Il procuratore federale: "Solo due di loro sono stati identificati, i
fratelli El Bakraoui". Nyt: "Per Khalid Interpol aveva diramato
un'allerta di livello rosso". Il terzo uomo nelle immagini
dell'aeroporto non è Najim Laachraoui, ritenuto l'artificiere della
cellula. Verifiche su due italiane: una è ex funzionaria dell'Efsa,
dispersa. Trovata un'altra vittima sotto le macerie, i morti sono 32
BRUXELLES - Due luoghi
colpiti. L'aeroporto di Bruxelles e la metropolitana. Secondo la
procura, sono quattro i terroristi coinvolti negli attentati: tre sono
morti da kamikaze, il quarto - l'uomo con il cappello e la giacca bianca
nella foto diffusa dalla polizia - è in fuga. Una quinta persona, arrestata ieri a Scharbeek, è sotto interrogatorio.
Dei tre kamikaze, solo due sono stati identificati: i fratelli El
Bakraoui, Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e
Khalid che invece si è ucciso nella metropolitana. Né il secondo
kamikaze dell'aeroporto, né l'uomo in fuga sono stati identificati. Lo
ha confermato il procuratore federale del Belgio, Frederic Van Leeuw,
durante l'incontro con la stampa.
Khalid El Bakraoui ha attivato la bomba
mentre si trovava nel secondo vagone di un treno che proveniva dalla
stazione di Schuman (che serve direttamente le sedi della Commissione
europea e del Consiglio europeo, nonché di altre grandi istituzioni e
media) in direzione della stazione di Arts-Loi. Come anticipato da Repubblica
i fratelli El Bakraoui, 27 e 30 anni, pregiudicati per rapina e già
ricercati per legami con la rete terroristica coinvolta negli attacchi
di Parigi, sarebbero i due terroristi sfuggiti al blitz delle forze speciali nell'appartamento di Forest, quartiere multietnico nell'ovest di Bruxelles (FOTO).
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