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venerdì 11 marzo 2011

La paura di Zaccheroni, la casa sembrava di gomma

Il corrispondente Ansa, 'un'esperienza allucinante

 

ROMA - ''Ho sentito i cigolii, e poi ho visto ondeggiare tutto. Sembrava di stare in una casa di gomma''. Alberto Zaccheroni, ct della nazionale di calcio giapponese, racconta cosi' all'ANSA gli interminabili attimi di terrore vissuti durante il devastante sisma che ha scosso il Giappone. ''Io il terremoto non sapevo cosa fosse - dice l'allenatore romagnolo - ora purtroppo si': sono cadute suppellettili, e' venuto giu' un armadio con i cassetti. Poi siamo scesi tutti in strada: l'asfalto si muoveva''.


CORRISPONDENTE ANSA, 'UN'ESPERIENZA ALLUCINANTE - ''Un'esperienza allucinante'': che lo dica un italiano puo' apparire normale, ma che sia descritta con tanto pathos dai giapponesi, soliti a convivere con le scosse sismiche, da' l'idea della forza straordinaria del sisma che ha colpito l'intera costa orientale del Giappone. Ho visto la gente riversarsi subito per strada non appena si e' capito che la prima scossa delle 14.46 (6.46 in Italia, di magnitudo 7.9 rivista dalla Jma a 8.8) non era affatto passeggera. Almeno un minuto, interminabile, cui ne sono seguite altre di assestamento che hanno fatto aumentare la gente per strada e in un'area, accanto all'ambasciata americana, piena di uffici. Non ho visto scene di panico, anzi battute e sorrisini di stupore per quanto stava accadendo, sussurrate quasi sottovoce, malgrado l'asfalto sotto i piedi sembrasse piu' il tapis roulant di aeroporti e grandi magazzini rendendo precario l'equilibrio, mentre i pali della luce e dei semafori oscillavano come potenti fionde. La polizia dinanzi alla rappresentanza diplomatica Usa ha allora preso i megafoni e ha invitato tutti ''a non creare ingorghi'' e a raggiungere le aree del quartiere deputate a funzionare da raccolta della popolazione in caso di ''eventi catastrofali''.

 

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