L'embargo russo costa 700 milioni all'economia italiana
Si salvano solo gli alcolici che valgono 375
milioni di esportazioni all'anno perché nel 2011 l'oligarca Tariko ha
rilevato il 70% del gruppo Gancia. Basta alla vendita di pasta e carne.
In difficoltà Perfetti, Ferrero e il Gruppo Cremonini fornitore di
McDonalds nella Federazione
MILANO - Pasta, olio, carne e pesce addio. Con l'embargo decretato dalla Russia
nei confronti dei prodotti agroalimentari provenienti da paesi dell'Ue,
dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia, l'Italia perde un
mercato che cresce al ritmo del 10% annuo e che nel 2013 valeva già
oltre i 700 milioni di euro. Una preoccupazione in più per un Paese
tornato in recessione dopo appena sei mesi e che tra le causa del declino economico indica ai primi posti l'export.
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