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venerdì 11 marzo 2011

Giustizia, dal Cdm ok alla riforma Anm: "Non escludiamo lo sciopero"

Il premier precisa che il varo del nuovo testo costituzionale "è un punto di svolta che non c'entra con i processi in corso" e si mostra ottimista anche sul futuro del governo: "Siamo a quota 330". Opposizione pronta a dare battaglia: "Norme punitive fatte contro i giudici". Il ministro: "Critiche precotte"

 

ROMA - "Un punto di svolta", un cambiamento che se fosse stato introdotto vent'anni fa avrebbe evitato "l'esondazione, l'invasione della magistratura nella politica e quelle situazioni che hanno portato nel corso della storia degli ultimi venti anni a cambiamenti di governo, a un annullamento della classe dirigente nel '93". Soprattutto, avrebbe evitato "il tentativo che è in corso di far cadere il governo per via giudiziaria". Silvio Berlusconi descrive così il disegno di legge costituzionale per la riforma della giustizia varato oggi dal Consiglio dei ministri. Il governo ha salutato con un applauso l'approvazione del testo messo a punto dal ministro Angelino Alfano. Il testo varato dal Cdm è esattamente quello proposto dallo stesso Guardasigilli e discusso ieri pomeriggio nel corso di un colloquio di quasi due ore al Quirinale 1con il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Imemdiate le critiche delle toghe. Con l'Anm, che per bocca del segretario Palamara, "non esclude" lo sciopero. La decisione sarà presa il 19 marzo.

I punti chiave del testo Alfano 2

 

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