Berlusconi: "Che ci importa dello spread?" Monti: "Irap dimezzata entro il 2017"
Il Cavaliere a Unomattina esalta il condono: "Costringe le persone a
diventare dei contribuenti". Esclude la necessità di una manovra
aggiuntiva. Il Professore a Mattino Cinque: "La restituzione dell'Imu è
un favore ai più ricchi"
ROMA - Dopo lo scontro di ieri su La7, Silvio Berlusconi e Mario Monti tornano a battibeccare a distanza nelle trasmissioni del mattino. Da un lato il Cavaliere a Unomattina spara a zero sullo spread, rilancia il condono tombale e paragona Sanremo alla "festa dell'Unità": Dall'altro il Professore a Mattino Cinque
critica nuovamente la restituzione dell'Imu e le altre proposte del suo
avversario e assicura il dimezzamento dell'Irap entro il 2017.
Berlusconi, dallo spread a Sanremo. "Gli
italiani non devono preoccuparsi dello spread -spiega Berlusconi su
Rai1 - perché è la differenza tra quello che deve pagare la Banca
d'Italia su titoli di prima emissione e quello che paga la banca
tedesca, e non ce ne può importare di meno". Ritorna poi sulla proposta
di "condono tombale" e ribadisce il valore positivo della sanatoria per
gli evasori: "Il condono? Fa pagare le tasse a chi non le aveva pagate
costringono quelle persone a diventare dei contribuenti da quel momento
in poi". L'ex premier, come al solito un fiume in piena, ripete poi il
mantra di questa campagna elettorale, "eestituiremo l'Imu come
risarcimento", ed esclude che servirà una manovra aggiuntiva. "Gli
stipendi degli impiegati pubblici - dice - si possono tagliare del 3%
perché quando dieci vanno in pensione, poi ne vengono riassunti quattro e
non dieci. Non è una cosa superficiale, abbiamo fatto uno studio
serio su ogni filone di spesa. Secondo noi non c'è assolutamente bisogno
di una manovra aggiuntiva".
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