Un
piano che prevede la trasformazione delle colline di Serravalle
Scrivia. Una nuova realtà, che già qualcuno chiama “Serravalle 2”,
dovrebbe nascere alle spalle di uno degli outlet più “visitati” del Nord
Italia. L’ormai “vecchio” Designer McArthurGlen non basta più, ora si
pensa alla “Serravalle bis”. Cementificazione dell’ambiente o
riqualificazione del paese? Il timore degli abitanti della zona è quello
di «assistere, impotenti, a una totale devastazione del paesaggio. Una
colata di cemento sul verde e sulle vigne». I residenti, forse
spaventati dai trascorsi della costruzione dell’outlet, temono di vedere
le proprie verdi colline trasformate in un mare di mattoni.
Il
piano - chiamato “Masterplan Bollina” - è stato portato in Comune dalla
società Pragaotto, la stessa Praga holding che nel 1999 ha gettato la
prima pietra della zona commerciale di Serravalle. «È stato presentato
alla commissione edilizia - conferma il sindaco Antonio Molinari -, il
completamento dell’area della Bollina». Un nuovo quartiere che ospiterà
residenze e alloggi. Quasi due milioni di metri quadri di sbancamento
dei verdi colli piemontesi. «In termini turistici è a mio avviso -
puntualizza il sindaco - un progetto che va a completare e a offrire
nuove strutture ricettive e ulteriori opportunità di lavoro. Con le
nuove attività che verranno offerte, si migliorerà e si valorizzerà il
sito che gravita intorno all’orbita dell’outlet. La sfera commerciale
andrà a fondersi con quella turistica». L’amministratore delegato della
Praga holding, la ditta che si occupa dei lavori, rassicura:
«L’obiettivo è quello di puntare alla rivalutazione di un territorio
prevalentemente collinare. Saranno anche inseriti, nella nuova
costruzione, diversi dettagli che puntano all’eno-turismo».
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