Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere, corruzione e voto di scambio
Tangenti in cambio di appalti. All’Anas le mazzette erano di casa. La Guardia di finanza ha eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Roma nei confronti di dirigenti e funzionari. Coinvolti nell’inchiesta, su diversi episodi corruttivi, anche l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri e alcuni imprenditori titolari di società vincitrici di appalti per importanti opere pubbliche e avvocati. Al
vertice della cellula criminale, secondo gli investigatori, era la
dirigente dell’Anas Antonella Accroglianò, ribattezzata la “dama nera”. Il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, ha parlato di «deprimente quotidianità della corruzione. La principale indagata Accorglianò (ndr) va in ufficio tutti i giorni ma il suo principale lavoro è gestire questo flusso di corruzione».
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