La revoca dell’arresto per la comandante della Sea Watch, Carola Rackete, era legittimo. A stabilirlo è la Cassazione che ha rigettato il ricorso della procura di Agrigento, che si era opposta alla decisione del gip di non convalidare l’arresto di Rackete in seguito alla forzatura del blocco imposto dalle autorità italiane nel giugno scorso
La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla procura di Agrigento contro l’ordinanza che il 2 luglio del 2019 ha rimesso in libertà la comandante della Ong Sea Watch Carola Rackete. L’imbarcazione era approdata nel porto di Lampedusa dopo aver forzato il blocco delle autorità e per questo motivo la sua comandante era stata arrestata, ma poi liberata nei giorni successivi. Il gip di Agrigento aveva quindi detto no all’arresto della comandante della Sea Watch e per questo motivo il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e l’aggiunto Salvatore Vella, avevano presentato ricorso contro l’ordinanza del 2 luglio. La terza sezione penale della Cassazione si è ora espressa, dopo la camera di consiglio tenuta ieri, rigettando il ricorso della procura.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento