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sabato 31 ottobre 2020

Coronavirus, il bollettino di oggi 31 ottobre: 31.758 casi e 297 morti. In Italia attualmente oltre 350 mila positivi

I ricoveri in terapia intensiva sono 97 più di ieri (1843 in totale), quelli nei reparti ordinari + 972. Fatti 215.886 tamponi. Il numero più alto di casi si registra in Lombardia (+8.919), Campania (+ 3.669) e Piemonte (+2.887)

Nelle ultime 24 ore in Italia i nuovi positivi al coronavirus sono 31.758, a fronte di 215.886 tamponi (801 più di ieri). Le vittime sono 297, i guariti 5859. Sono i dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverate 97 persone più di ieri. In lieve calo l'andamento dei ricoveri con sintomi a + 972 per un totale di 17.966: ieri l'aumento era stato di 1.030. Sono invece 331.577 le persone in isolamento. Il numero più alto di casi si registra in Lombardia (+8.919), Campania (+ 3.669) e Piemonte (+2.887).

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Covid, a Genova torna a crescere la mortalità: «Impennata come a inizio marzo»


Coronavirus, perché ci stiamo avvicinando allo scenario 4 e cosa significa

L'indice che misura la diffusione del virus ha superato la soglia di 1,5. Questo vuol dire che in una settimana il numero dei contagi può duplicare. Avvicinarsi a 2, come avviene già in alcune regioni, tra cui la Lombardia, equivale al fatto che l'epidemia è fuori controllo: sovraccarico degli ospedali, impossibilità di tracciare i nuovi casi, categorie fragili a rischio

Ci risiamo. L'Rt, l'indice che misura la diffusione del virus ha superato la soglia di 1,5. Significa che in una settimana il numero dei contagi può duplicare. Avvicinarsi a 2, come avviene già in alcune regioni tra cui la Lombardia, vuol dire che l'epidemia è fuori controllo. E infatti già si parla di scenario 4 che, secondo quanto sostiene l'Istituto superiore di sanità, prevede l'impossibilità di tracciare tutti i casi, un sovraccarico del sistema sanitario e una grande difficoltà a proteggere i soggetti fragili. Per dirla con le parole dell'Iss:«Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1,5 (ovvero con stime IC95% di Rt maggiore di 1,5)». Con la conseguenza che la crescita del numero di casi potrebbe comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali entro 1-1,5 mesi, «a meno che l'epidemia non si diffonda prevalentemente tra le classi di età più giovani, come osservato nel periodo luglio-agosto 2020, e si riuscisse a proteggere le categorie più fragili (es. gli anziani). 

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Tende militari vicino agli ospedali. Il Piemonte si prepara alla seconda ondata di Coronavirus 

venerdì 30 ottobre 2020

Identificate in Italia 5 varianti del nuovo coronavirus

Ceinge, servono più dati per parlare di nuove mutazioni

Sono cinque le varianti del nuovo coronavirus identificate in Italia. Per definirle mutazioni vere e proprie servono piu' dati statistici, ma al momento si puo' dire che non solo il virus non e' affatto meno aggressivo di quanto lo fosse all'inizio dell'anno, ma che grazie alle nuove varianti riesce a replicarsi in modo piu' efficace. E' quanto emerge dai dati finora a disposizione della Task force coronavirus attiva presso il centro di biotecnologie avanzate Ceinge di Napoli, finanziato dalla Regione Campania.

"Dai dati finora a nostra disposizione, basati su 246 genomi sequenziati da pazienti con Covid-19, emerge che esistono cinque varianti di virus", ha detto all'ANSA il genetista Massimo Zollo, dell'Universita' Federico II di Napoli, responsabile scientifico della task force Covid attiva presso il centro di biotecnologie avanzate Ceinge e finanziata dalla Regione Campania.

"Sappiamo che le varianti, identificate con le sigle 19A, 19B, 20A, 20B e 20C, sono presenti in tutta Italia, ma adesso si tratta di capire quale sia la loro incidenza nelle regioni". Dopo il lockdown, le piu' frequenti risultano essere 20A e 20 B. Molte sequenze sono state finora prodotte in Lombardia, ed e' emerso che in Campania le varianti 20A e 20B sono presenti nella stessa quantita' . Stanno arrivando dati anche da Abruzzo, Lazio e Puglia, ma per capire se le cinque varianti stanno circolando in tutta Italia c'e' ancora molto lavoro da fare: "Dobbiamo continuare a tipizzare il virus in tutto il Paese, per capire se ci sono realta' particolari a livello regionale, oppure se e' una tendenza che sta avvenendo in tutta Italia", ha detto Zollo. Questo trend e' presente anche in Europa, in Paesi quali Spagna, Germania, e Regno Unito, con prevalenza di alcune varianti verso altre.


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Covid, salgono ancora i nuovi contagi oltre 31 mila; Iss, a rischio 11 Regioni

Iss-Ministero della Salute, indice Rt pari a 1,7

Aumentano ancora i contagi per Covid in Italia e per la prima volta superano la soglia dei 30mila casi in un giorno. Secondo il bollettino del ministero della Salute sono 31.084 i nuovi casi - comprese vittime e guariti - mentre l'incremento delle vittime è di 199 in 24 ore che portano il totale a 38.321.

"La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l'epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce". Così Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, al monitoraggio settimanale Iss-Ministero e rileva che "il numero di tamponi è ancora aumentato a 215.085 da 201.452 di ieri, continua questo trend, stiamo aumentando la capacità di fare tamponi in maniera veramente ottima, rilevante".

Dai dati del ministero della Salute emerge inoltre che sono 16.994 i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali, con un incremento rispetto a ieri di 1.030 pazienti, mentre nelle terapie intensive ci sono oggi 1.746 persone, 95 più di ieri. L'aumento degli attualmente positivi in un giorno è di 26.595 che portano il totale dei malati a 325.786. Molto più ridotto, invece, l'incremento dei guariti: 4.285 nelle ultime 24 ore per un totale di 283.567

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Bollettino coronavirus In Piemonte 23 morti e oltre 2.700 ricoverati. I nuovi contagi colpiscono le scuole


Coronavirus, lo studio dell'Ispi: isolare subito gli anziani può salvare migliaia di vite

I ricercatori: "Urgente discutere di un lockdown selettivo per età. Soluzione complessa, ma è sbagliato scartarla: tenere a casa gli over 60 ridurrebbe le vittime a un decimo e allontanerebbe la chiusura generalizzata"

ROMA- Secondo l'Ispi, se costringessimo gli anziani all'isolamento protettivo salveremmo la vita di centinaia di migliaia di persone. E' il risultato di uno studio shock che Repubblica anticipa: secondo l'Istituto per gli studi di politica internazionale, tra le misure soft dall'efficacia dubbia ma dal costo sociale elevato adottate fino a oggi e il lockdown, che ci salvò a marzo ma che costò carissimo all'economia e a milioni di famiglie, esiste una soluzione intermedia che potrebbe salvare dal 50 al 98 per cento delle persone che morirebbero se si lasciasse correre liberamente la pandemia: il lockdown selettivo per classi d'età. Una soluzione che "sarebbe sbagliato ritenere un'opzione da scartare a priori" e su cui si dovrebbe aprire "una serena ma urgente discussione".

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La curva del contagio sale, sfida per piegarla. Si va verso lo scenario 4. Che cosa significa


giovedì 29 ottobre 2020

Sgarbi espulso dalla Camera e portato via di peso: si rifiutava di indossare la mascherina

Vittorio Sgarbi è stato espulso dalla Camera dopo che era stato ripetutamente richiamato a indossare la mascherina mentre parlava la vicepresidente Maria Edera Spadoni. In una fase concitata del dibattito, Sgarbi stava gridando senza indossare la mascherina. Appena la presidente di turno Spadoni ha espulso Sgarbi la seduta è stata sospesa. Il critico d’arte si è rifiutato di lasciare l’Aula, e nell’edificio sono scesi i deputati della Lega che gli hanno fatto da scudo creando però un assembramento al centro dell’emiciclo, suscitando le proteste della maggioranza. Per far rispettare l’ordine di espulsione sono stati quindi chiamati i commessi che però hanno prima dovuto passare a contatto con i deputati al centro dell’emiciclo e poi hanno dovuto prendere di peso Sgarbi che era sempre senza mascherina.

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Covid, la pazza giornata di Salvini: dal sì al lockdown al dietrofront

Coronavirus, nuovo record contagi, oltre 26 mila. I dati proiettano l'Italia verso lo scenario 4

Si tratta del più grave secondo l'Iss. Oltre 200mila i tamponi, 2.500 più di ieri. Nuovo incremento di pazienti in terapia intensiva, 115 in 24 ore. In Lombardia 7.339 casi, in Campania 3.103, poi il Piemonte con 2.585.

Ancora un record per i contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia: i positivi sono 26.831(ieri erano stati 24.991). I morti sono 217 (ieri erano stati 205), secondo i dati del ministero della Salute. In totale i casi in Italia sono 616.595, le vittime 38.122. Tra le regioni con il maggior numero di nuovi positivi trovati svetta la Lombardia con 7.339, quindi la Campania con 3.103, il Piemonte con 2.585, il Veneto con 2.109, il Lazio con 1.995.

Sono 201.452 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, il nuovo record, secondo i dati del ministero della Salute. Sono 2.500 più di ieri.

Ancora un balzo dei pazienti in terapia intensiva per Covid-19 in Italia. Sono 115 in più nelle ultime 24 ore (ieri l'aumento era stato di 125), secondo i dati del ministero della Salute, per un totale di 1.651 persone in rianimazione. Nei reparti ordinari ci sono ora 15.964 pazienti, con un incremento di 983 unità. Gli attualmente positivi sono arrivati a 299.191, ben 22.734 più di ieri. Di questi, 281.576 sono le persone in isolamento domiciliare. I guariti sono 279.282, in aumento di 3.878 rispetto a ieri.

(...) Coronavirus: i contagi in Italia e quali sono le regioni da tenere sotto controllo

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Coronavirus: ospedali saturi, il Piemonte chiede aiuto all’esercito

Nell’ospedale di Carmagnola soltanto pazienti Covid, chiuso il pronto soccorso


A San Salvatore la mensa scolastica è da record e aiuta i ristoranti locali

 

SAN SALVATORE MONFERRATO (AL) – Un’idea vincente, intelligente e utile, soprattutto in questo periodo. A San Salvatore Monferrato la mensa scolastica non conosce crisi e anzi, aiuta ad allontanarla. L’amministrazione infatti ha comunicato di aver raggiunto quota 140 iscritti al servizio di refezione scolastica, una cifra record, peraltro in piena pandemia, a fronte di 320 studenti che in paese frequentano le scuole d’infanzia, primaria e secondaria. Tutto avviene in totale sicurezza rispettando il distanziamento e in base a una turnazione che permette di sfruttare adeguatamente gli spazi. Il servizio però è reso speciale soprattutto dal patto stipulato dal Comune con i gestori dei ristoranti locali che partecipano attivamente alla preparazione dei piatti.

A rendere speciale il progetto infatti è la scelta di utilizzare fornitori differenti tra cui anche i ristoranti del paese che in questo modo possono contare su una entrata certa, soprattutto in questo periodo difficile per colpa della pandemia. In particolare per le classi che utilizzano il locale mensa l’azienda di riferimento è la Camst ma per tutti gli altri ragazzi ci sono anche i ristoratori che hanno aderito all’invito pubblico del Comune. Fra questi l’Osteria “Panza piena”, il Ristorante “Village” e ogni venerdì, in occasione della variazione speciale del menù, che prevede la pizza, la Pizzeria “Laura”. Di tutto questo beneficiano gli studenti che, per esempio, possono contare su uno dei piatti più apprezzati da tutti, la pizza. Il venerdì infatti si celebra il “Pizza day” anche perché San Salvatore Monferrato ha stretto da tempo un gemellaggio con il Comune campano di Agerola e al fatto che fra i prodotti “De.CO.” (Denominazione Comunale) di San Salvatore c’è anche la “Pizza dell’Amicizia”, un prodotto che è diventato del posto a tutti gli effetti.

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Cava Manara, l'auto sbanda e travolge tre persone alla fermata del bus: due morti

L'incidente è avvenuto alla fermata sulla ex statale 35 nei pressi del Bivio Cava. Sotto choc il conducente ultra ottantenne

CAVA MANARA (PV). Una tragedia sul bordo della ex statale 35, all'altezza della fermata del bus nei pressi del Bivio Cava, a Tre Re: un'auto sbanda e travolge tre persone. Intorno alle 9 di giovedì mattina una Subaru guidata da un 86enne oltrepadano ha sbandato ed ha travolto tre persone accanto alla pensilina dell'autobus. A dare l'allarme due soccorritori del 118 non in servizio che si sono fermati subito. 

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Le foto di altri uomini sul pc e le rate da pagare: la gelosia e il denaro dietro il delitto di Casale Monferrato

Fabio Spiga è stato ucciso dal compagno Luca Meloni con trenta coltellate: si erano sposati civilmente tre anni fa

Litigavano spesso Luca e Fabio. Per soldi ma anche per gelosia. Fabio Spiga, ucciso dal compagno Luca Meloni, 43 anni, non riusciva più a sopportare il modo di vita del compagno con cui era legato civilmente da tre anni e con cui viveva nell’appartamento di via Caccia a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Negli ultimi mesi di convivenza le liti erano più frequenti e riguardavano soprattutto i soldi, le rate dei finanziamenti sempre più difficili da pagare e poi le foto di altri uomini trovate nel computer. Alla polizia l’assassino ha raccontato che lunedì era sotto l’effetto della cocaina, che dopo l’omicidio ha preso il bancomat ed è uscito, forse in cerca di altra droga. Una volta rientrato avrebbe avuto un nuovo diverbio. Così, afferrato da coltello nel cassetto della cucina lo ha colpito con trenta coltellate. Fabio non ha nemmeno avuto il tempo di opporre resistenza. È morto nel letto che per tante notti ha condiviso con il compagno.

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Nizza, attacco in una chiesa: tre morti e un ferito grave. Una vittima è stata decapitata

La polizia ha arrestato l'aggressore: avrebbe agito da solo. Macron presto sul posto. Ad Avignone ucciso un uomo che si era scagliato contro la polizia gridando Allah Akbar: accoltellata una guardia del consolato francese a Gedda.

Parigi - Attacco al coltello nella chiesa di Notre-Dame a Nizza. Tre persone sono state uccise all'interno della chiesa nel cuore della città stamattina verso le nove: una donna è stata decapitata, un uomo - il sacrestano - sgozzato. La terza vittima, una donna, è morta per le ferite riportate in un bar dove aveva cercato rifugio fuggendo. C'è poi un ferito grave, colpito sul sagrato antistante il luogo di culto.

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Ad Alessandria la Clinica Salus di nuovo presidio covid: 56 ricoveri, in arrivo altri 35 pazienti

ALESSANDRIA – Da sabato scorso la Clinica Salus di Alessandria è stata interamente destinata all’accoglienza di pazienti affetti da coronavirus. Al momento ci sono 50 persone nel reparto di Medicina, 3 nel reparto di Terapia Sub Intensiva e 3 in Terapia Intensiva. “Nei prossimi giorni arriveranno altri 35 pazienti dai vari ospedali del territorio, Alessandria, Novi, Casale, Tortona e anche Asti” ha sottolineato a Radio Gold il direttore sanitario Clemente Ponzetti.

Di conseguenza tutte le altre funzioni come i prelievi del sangue, le attività ambulatoriali, gli esami radiologici e le attività di ricovero ordinario sono sospese fino a data da destinarsi, comprese le prenotazioni in tutte le modalità. Chi deve ritirare dei referti può inviare una mail a info@clinicasalus.it oppure chiamare lo 0131/29461. 

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Identikit del Coronavirus: cosa sappiamo e come proteggerci

Dopo otto mesi che cosa sappiamo del virus che ci ha scompaginato la vita e ucciso più di un milione di persone nel pianeta? Abbiamo imparato a conoscerlo, ma al puzzle mancano ancora tanti pezzi. Come dobbiamo comportarci e come proteggerci in attesa di una terapia specifica e del vaccino? Ne parliamo con Stefano Vella, professore di Salute globale all'università Cattolica di Roma. Intervista di Elvira Naselli

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“Chiudere ristoranti, cinema e palestre”: tutto previsto nello ‘Scenario 3’ del piano anti-Covid di 20 giorni fa. E le Regioni lo sapevano

C'è chi chiede (anche nel governo) quali sono i requisiti scientifici per i quali sono state chiuse solo alcune attività. Tutto nasce dal piano di ministero e Cts, condiviso con i governatori. Nel documento ogni scenario è dettagliato nelle scelte da prendere per mitigare i rischi, compresa l'opzione delle fasce orarie


Le “basi scientifiche” sulle quali è stato scritto l’ultimo Dpcm erano note anche a chi, come le Regioni, nella giornata di sabato ha provato ad allargare le maglie delle misure previste per provare ad arginare il contagio di Sars-Cov-2. Tutti i provvedimenti valutabili a seconda di un peggioramento del quadro epidemiologico – caso per caso e passo per passo – erano stati discussi e organizzati in un lungo report di “approfondimento complementare” ai “documenti generali già resi pubblici”, disponibile da due settimane.

La circolare del ministero – È il 10 ottobre quando il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, e il direttore generale della Programmazione sanitaria, Andrea Urbani, firmano l’invio del file di 115 pagine nel quale sono analizzate tutte le possibili reazioni a seconda del progredire del contagio negli ultimi mesi del 2020 e nei primi del prossimo anno: “Si trasmette, in allegato, il documento ‘Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale’, predisposto dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome”.

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Valle d’Aosta, la regione più contagiata d’Italia. Capo task force: “Altro che sci. Con questi numeri non è da escludere lockdown totale”

L’incidenza di positivi sulla popolazione è arrivata a 575 casi Covid su 100mila abitanti: numeri record anche per i ricoverati e i decessi. E c'è solo un ospedale a disposizione: il Parini di Aosta. Luca Montagnani: "Se le misure imposte dal governo non dovessero dare effetti entro 3-4 settimane, ho già detto ai nostri politici che saremo costretti ad applicare provvedimenti più severi". Gli albergatori sono preoccupati per la stagione sciistica e il neo-assessore alla Salute, Roberto Barmasse, valuta alternative soft: "Per esempio coprifuochi locali"


La Valle d’Aosta è la regione più contagiata d’Italia, quella dove il coronavirus sta circolando con maggiore forza rispetto al resto del Paese. A disposizione c’è un solo ospedale, il Parini di Aosta. Al momento il prefabbricato, annunciato a luglio, che avrebbe dovuto ospitare altri pazienti Covid non esiste ancora. “Se le misure imposte dal governo non dovessero dare effetti entro tre o quattro settimane, io ho già detto ai nostri politici che saremo costretti ad applicare provvedimenti più severi, senza escludere un lockdown totale”, è la dura previsione di Luca Montagnani, coordinatore sanitario della task force sull’emergenza Covid in Valle d’Aosta. Molti esperti ipotizzano anche scenari peggiori, sulla scorta di numeri preoccupanti: con 575 positivi su 100mila abitanti, in Valle d’Aosta l’incidenza di contagiati sulla popolazione è la più alta d’Italia. Così come il numero di ricoveri (59,7 su 100mila abitanti) e di decessi in sette giorni (6,3 su 100mila abitanti), secondo i dati del ministero della Salute al 26 ottobre rielaborati da Paolo Spada, chirurgo vascolare all’Humanitas Research Hospital di Milano. Eppure l’ipotesi di misure più restrittive ha scatenato le ire degli albergatori, già preoccupati per il rinvio della stagione sciistica previsto dall’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte.

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mercoledì 28 ottobre 2020

Genova, lo sfogo di Camilla: "Ho 23 anni e sono lesbica e per questo mi bucano le gomme della macchina. Qualcuno vuole tutelare i miei diritti?"

Prima gli insulti verbali, poi minacce e intimidazioni, ora i danni all'automobile con cui tutti i giorni si reca al lavoro: "Il tutto per un'unica colpa, sono lesbica e convivo con la mia compagna". Camilla Cannoni è una giovane operatrice socio sanitaria, ha 23 anni, vive e lavora in una casa di cura a Genova e nelle scorse ore ha mandato un appello mezzo social alla comunità Lgbt per denunciare gli episodi di omofobia di cui da tempo è vittima da parte di alcuni vicini di casa. “A questo giro mi hanno rotto lo specchietto, bucato le quattro gomme, costretto a parcheggiare i mezzi a dieci minuti da casa per paura - spiega in lacrime nel video diffuso su Tik Tok e Instagram - Ma sono due anni che mi sento ogni giorno chiamare puttana e pervertita. Ditemi voi, cosa devo fare? Io, come ogni cristiano, mi alzo la mattina, vado a lavorare e pago il mutuo, non so in quanti alla mia età lo facciano.

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Covid: record di contagi, quasi 25 mila. Le vittime sono 205

In Italia ora sono più gli attualmente positivi che i guariti

Nuovo record per i contagi nelle ultime 24 ore in Italia. I positivi sono 24.991(ieri erano 21.994). I morti sono 205 (ieri erano 221), secondo i dati del ministero della Salute. Nuovo balzo dei pazienti in terapia intensiva. Sono 125 in più nelle ultime 24 ore (ieri l'aumento era analogo, +127), per un totale di 1.536 persone in rianimazione. Nei reparti ordinari ci sono ora 14.981 pazienti, con un incremento di 1.026. Gli attualmente positivi sono arrivati a 276.457, ben 21.367 più di ieri. Di questi, 259.940 sono le persone in isolamento domiciliare.

E' record assoluto di tamponi realizzati in 24 ore in Italia: secondo i dati del ministero della Salute sono stati 198.952, oltre 24 mila in più di ieri. Stabile al 12,5% il rapporto tra tamponi effettuati e nuovi positivi al coronavirus trovati.

In Italia - secondo i dati - ci sono più attualmente positivi che guariti dal covid: i positivi (compresi i ricoverati con sintomi, le terapie intensive e i malati in isolamento domiciliare), infatti, sono 276.457 contro i 275.404 mila guariti dall'inizio della pandemia.

Il dato degli attualmente positivi è aumentato moltissimo negli ultimi giorni: soltanto il 20 ottobre erano 142.739 a fronte di 255.005 guariti. Il 25 agosto, ad esempio, i positivi erano 19.714 a fronte di 206.015 guariti. 

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Covid, la situazione delle terapie intensive in Italia, regione per regione. I DATI

Covid, dentro la terapia intensiva di Casal Palocco: la storia di Paolo e Angelo


Coronavirus, 31enne intubato a Roma: "Carica virale altissima", l'apparato respiratorio ha collassato

Preoccupazione dei medici per il giovane gestore del pub di Ostia ricoverato in rianimazione. Era sano, in buone condizioni, ma nel giro di poche ore la situazione è degenerata

Diego Gianella, il gestore del pub "Casa Clandestina", luogo simbolo della movida ostiense, ricoverato allo Spallanzani e positivo al Covid, è ancora in gravi condizioni. Il suo caso preoccupa i medici. Per tanti motivi. Innanzitutto per la giovane età: come può un ragazzo di 31 anni stare così male? Diego è arrivato al pronto soccorso già con una forte e acuta insufficienza respiratoria.

Era fortemente dispnoico, ovvero non riusciva a respirare da solo: aveva ancora pochi minuti di autonomia, raccontano dall'ospedale dove è ricoverato. Manifestazioni già viste in altri malati di Covid: un crollo improvviso dell’apparato respiratorio. Non c’era tempo per la mascherina ad ossigeno: è stato sedato e intubato immediatamente per farlo respirare, e poi portato a fare la tac il cui risultato ha messo in evidenza una polmonite interstiziale da Covid.

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Salvini contestato dai ristoratori: “Buffone, vai via”. Il video della protesta a Roma

Ristoratori in piazza, in tutta Italia, per protestare contro le misure dell’ultimo dpcm adottato dal governo per contenere la diffusione di contagi del coronavirus

Roma, fuori dal Pantheon, si è presentato anche il leader della Lega, Matteo Salvini. Tuttavia un gruppo di ristoratori lo ha contestato: “Buffone, vai via”.

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“Non ci sarà una seconda ondata”. “Non terrorizzare le persone”: da Salvini a Bassetti, le profezie estive dei “minimalisti” del Covid



Ladispoli, positiva organizzò doppia festa di compleanno: morta la madre di una delle invitate

La 70enne ha contratto il virus dalla figlia che aveva partecipato al festeggiamento per il piccolo di 8 anni

Da una doppia festa di compleanno a un funerale sono passati quindici giorni. Una donna di 70 anni di Ladispoli, contagiata dal Covid-19 dopo i festeggiamenti per un compleanno, è deceduta. A organizzare ben due feste, come ormai noto, è stata la mamma di un bambino di 8 anni, che aveva febbre e tosse, ma che si è sottoposta al tampone solo dopo gli stessi festeggiamenti ed è risultata positiva.

A quelle feste avevano preso parte sessanta persone, i compagni di scuola del bimbo e i loro genitori, tra cui la figlia dell'anziana. La donna, dopo essersi infettata, ha contagiato a sua volta la madre, da tempo gravemente malata, che è poi deceduta.

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Coronavirus in Italia, 130mila casi in sette giorni: l'aumento è ancora dell'89%

 I contagi crescono in tutte le Regioni (record della Lombardia a +107%), e per la terza volta consecutiva fanno segnare quasi un raddoppio. Nuovo boom di tamponi, ma cresce il numero di positivi rispetto ai test


I nuovi casi sono in aumento dell'89,2%. Per la terza settimana di seguito il contagio, almeno quello individuato attraverso i tamponi, raddoppia. Tra il 21 ottobre e ieri si sono contati 130.344 nuovi infetti. Poco tempo fa, tra il 30 settembre ed il 6 ottobre erano 17.254, cioè sei volte e mezzo di meno...

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Fukushima, disastro nel disastro: il Giappone vuole gettare le scorie nell’Oceano

Le  acque contaminate oggi sono stoccate in 1.044 serbatoi. Secondo i pieni del governo verranno trattate prima di finire in mare, ma il sistema  non è in grado di filtrare alcune sostanze pericolose. La protesta di Greenpeace, l'allarme del docente di Ecologia

Dal 2022 circa 1,23 milioni di tonnellate di acqua contaminata e radioattiva del disastro nucleare della centrale di Fukushima avvenuto nel 2011 potrebbero essere riversate in mare, nell’oceano Pacifico. Il governo giapponese starebbe seriamente pensando a questa soluzione per risolvere il problema dell’acqua contaminata usata per raffreddare gli impianti danneggiati nella catastrofe.

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Covid: Oms, in Europa +40% morti in una settimana

'Da governi indicazioni poco chiare su autoisolamento'


(ANSA) - ROMA, 27 OTT - I morti per coronavirus in Europa sono aumentati del 40% rispetto ad una settimana fa, mentre i contagi di un terzo. Lo ha detto alla Bbc la portavoce dell'Oms, Margaret Harris. "La preoccupazione è che le terapie intensive si stanno riempiendo con persone molto malate e in tutta la regione europea vediamo un allarmante aumento di casi e vittime", ha aggiunto.

    L'impennata di casi di coronavirus in Europa è, in parte, dovuta al fatto che i cittadini non hanno ricevuto dai governi indicazioni chiare sull'autoisolamento, sostiene l'Organizzazione mondiale della Sanità. "Se le persone vengono aiutate, si metteranno in autoisolamento, ma se vedono soltanto manifesti o slogan senza indicazioni serie non lo faranno", ha detto la portavoce dell'agenzia dell'Onu Margaret Harris alla Bbc. "I Paesi asiatici sono stati più efficienti in questo e infatti sono riusciti a controllare il virus", ha aggiunto.


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Covid: India, i morti superano quota 120mila

martedì 27 ottobre 2020

Lillo Petrolo: "Ho il covid, ha una forza devastante. Un'influenza moltiplicata per dieci"

Il racconto del comico: "Io so perché me lo sono preso, so di aver fatto una 'stronzata'. Non la rifarei"

“Non lo voglio nascondere. Io sto a casa perché ho preso questo virus. Sto sotto controllo, ma ora ne ho capito che ha una forza devastante”. Lillo Petrolo ha il coronavirus. A rivelarlo è lo stesso attore del celebre duo comico Lillo e Greg, durante un collegamento via webcam nel corso del Festival del cinema di Salerno, Linea d’Ombra.

″È una cosa che dura venti giorni”, dice parlando al direttore artistico Boris Sollazzo, “con dolori fortissimi alle ossa e alle ginocchia; è un’influenza moltiplicata per dieci. Io so perché me lo sono preso, so di aver fatto una ‘stronzata’, non la rifarei, anche perché a causa di questa ‘stronzata’ me lo sono preso”. Per questo Lillo lancia un appello: “Si può fare tutto, ma in sicurezza. Bisogna stare molto attenti. È un virus di una forza devastante”.

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"Vicini al collasso. Lockdown necessario". L'appello dei pronto soccorso lombardi

Dorme sul volante stremata dal turno: la foto dell’infermiera a Palermo fa il giro del web. “Non siamo eroi, serve l’impegno di tutti”

Lo scatto raffigura Aurora Tocco, infermiera, ed è stato realizzato da un suo collega che ha atteso con lei 8 ore il ricovero di un paziente Covid. Su Facebook commenta: "Siamo dei professionisti che svolgono il proprio lavoro, che scegliamo nonostante la stanchezza e la paura, e che abbiamo la fortuna di svolgere"

Dorme stremata con la testa appoggiata al volante, con la tuta e la maschera anti contagio per proteggersi dal Covid-19. Lo scatto che raffigura Aurora Tocco, infermiera all’ospedale Santa Sofia di Palermo, è diventato in poco tempo virale sui social. A scattare la foto è stato un suo collega che, come riporta livesicilia.it, ha atteso con lei 8 ore il ricovero di un paziente Covid che avevano trasportato in ambulanza finito all’ospedale.

È stata proprio Aurora Tocco, originaria di Cinisi, a spiegare cosa c’è dietro a quella foto. “Non serve aggiungere altro. Non ci siamo mai definiti eroi e non pensiamo nemmeno di esserlo”, scrive la ragazza su Facebook. “Siamo dei professionisti che svolgono il proprio lavoro come fanno tanti altri, lavoro che scegliamo nonostante la stanchezza e la paura, ma che abbiamo la fortuna di svolgere”.

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Coronavirus in Italia, il bollettino: i contagi salgono a 21.994 con 174mila tamponi. I decessi sono 221

Nuovi record per contagi e vittime nelle ultime 24 ore in Italia. I positivi sono 21.994 a fronte di 174.398 tamponi. I morti sono 221, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri 17.012 contagi e 141 morti.

Torna a correre, dopo il rallentamento di ieri, la curva dei contagi Covid in Veneto. Oggi il bollettino regionale riferisce di 1.526 contagi in 24 ore contro i 1.129 di ieri, per un dato complessivo di 46.992 infetti dall'inizio dell'epidemia, e 12 morti, che fanno salire il dato delle vittime a 2.344.

Scendono dal picco dei 2.171 casi d ieri ai 1.823 di oggi i nuovi positivi al coronavirus (1.515 identificati in corso di tracciamento e 308 da attività di screening) su un totale di 35.284 casi, registrati dall'inizio dell'epidemia. Oggi si registrano 15 nuovi decessi: sei uomini e nove donne con un'età media di 83,9 anni.

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Covid: Marche, 380 positivi su 1.528 tamponi (24,8%)



Posti letto, ventilatori, terapie intensive: ecco perché siamo ritornati all’inizio del tunnel