie che stava semplicemente eseguendo il suo compito nel modo corretto, è passato anche alle maniere forti: calci e pugni mentre gli altri passeggeri sono rimasti a guardare. Solo quando le porte si sono spalancate e lui è fuggito facendo perdere le tracce in Seregno, qualcuno ha dato l’allarme. 
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Rigopiano, tre anni fa la valanga uccise 29 persone: il ricordo delle vittime

Rigopiano, tre anni fa la valanga uccise 29 persone: il ricordo delle vittime. Una commemorazione privata, riservata ai soli familiari delle vittime, quella per i 29 'Angeli di Rigopiano'. Sul versante abruzzese dove sorgeva l'hotel inghiottito dalla valanga tre anni fa il 18 gennaio 2017, oggi c'è il sole che ha quasi disciolto la neve caduta nei giorni scorsi. Il totem, realizzato sull'insegna della struttura, quella rimasta intatta, conserva le foto di Marco Tanda, della sua fidanzata Jessica Tinari, di Emanuele Bonifazi, di Linda Salzetta, di Ilaria Di Biase, di Cecilia Martella, di Alessandro Giancaterino, di Valentina Cicioni e di tutti gli altri rimasti per sempre all'ombra delle montagne di Farindola. Una tragedia che colpì tutta l'Italia che seguì in diretta tv le disperate fasi di salvataggio dei superstiti tra le macerie innevate di quel che restava del resort in Abruzzo.

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Roberta Ragusa fu uccisa per soldi: “Antonio Logli non avrebbe voluto separarsi”

Caso Roberta Ragusa: sono state rese note le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha confermato i verdetti di primo e secondo grado, con la condanna del marito Antonio Logli a 20 anni di carcere: “Roberta aveva disponibilità di denaro, derivante dall’attività di gestione dell’autoscuola. Costituisce un dato certo che il Logli, nonostante la lunga relazione con la Calzolaio, non avesse mai inteso separarsi”.


"Roberta Ragusa aveva disponibilità di denaro, derivante dall’attività di gestione dell’autoscuola. Costituisce un dato certo che il Logli, nonostante la lunga relazione con la Calzolaio, non avesse mai inteso separarsi". Sono queste le parole usate dalla I sezione della Cassazione, rese note con la pubblicazione delle motivazioni della sentenza dello scorso luglio, giunta dopo due verdetti-fotocopia in primo e secondo grado, per mettere un punto definitivo alla vicenda legata all'omicidio dell'imprenditrice di Gello, in provincia di Pisa, avvenuto circa 8 anni. Secondo i giudici della Corte Suprema, la condanna definitiva a 20 anni di carcere del marito Antonio Logli per omicidio volontario, pur in assenza del cadavere della vittima, mai ritrovato, "si fonda su solidi argomenti". Confermato, dunque, lo scenario delle continue liti per motivi economici, oltre a quelle legate alla presenza dell'amante di lui, Sara Calzolaio.

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Arriva la pioggia in Australia, inondato il Reptile Park

Il personale del parco, nel Nuovo Galles del Sud, al lavoro per mettere in sicurezza gli animali
Forti piogge hanno causato l’allagamento dell’Australian Reptile Park nel Nuovo Galles del Sud in Australia, alle prese da mesi con devastanti incendi boschivi. Il personale del parco al lavoro per mettere in sicurezza gli animali.

Taglio del cuneo fiscale, le simulazioni. Fino a 100 euro in più al mese

Lo sconto cala con l’aumento del reddito e si azzera a 40mila euro lordi. Benefici per 4,3 milioni di persone oggi senza bonus 80 euro

Roma, 18 gennaio 2020 - I veri vincitori del taglio del cuneo fiscale sono i lavoratori dipendenti, che guadagnano tra i 26.600 e i 28mila euro l’anno: per loro il vantaggio in busta paga sarà, a partire da luglio prossimo, di 100 euro mensili, circa 1.200 euro su base annua. Andranno ugualmente bene coloro che hanno stipendi da 28.001 a 35mila: per loro, però, lo sconto fiscale sarà di 80 euro. E sarà ulteriormente decrescente, fino a azzerarsi, per i dipendenti della fascia 35-40mila euro.
Coloro – e sono i più – che potevano contare sul vecchio bonus Renzi di 80 euro, invece, otterranno ugualmente uno sconto di 100 euro mensili, ma l’aumento netto sarà di soli 20 euro, perché il taglio ingloberà il precedente beneficio. Restano a secco, di nuovo, gli incapienti, coloro che hanno guadagni fino a circa 8.200 euro e che, come tali, non pagano tasse. Per loro c’è la possibilità, se hanno tutti i requisiti, di accedere al Reddito di cittadinanza.
Insomma, le somme della sforbiciata da 3 miliardi di euro sul 2020 (5 sul 2021) sulla differenza tra lordo e netto in busta paga sono presto fatte. E se conquistano il benefit circa 16 milioni di lavoratori, 4,3 milioni in più della platea originaria del bonus Renzi, non per tutti sarà dello stesso ammontare.
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Vertice Governo-sindacati: gli 80 euro di Renzi diventano 100. I dettagli e le cifre


venerdì 17 gennaio 2020

Clima fuori controllo: ecco il vortice gelido impazzito che sta rubando l’inverno alla Liguria

La spiegazione di Limet: "Tutto il freddo risucchiato da un disco che gira all'impazzata sul polo Nord"

Genova. Una “trottola impazzita” che risucchia tutto il freddo sul polo Nord lasciando il Mediterraneo e gran parte dell’Europa al caldo. Ecco perché dell’inverno non c’è traccia nemmeno in Liguria, anche se tra domani e sabato è prevista una “toccata e fuga” di pioggia e spolverate nevose ad alta quota che dovrebbe essere normale a metà gennaio e invece “spicca come un grattacielo in prateria“, come scrive Paolo Bonino, meteorologo dell’associazione Limet.
L’immagine mostra la struttura del vortice polare stratosferico nella giornata di ieri. “Tutto il freddo viene accorpato all’interno di questo disco che gira all’impazzata con correnti ad oltre 300 km/h alla medesima quota – spiega l’esperto – Questa trottola impazzita, sebbene con meccanismi non lineari, tende a trasmettere il suo moto ai piani più bassi dell’atmosfera, ovvero alla sottostante troposfera dove avvengono tutti i fenomeni meteorologici”.
In pratica il vortice inizia a girare all’impazzata concentrando tutto il freddo al suo interno, ovvero alle latitudini polari, lasciando alle latitudini medio-basse alta pressione e mitezza. “Il freddo resta letteralmente intrappolato sul polo senza poter mai scendere di latitudine, centrifugato da queste correnti violentissime.
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“Autostrade Chiare”: da gruppo Facebook a vero e proprio Comitato, pronte azioni legali contro Aspi

Commissione europea stoppa investitori Atlantia: "E' questione nazionale"


Liguria. Ha già superato 50 mila membri il gruppo facebook (ora sono oltre 54 mila) e l’interesse resta altissimo. “Autostrade Chiare”, nato a metà dicembre grazie all’iniziativa di un ingegnere genovese, Luca Ternavasio, ora diventa “grande” e si costituisce in comitato per poter porsi a tutti gli effetti come un interlocutore vigile di quello che sta accadendo sulle autostrade liguri e non solo.
Tra i programmi a breve termine quello di organizzare una manifestazione che si terrà probabilmente la seconda settimana di febbraio. Genova24 ha intervistato l’ideatore del gruppo per capire quali sono gli obiettivi e il futuro di Autostrade Chiare, diventato senza dubbio punto di riferimento per migliaia di utenti delle autostrade liguri e non solo.
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Sea Watch, Cassazione boccia il ricorso contro Carola Rackete: legittimo il no all’arresto

La revoca dell’arresto per la comandante della Sea Watch, Carola Rackete, era legittimo. A stabilirlo è la Cassazione che ha rigettato il ricorso della procura di Agrigento, che si era opposta alla decisione del gip di non convalidare l’arresto di Rackete in seguito alla forzatura del blocco imposto dalle autorità italiane nel giugno scorso

La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla procura di Agrigento contro l’ordinanza che il 2 luglio del 2019 ha rimesso in libertà la comandante della Ong Sea Watch Carola Rackete. L’imbarcazione era approdata nel porto di Lampedusa dopo aver forzato il blocco delle autorità e per questo motivo la sua comandante era stata arrestata, ma poi liberata nei giorni successivi. Il gip di Agrigento aveva quindi detto no all’arresto della comandante della Sea Watch e per questo motivo il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e l’aggiunto Salvatore Vella, avevano presentato ricorso contro l’ordinanza del 2 luglio. La terza sezione penale della Cassazione si è ora espressa, dopo la camera di consiglio tenuta ieri, rigettando il ricorso della procura.

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Atto ignobile perpetrato a Montevecchio: vandalizzato il monumento dedicato a Marco Pantani

Il monumento è stato privato della foto di Pantani e imbrattato con una scritta ingiuriosa, realizzata con uno spray nero

Un bruttissimo episodio è accaduto la notte scorsa, un gruppo di vandali infatti ha sfregiato il monumento dedicato a Marco Pantani realizzato sulla salita di Montevecchio. Un tratto di strada molto amato dal Pirata, che proprio lì amava allenarsi in vista dei propri impegni agonistici.
Ignoti hanno però deciso di rovinare il monumento, da cui è stata portata via la foto di Marco e imbrattata la roccia con una scritta ingiuriosa. Un comportamento vile che ha mandato su tutte le furie i tifosi di Pantani, a pochi giorni dal suo 50° compleanno.
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giovedì 16 gennaio 2020

Meteo: fase PERTURBATA su gran parte d'Italia durante il fine settimana, anche NEVE sui monti

Venerdì una perturbazione si avvicinerà dalla Francia determinando un peggioramento entro sera sulle regioni di nord-ovest, associato anche a nevicate sulle Alpi. Sabato moderato maltempo su nord-est, centro e sud con neve su est Alpi ed Appennino dalle quote medie. Domenica ancora instabile su Emilia-Romagna, medio Adriatico e più marginalmente sul resto del centro e al sud, calo termico. Lunedi molto instabile su isole, medio Adriatico e meridione, freddo moderato.


COMMENTO: si scuote un po' la situazione ma ci vorrebbe ben altro per risollevare le sorti dell'inverno. Comunque sia un discreto apporto di precipitazioni, anche sottoforma di neve sui monti, non può che giovare, cosi come il rinforzo della ventilazione previsto gioverà alla qualità dell'aria.

SITUAZIONE: un modesto rialzo pressorio introduce nuovamente aria più secca sul territorio, limitando gli annuvolamenti alla Liguria e a parte della Valpadana, per il resto sarà il sole a prevalere e nel pomeriggio le temperature risulteranno ovunque relativamente miti.

EVOLUZIONE: venerdì una perturbazione avanzerà dalla Francia ed impegnerà le regioni di nord-ovest e la Toscana dalla sera, favorendo precipitazioni moderate, nevose sulle Alpi oltre i 600-900m e sull'Appennino ligure oltre gli 800-1000m. Entro notte coinvolto anche il resto del nord, Umbria, Lazio e nord Marche, come si evince da questa mappa con gli accumuli di pioggia previsti nella notte tra venerdì e sabato dal nostro modello:

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Blocco traffico per smog, il direttore del Cnr: "Il fermo alle auto non serve, le misure dei sindaci sono inutili"

Cinzia Perrino dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico: "Non è solo una questione di circolazione, bisognare limitare i chilometri percorsi dalle macchine. E controlliamo e gestiamo l'aumento dell'uso di legna e pellet per il riscaldamento"


ROMA - "Metti tanti fumatori in una stanza chiusa e chiedi ad un paio di smettere di fumare. Forse ci sarà un po' meno fumo, ma finché non verrà aperta la finestra le cose cambieranno pochissimo". Usa un esempio semplice, Cinzia Perrino, direttore dell'Istituto sull'Inquinamento atmosferico (IIA) del Cnr per suggerire che, seppur utili, le giornate di grande stop al traffico purtroppo "incidono poco" sulla qualità della nostra aria. 

In questo inverno di alta pressione lo smog sta soffocando la Pianura Padana, città come Torino o Milano preoccupano per i livelli impressionanti e costanti di Pm10 e in decine di altre metropoli continueranno anche nei prossimi giorni le limitazioni alla circolazione. A Roma la sindaca Virginia Raggi ha perfino vietato il traffico alle auto più "moderne", quelle Euro 6. Ma queste singole giornate di blocco - proviamo a chiedere a Perrino - incidono davvero sulla salute dell'ambiente?

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Le caldaie tra i fattori principali dello smog a Torino: effettuati i primi controlli, una su due è irregolare

Driver, viaggio nella giungla dei corrieri tra poche regole e condizioni di lavoro durissime

I numeri, le aziende e la sicurezza nelle cooperative che ogni giorno consegnano le merci a casa nostra

Genova. Chi ha visto il film di Ken Loach è certamente rimasto colpito da un mondo che troppo spesso per chi compra con due clic un oggetto su Amazon o si fa spedire una cucina o un capo di abbigliamento acquistato in un negozio o su internet è quasi totalmente sconosciuto.
E se l’arrivo di Amazon nell’area di Campi è certamente una buona notizia perché creerà almeno 130 posti di lavoro diretti, raddoppiati nei picchi natalizi, Genova24 ha cercato di capire come funziona nella nostra città un settore che, seppur con qualche regola in più rispetto a qualche anno fa, resta in gran parte una giungla.
Per quanto riguarda Amazon, la più grande internet company del mondo, occorre precisare che a Genova, di fatto, c’è già. Amazon ha attualmente un grosso magazzino in via Sardorella, in Valpolcevera dove i pacchi, già assembleati, vengono assegnati ai corrieri che li portano nelle nostre case. La nuova area a Campi consentirà, dal prossimo settembre, di realizzare a Genova un “hub”, cioè un centro dove i nuovi dipendenti della multinazionale impacchetteranno gli oggetti ‘sfusi’ acquistati dai clienti che poi saranno dati ai corrieri. I dipendenti saranno quindi i magazzinieri e gli impiegati, non i corrieri che sono esterni.
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Cantieri in autostrada, un ex lavoratore vuota il sacco: “Rischiavamo la vita e pagavamo il pedaggio”

Dopo il caso dei "cantieri fantasma" parla un ex dipendente della Sanguglielmo. La Regione chiede un incontro urgente in Prefettura

Genova. Un cartello con una freccia luminosa, una fila di birilli, i segnali di plastica sulla mezzeria della carreggiata. Ormai chi viaggia sulle nostre autostrade non fa neanche più caso ai cantieri. L’automobilista li vede abbandonati dopo una coda estenuante, si arrabbia e spesso non pensa che c’è chi deve montarli, smontarli e presidiarli in piena notte.

È quello che facevano in Liguria per la società Autostrade gli operai della cooperativa Sanguglielmo, diventata poi Secureway, da settembre rimasti senza stipendio. Oggi un ex dipendente, disoccupato e prossimo alla pensione, racconta ai microfoni di Genova24 le condizioni di lavoro estenuanti che per anni ha dovuto sopportare.

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mercoledì 15 gennaio 2020

Ponte Morandi, Pd: ‘Nel 2008 Salvini votò Salva Benetton’. Il ministro: ‘Sì, è vero’ Poi: ‘Non mi ricordo cosa facevo allora’

A ricordarlo al diretto interessato è stata Debora Serracchiani: quel provvedimento "diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade". La replica del segretario della Lega, che da giorni il dito contro la società annunciando la revoca della concessione: "Da parte di chi ha governato per anni e anni e ha firmato e verificato le concessioni, un buon silenzio sarebbe opportuno"

A ricordarlo al diretto interessato è stata Debora Serracchiani: “Nel 2008 Matteo Salvini (allora membro della Camera dei deputati, ndrvotò a favore del cosiddetto ‘Salva Benetton‘, che diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade. Governava con Berlusconi. Ora non se lo ricorda più? Meglio rinfrescargli la memoria”, ha scritto domenica sera in un tweet la deputata del Partito Democratico, che riporta lo screenshot della votazione per la conversione in legge del decreto legge 8 aprile 2008 sulle disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia europea.

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Firenze, studente in carrozzina cade in una buca in strada e muore poche ore dopo in ospedale

Firenze, studente in carrozzina cade in una buca in strada e muore poche ore dopo in ospedale

FIRENZE. Era appena uscito dall' Università quando la sua sedia a rotelle elettrica è rimasta bloccata sul pavimento dissestato e lui è caduto: all'inizio non sembrava nulla di preoccupante ma poi dopo circa sette ore è morto. E' accaduto lo scorso lunedì a Firenze, tra piazza Brunelleschi e via Alfani. A riportare la notizia i quotidiani Corriere Fiorentino e La Nazione.
A Niccolò Bizzarri, 21 anni, trasportato in ospedale in ospedale, era stato diagnosticato un trauma cranico. Sul posto è intervenuta anche la polizia municipale che si è resa conto delle pessime condizioni di quel tratto di strada. Gli agenti, sempre secondo quanto riferito dai quotidiani, avrebbero anche fotografato la buca chiamando poi l'Avr, la società che deve occuparsi degli interventi di emergenza e che avrebbe rattoppato la buca. La procura ha disposto il sequestro della salma e ha ordinato che venga effettuata l'autopsia per chiarire le cause della morte.
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