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martedì 27 ottobre 2020

Ultras e neofascisti, ecco chi specula sulla paura

Da negazionisti a guerriglieri è stato un attimo. Un salto nel buio della protesta diventata, in cinque mesi, coacervo di violenza, un abisso pronto a clonarsi

In origine furono mascherine tricolori, gilet arancioni e gruppi Telegram. Invitavano a ribellarsi e a scendere in strada quando la gente cantava dai balconi e scriveva “andrà tutto bene”. Era la fase 1. Pre-Pappalardo. Poi sono arrivati i neri e gli ultrà, e dunque petardi, fumogeni, bombe carta, bottiglie, pietre; la carica infame ai giornalisti al Circo Massimo. 

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