L'Iss smonta così l'ennesimo tentativo di difesa di Attilio Fontana, che di fronte al Consiglio regionale aveva insistito sulla "correttezza" dei dati lombardi e sottolinea l'inerzia della Regione di fronte alla segnalazione - la 54esima - di "problemi" nei dati del 7 gennaio, sei giorni prima che scattasse la zona rossa. E sull'algoritmo "segreto": "Sulla piattaforma c'è da mesi un manuale che chiarisce le modalità di immissione dei dati". La replica del governatore senza entrare nel merito: "Uscite a orologeria per colpirci"
L’Istituto Superiore di Sanità ha inviato 54 segnalazioni di errori, incompletezze o incongruenze nei dati alla Regione Lombardia da maggio fino al 7 gennaio scorso. Non solo: tra il 13 dicembre e il 13 gennaio, la percentuale di “casi incompleti”, ovvero che non riportavano uno ‘stato clinico’, nel flusso del Pirellone è stata del 50,3%. Uno su due. Un problema comune a tutte le Regioni? Per niente. Nel resto d’Italia la media è del 2,5 per cento. L’Iss smonta così l’ennesimo tentativo di difesa di Attilio Fontana, che davanti al Consiglio regionale aveva insistito sulla “correttezza” dei dati lombardi e sottolinea l’inerzia della Regione di fronte alla segnalazione – la 54esima – di “problemi” nei dati del 7 gennaio, ben sei giorni prima che scattasse la zona rossa che avrebbe invece dovuto essere arancione. Solo dopo, precisa l’Istituto, i dati sono stati “rettificati, non aggiornati”. La risposta del presidente leghista non entra nel merito, ma si limita ad attaccare l’Istituto, accusato di “spostare il tiro”, vestire i “panni di una parte politica” e di fare “uscite a orologeria” con l’obiettivo di “colpire la Lombardia”.
“Nella piattaforma c’è il manuale per inserirli” – La replica dell’Iss arriva di fronte alle nuove accuse del governatore lombardo, che aveva lanciato anche una sorta di avvertimento: “La mancanza di rispetto nei confronti dei Lombardia e dei lombardi è andata oltre il consentito”. E così l’Istituto Superiore di Sanità ha messo in fila quanto accaduto sia nei giorni in cui la Lombardia è finita in zona rossa che nei mesi precedenti. La ricostruzione evidenzia come quelle di Fontana in aula fossero delle bugie. “L’Iss coordina la sorveglianza epidemiologica attraverso una piattaforma web e sulla piattaforma è presente da mesi un manuale che chiarisce le modalità di immissione dei dati. Si precisa che solo le Regioni possono aggiornare e rettificare i dati presenti sul database”, è la premessa dell’Istituto, che quindi torna a ribadire come l’algoritmo che Fontana ha definito a più riprese “segreto” è in realtà “basato su standard internazionali”, “pubblico” e “reperibile sul sito web”. Non è “esile”, ammettono dall’Istituto Superiore di Sanità, ma – come ha spiegato Ilfattoquotidiano.it chiedendolo ad altre 5 Regioni – “è stato illustrato a tutti i referenti regionali che hanno contestualmente ricevuto il software per la sua applicazione e l’eventuale verifica”. Con un aggiunta: “In 36 settimane nessun altra Regione finora ha segnalato anomalie di questa entità sull’immissione dei dati”.
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