I disastri di Genova e Parma – dichiara Pietro Giordano, Presidente
nazionale di Adiconsum – pongono seri problemi non solo per ciò che
riguarda il dissesto idrogeologico del Paese, ma anche in merito alla
raccolta di fondi che lo Stato sin dal novembre 2011 svolge nel
silenzio più assoluto attraverso l’accisa di 0,0089 euro al litro
stabilita per l’alluvione della Liguria e della Toscana.
Soldi dei consumatori – prosegue Giordano – che continuano a fluire
nelle casse pubbliche e che grazie anche ad una normativa sugli appalti
spesso obsoleta e fonte di corruzione e di lentezze burocratiche non
riesce ad effettuare gli interventi di salvaguardia del territorio
indispensabili per evitare disastri personali familiari e ambientali che
ormai sono periodicamente sotto gli occhi di tutti.
Adiconsum chiede al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi:
1. a quanto ammonta la raccolta delle accise pagate dai consumatori?
2. dove sono finite tali risorse economiche?
3. a quando una normativa che velocizzi sugli appalti che velocizzi
nella trasparenza gli interventi a favore delle popolazioni colpite dai
dissesti idrogeologici e dagli eventi sismici che ormai anch’essi hanno
una cadenza periodica inquietante?
Adiconsum propone che le somme raccolte sin dal 2011 – conclude Giordano
– siano gestite attraverso l’attivazione di un’assicurazione collettiva
sui rischi catastrofali, la cui gestione sia affidata alla Consap, che
tra i suoi scopi sociali è in possesso del necessario know-how.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento