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giovedì 16 gennaio 2020

Driver, viaggio nella giungla dei corrieri tra poche regole e condizioni di lavoro durissime

I numeri, le aziende e la sicurezza nelle cooperative che ogni giorno consegnano le merci a casa nostra

Genova. Chi ha visto il film di Ken Loach è certamente rimasto colpito da un mondo che troppo spesso per chi compra con due clic un oggetto su Amazon o si fa spedire una cucina o un capo di abbigliamento acquistato in un negozio o su internet è quasi totalmente sconosciuto.
E se l’arrivo di Amazon nell’area di Campi è certamente una buona notizia perché creerà almeno 130 posti di lavoro diretti, raddoppiati nei picchi natalizi, Genova24 ha cercato di capire come funziona nella nostra città un settore che, seppur con qualche regola in più rispetto a qualche anno fa, resta in gran parte una giungla.
Per quanto riguarda Amazon, la più grande internet company del mondo, occorre precisare che a Genova, di fatto, c’è già. Amazon ha attualmente un grosso magazzino in via Sardorella, in Valpolcevera dove i pacchi, già assembleati, vengono assegnati ai corrieri che li portano nelle nostre case. La nuova area a Campi consentirà, dal prossimo settembre, di realizzare a Genova un “hub”, cioè un centro dove i nuovi dipendenti della multinazionale impacchetteranno gli oggetti ‘sfusi’ acquistati dai clienti che poi saranno dati ai corrieri. I dipendenti saranno quindi i magazzinieri e gli impiegati, non i corrieri che sono esterni.
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