Sangue nel giorno della Naqba Almeno venti morti ai confini
Israele
Spari alle frontier con Siria e Libano e a Gaza durante le marce nell'anniversario della costituzione dello Stato ebraico. Nella capitale un arabo lancia il suo mezzo tra i pedoni. Netanyahu: "Decisi a difendere frontiere e sovranità"
TEL AVIV - La "giornata della Naqba", ovvero del "disastro", come i palestinesi definiscono l'anniversario della creazione di Israele nel 1948, ha quest'anno infiammato pericolosamente la frontiera dello Stato ebraico con il Libano e con la Siria, dove almeno 20 persone sono state oggi uccise quando i soldati israeliani hanno respinto una folla di manifestanti che tentava di sconfinare al grido di: "Con la nostra anima e con il nostro sangue, siamo pronti al sacrificio per la Palestina".
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