Napoli, attentato contro Lettieri in fiamme il comitato elettorale
Nella sede ritrovati razzi esplosi e tracce di benzina. Non ci sono feriti, ma il materiale è andato distrutto. Il candidato di centrodestra: "Considero l'ex pm moralmente colpevole". Lo sfidante respinge le insinuazioni e si augura che la magistratura faccia piena luce
Gianni Lettieri e Luigi De Magistris NAPOLI - Fiamme nella notte in un seminterrato pieno di materiale elettorale destinate a rendere ancora più dura, se possibile, la coda della campagna elettorale per il Comune di Napoli. Un incendio doloso si è sviluppato al piano terra del comitato elettorale del candidato sindaco di Napoli del Pdl Gianni Lettieri. I vigili del fuoco hanno rinvenuto dei razzi bengala esplosi, probabilmente lanciati secondo i presenti, e tracce di benzina.L'incendio è stato domato dai vigili del fuoco e non si registrano danni a persone. Il materiale elettorale invece è andato distrutto. A dare l'allarme è stata una collaboratrice di Lettieri che si è accorta dell'incendio mentre lasciava l'edificio di via Palepoli, lungomare di Napoli. Il candidato del Pdl è stato avvisato dal portiere dello stabile che per primo si è introdotto nel seminterrato che affaccia su via Partenope cercando di spegnere il rogo con l'aiuto di un estintore. Poco dopo sono giunti i vigili del fuoco e lo stesso Lettieri che è tuttora sul posto. Nell'incendio oltre a volantini e manifesti, sono andati distrutti ventisei gazebo che dovevano essere impiegati in occasione del comizio di chiusura del candidato del Pdl, in programma stasera in Piazza del Plebiscito.
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