La gestione degli 8 villaggi della solidarietà della Capitale e
dei 10 campi «tollerati» (fra cui Salviati) è costata al Comune quasi
150 milioni di euro in 10 anni, di cui 24 milioni soltanto nel 2013. Dilapidati anche i 30 milioni dell’«emergenza rom» investiti dal Governo Berlusconi fra il 2008 e il 2011.
Otto nuclei familiari intestatari di conti correnti bancari che
superano i 50mila euro ciascuno e una sorta di fonderia illegale da cui
derivavano i roghi tossici che da anni affliggono il quartiere Tor
Sapienza.
Ieri mattina la Polizia Locale di Roma Capitale è finalmente
intervenuta per cercare di mettere un po’ di ordine nel campo rom
«tollerato» di via Salviati, nella periferia est della Capitale, che con
il passare del tempo è cresciuto a dismisura fra insediamenti abusivi,
nuove baracche e magazzini. Una situazione cui si aggiunge il commercio illegale di materiale ferroso,
proveniente da compravendite private e dal rovistaggio nei cassonetti
della zona. Le operazioni, condotte dal vice-comandante per la Sicurezza
Urbana, Antonio Di Maggio, alla presenza del Comandante Raffaele
Clemente, sono iniziate ieri mattina con l’abbattimento di 8 fabbricati,
e proseguiranno almeno per tutta la giornata di oggi, con le ruspe del
Comune che butteranno giù e porteranno via almeno il 50% degli
insediamenti presenti nel campo «Salviati 1».
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