Da negazionisti a guerriglieri è stato un attimo. Un salto nel buio della protesta diventata, in cinque mesi, coacervo di violenza, un abisso pronto a clonarsi
In origine furono mascherine tricolori, gilet arancioni e gruppi Telegram. Invitavano a ribellarsi e a scendere in strada quando la gente cantava dai balconi e scriveva “andrà tutto bene”. Era la fase 1. Pre-Pappalardo. Poi sono arrivati i neri e gli ultrà, e dunque petardi, fumogeni, bombe carta, bottiglie, pietre; la carica infame ai giornalisti al Circo Massimo.
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