Caso Roberta Ragusa: sono state rese note le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha confermato i verdetti di primo e secondo grado, con la condanna del marito Antonio Logli a 20 anni di carcere: “Roberta aveva disponibilità di denaro, derivante dall’attività di gestione dell’autoscuola. Costituisce un dato certo che il Logli, nonostante la lunga relazione con la Calzolaio, non avesse mai inteso separarsi”.
"Roberta Ragusa aveva disponibilità di denaro, derivante dall’attività di gestione dell’autoscuola. Costituisce un dato certo che il Logli, nonostante la lunga relazione con la Calzolaio, non avesse mai inteso separarsi". Sono queste le parole usate dalla I sezione della Cassazione, rese note con la pubblicazione delle motivazioni della sentenza dello scorso luglio, giunta dopo due verdetti-fotocopia in primo e secondo grado, per mettere un punto definitivo alla vicenda legata all'omicidio dell'imprenditrice di Gello, in provincia di Pisa, avvenuto circa 8 anni. Secondo i giudici della Corte Suprema, la condanna definitiva a 20 anni di carcere del marito Antonio Logli per omicidio volontario, pur in assenza del cadavere della vittima, mai ritrovato, "si fonda su solidi argomenti". Confermato, dunque, lo scenario delle continue liti per motivi economici, oltre a quelle legate alla presenza dell'amante di lui, Sara Calzolaio.
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