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giovedì 16 gennaio 2020

Cantieri in autostrada, un ex lavoratore vuota il sacco: “Rischiavamo la vita e pagavamo il pedaggio”

Dopo il caso dei "cantieri fantasma" parla un ex dipendente della Sanguglielmo. La Regione chiede un incontro urgente in Prefettura

Genova. Un cartello con una freccia luminosa, una fila di birilli, i segnali di plastica sulla mezzeria della carreggiata. Ormai chi viaggia sulle nostre autostrade non fa neanche più caso ai cantieri. L’automobilista li vede abbandonati dopo una coda estenuante, si arrabbia e spesso non pensa che c’è chi deve montarli, smontarli e presidiarli in piena notte.

È quello che facevano in Liguria per la società Autostrade gli operai della cooperativa Sanguglielmo, diventata poi Secureway, da settembre rimasti senza stipendio. Oggi un ex dipendente, disoccupato e prossimo alla pensione, racconta ai microfoni di Genova24 le condizioni di lavoro estenuanti che per anni ha dovuto sopportare.

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