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sabato 14 maggio 2011

Decreto salva-spiagge, pasticcio del governo. Concessioni ridotte a 20 anni

Quello che doveva essere un grande spot elettorale non funziona. I rappresentanti di categoria restano sul piede di guerra. Il dietrofront imposto dal presidente della Repubblica Napolitano, ma la partita è tutt'altro che chiusa. Per l'Unione europa serviranno bandi di gara per aggiudicarsi la gestione. E Bruxelles è pronta a sanzionare l'Italia. Il Fondo per l'ambiente e il Wwf: "Il rischio cementificazione c'è ancora"

Il Governo raddrizza il decreto ribattezzato salva-bagnini e il presidente della Repubblica lo firma, ma ora bisogna vedere che succederà: ci saranno le gare pubbliche? Secondo gli addetti ai lavori, che confermano subito lo sciopero del 18 giugno prossimo a Ostia, restano ancora tanti dubbi sulla sorte delle spiagge italiane alla luce degli ultimi sviluppi sul decreto “Sviluppo”, varato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, nei capitoli specifici concessioni balneari e distretti turistici. 

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