Stando ad una ricerca condotta dalla London School of Economics
il 56% dei lavori in Italia rischia di sparire entro due decenni: la
causa sta nei processi di automatizzazione del lavoro, con robot e
macchine sempre più intelligenti ed autonome che andranno
progressivamente a sostituire lavoratori in carne ed ossa. L'allarmante
analisi è stata ricavata incrociando i dati sul mercato del lavoro
europeo con studi sulla crescente capacità di macchine e robot di
"imparare" come ci si comporta in vari contesti lavorativi. Ne viene
fuori che l'Italia abbonda di lavori ripetitivi e facilmente
sostituibili come impiegati, segretarie e magazzinieri. Peggio di noi
stanno solo la Romania, dove il 62% dei lavori rischiano di essere
sostituiti da macchine entro vent’anni, Portogallo (59%), e Croazia
(58%), mentre al nostro stesso livello (56% di lavori sostituibili) ci
sono Polonia, Bulgaria e Grecia. La buona notizia viene dalla lentezza
storica delle aziende italiane nel sostituire le persone con macchine e
soprattutto dall’importanza data ai dipendenti nel contesto delle
piccole e medie imprese, vera impalcatura economica del sistema Italia.
Vediamo nel dettaglio le professioni destinate a sparire e quelle che
resisteranno.
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