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martedì 8 maggio 2018

Raid in un bar di Roma, indagine per lesioni e minacce. Indaga Dda, ipotesi aggravante mafiosa. Minniti: 'Atti non rimarranno impuniti'

Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno

I pm di Roma indagano per lesioni, minacce e danneggiamento in merito a quanto avvenuto domenica primo aprile in un bar di via Salvatore Barzilai, nel quartiere della Romanina. Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno di 39 anni, quest'ultimo proprietario dell'esercizio commerciale. Della vicenda scrive oggi il quotidiano La Repubblica. Sul raid sono state presentate alla polizia due denunce. Il fascicolo per ora è affidato ai pm che indagano sui reati comuni ma visti i personaggi coinvolti non è escluso che possa finire all'attenzione della Direzione distrettuale antimafia.

Il barista: 'Ora ho paura, temo vendette' - "Ora ho paura, sia per me che per i miei bambini. Temo che si possano vendicare". A parlare è il barista aggredito durante il raid. "Loro quel giorno non volevano aspettare la fila e hanno detto 'Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro'. Pensavo che la signora stesse con loro poi ho capito che stavano litigando e lei mi difendeva, ad un certo punto le hanno gridato anche ti ammazzo" aggiunge.

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