martedì 31 marzo 2015
Scambia la macchina fotografica per un'arma, bimba siriana si "arrende"
A pubblicare la foto è stata una fotogiornalista via Twitter. Lo scatto, che ha commosso il web, è di Osman Sagırlı che alla Bbc ha raccontato la storia di Hudea
L'orrore della guerra può essere esemplificato in un questo toccante scatto del 2014 del fotografo Osman Sagırlı, in cui una bimba siriana di 4 anni alza le mani in segno di resa dopo aver scambiato l'obiettivo della macchina fotografica per un'arma. Lo scatto è stato da poco pubblicato via Twitter dalla fotogiornalista Nadia O. AbuShaban e ça va sans dire ha commosso il web diventando virale in Rete.
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Firenze, pm: "Il cadavere trovato è quasi certamente di Irene Focardi"
Manca ancora la certezza scientifica ma troppi indizi riconducono a lei. Per la vicenda è indagato l'ex fidanzato
Con ogni probabilità il cadavere trovato in un sacco lungo un fosso a Firenze appartiene a Irene Focardi, 43 anni, scomparsa dal quartiere fiorentino delle Piagge il 3 febbraio scorso. Il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, riferendo i primi esiti dell'autopsia ha detto che "al 95% si tratta di lei". Il procuratore ha spiegato che "manca ancora la prova scientifica" ma che ci sono coincidenze "sia nei vestiti sia in particolari anatomici".
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Ex modella morta, arrestato il compagno
Meteo ponte di Pasqua: ecco le zone dove farà freddo e dove pioverà!
Le zone fredde e quelle dove le temperature saranno più miti, ecco le mappe aggiornate.
Si fa presto a dire freddo.
Si fa presto a dire pioggia.
Alla fine molti si chiederanno: ma tutta qui la pioggia, tutto qui il freddo?
Perchè almeno sul 60% del territorio i fenomeni risulteranno veloci e passeggeri, in qualche caso del tutto assenti e il freddo quasi nullo.
In realtà l'abbassamento delle temperature si avvertirà e risulterà anche molto netto a livello di valori minimi e più in generale su Alpi ed Appennini, ma al suolo le zone che risentiranno anche nei valori massimi di un deciso calo dei valori saranno quasi esclusivamente le zone del medio e del basso versante adriatico e in parte il basso Tirreno, oltre naturalmente alle zone di montagna.
Per il resto, dopo un primo mattino freddino, facilmente altrove si risalirà almeno sino a 14-15°C, valori ampiamente accettabili e accompagnati da un discreto soleggiamento.
Dove pioverà allora? Sabato nelle prime ore breve passaggio temporalesco al nord e rovesci in Toscana, nel pomeriggio ancora instabilità al centro, sulla Campania e sul nord-est con rovesci e qualche temporale, seguito dall'inserimento di aria più fredda al settentrione e sul medio Adriatico.
Nella notte sulla domenica di Pasqua ecco la neve fare la sua comparsa sull'Appennino marchigiano ed abruzzese oltre gli 800m con ulteriori rovesci di pioggia alle quote inferiori, mentre al nord e sul medio alto Tirreno il tempo sarà già migliorato.
Domenica di Pasqua rovesci e qualche temporale colpiranno il sud, specie Molise, Puglia, Calabria tirrenica e nord Sicilia ma con tendenza a schiarite, bel tempo altrove.
Nel giorno di Pasquetta il sole dovrebbe imporsi ovunque, salvo annuvolamenti in Adriatico e al sud con isolati rovesci in Appennino, anche nevosi oltre i 500-700m.
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Week-end di Pasqua: la tempistica del break temporalesco
Istat, disoccupazione giovanile sale al 42,6%. E tasso generale torna al 12,7%
Nonostante l'entrata in vigore degli sgravi contributivi previsti dalla
legge di Stabilità, nell'ultimo mese sono aumentati anche gli inattivi.
Al contrario a livello Ue la disoccupazione continua a scendere: secondo
Eurostat a febbraio la percentuale dei senza lavoro è scesa all’11,3%.
In Germania è al 4,8 per cento
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I volti della disoccupazione nelle foto di Simona Hassan."Parlo di noi, gli affamati del nostro tempo a cui tutto viene negato" |
Occupazione in Liguria, record negativo: persi in quattro anni 37mila posti
Europa, tasso di disoccupazione all'11,3% a febbraio 2015 ...
Ntv, mobilità per 248 lavoratori. Sindacati in rivolta: verso lo sciopero
La richiesta verrà fatta dall’azienda nel cda di domani. Interrotta la trattativa sugli esuberi
Domani si arriverà a una svolta drammatica per Ntv, la compagnia ferroviaria privata che fa concorrenza alle ferrovie dello Stato nell’alta velocità: il consiglio di amministrazione richiederà domani la mobilità per 248 persone. Lo riferiscono fonti sindacali, dopo il fallimento di una trattativa per evitare il peggio. Gli stessi sindacati attiveranno le procedure di legge per un’azione di sciopero.
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Domani si arriverà a una svolta drammatica per Ntv, la compagnia ferroviaria privata che fa concorrenza alle ferrovie dello Stato nell’alta velocità: il consiglio di amministrazione richiederà domani la mobilità per 248 persone. Lo riferiscono fonti sindacali, dopo il fallimento di una trattativa per evitare il peggio. Gli stessi sindacati attiveranno le procedure di legge per un’azione di sciopero.
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"Per diventare foreign fighter contro l'Is bastano Facebook e mille euro"
l volo, l’addestramento, il fronte. Abbiamo chiesto come si fa a entrare
nelle Ypg, i combattenti curdi che in Siria contrastano l’avanzata
dello Stato islamico. Ed è bastato un semplice colloquio su Facebook
ROMA - “Sei benvenuto tra noi”, mi scrivono le forze curde in Siria prima di spiegarmi la procedura per diventare un foreign fighter in quello che sarà un breve dialogo preliminare colorato dalla propaganda. Mettersi in contatto con le Ypg - le Unità di protezione del popolo - non è stato difficile, è bastata qualche ricerca e un po’ di Facebook, perché è anche dai social network che si combatte la guerra, oggi.
Le Ypg sono nate in Siria per contrastare Assad, e combattono – con risultati importanti – la guerra contro lo Stato Islamico accanto ai curdi del Pkk, mentre ai peshmerga è affidata principalmente la resistenza in Iraq. Entrare nelle unità di protezione del popolo non costituisce reato, il decreto antiterrorismo approvato il 10 febbraio prevede che sia vietato combattere all’estero (da tre a sei anni di carcere) ma c’è una deroga per chi lo fa contro l’Is o, comunque, senza avere “finalità terroristiche”. È con le Ypg che si sono arruolati, da quel che si sa, cinque italiani.
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ROMA - “Sei benvenuto tra noi”, mi scrivono le forze curde in Siria prima di spiegarmi la procedura per diventare un foreign fighter in quello che sarà un breve dialogo preliminare colorato dalla propaganda. Mettersi in contatto con le Ypg - le Unità di protezione del popolo - non è stato difficile, è bastata qualche ricerca e un po’ di Facebook, perché è anche dai social network che si combatte la guerra, oggi.
Le Ypg sono nate in Siria per contrastare Assad, e combattono – con risultati importanti – la guerra contro lo Stato Islamico accanto ai curdi del Pkk, mentre ai peshmerga è affidata principalmente la resistenza in Iraq. Entrare nelle unità di protezione del popolo non costituisce reato, il decreto antiterrorismo approvato il 10 febbraio prevede che sia vietato combattere all’estero (da tre a sei anni di carcere) ma c’è una deroga per chi lo fa contro l’Is o, comunque, senza avere “finalità terroristiche”. È con le Ypg che si sono arruolati, da quel che si sa, cinque italiani.
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Tangenti, arrestato sindaco Ischia e dirigenti coop Concordia. Nelle carte spunta il nome di D'Alema
Fermato Giuseppe 'Giosi' Ferrandino, del Pd, e altre nove persone. Per
gli investigatori il primo cittadino (presidente regionale Anci) avrebbe
intascato una mazzetta da 330mila euro per la metanizzazione
dell'isola. L'ex premier, tirato in ballo in una intercettazione, si
difende: "Nessun illecito o beneficio"
ISCHIA - Tangenti per 330 mila euro, l'assunzione come consulente del fratello e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l'accusa, il 'prezzo' pagato dal colosso delle coop Cpl Concordia, per la corruzione del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino del Pd, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli su tangenti pagate per portare metano nei comuni dell'isola campana. Alla Coop modenese contestati anche legami con la criminalità organizzata casertana e con amministratori legati a tali ambienti criminali. Il sindaco è stato già sospeso dal partito con un provvedimento cautelare adottato dal presidente della commissione di garanzia provinciale di Napoli Massimo Carrano.
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ISCHIA - Tangenti per 330 mila euro, l'assunzione come consulente del fratello e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l'accusa, il 'prezzo' pagato dal colosso delle coop Cpl Concordia, per la corruzione del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino del Pd, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli su tangenti pagate per portare metano nei comuni dell'isola campana. Alla Coop modenese contestati anche legami con la criminalità organizzata casertana e con amministratori legati a tali ambienti criminali. Il sindaco è stato già sospeso dal partito con un provvedimento cautelare adottato dal presidente della commissione di garanzia provinciale di Napoli Massimo Carrano.
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lunedì 30 marzo 2015
Crollo termico: quanti gradi perderemo entro Pasqua? Anche oltre 10 rispetto a martedì 31 marzo!
Dalla grande mitezza di martedi 31 marzo al ritorno del freddo tra Pasqua e Pasquetta.
Il momento più "caldo" della settimana sarà mediamente il pomeriggio di martedì 31 marzo, anche se una Pasqua molto mite si potrà vivere anche sulla Sicilia, la Calabria jonica e il Salento, ma solo lì!
Altrove invece la zampata dell'aria fredda pare confermata e proprio per la giornata di Pasqua non sono attese massime superiori ai 10-11°C in Valpadana, ai 7-11°C sul medio Adriatico, il Molise, la Toscana e su parte dell'Umbria, mentre farà anche più freddo sulle Alpi, sul nord Appennino e sui monti di Marche ed Abruzzo con valori anche al di sotto dello zero in pieno giorno oltre i 1500m.
Freddino anche in Sardegna, mentre l'aria fredda sul Lazio arriverà un po' smorzata e potranno ancora registrarsi valori di 14-15°C. Procedendo verso sud ritroveremo ancora la massa d'aria mite dei giorni precedenti, che avrà però le ore contate.
Entro sera l'aria fredda infatti raggiungerà anche l'estremo sud e nella notte su Pasquetta i valori termici in Valpadana sfioreranno anche gli 0°C, specie in aperta campagna naturalmente, così come sul medio Adriatico con gelate già dalle quote collinari, freddo intenso nelle Alpi sin nei fondovalle, ma più crudo oltre confine, dove potranno toccarsi anche i -8°C a 1500m.
Il freddo caratterizzerà anche la giornata di Pasquetta con massime che difficilmente sull'insieme del Paese supereranno i 13-14°C.
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Rincari per la benzina, al distributore sta già salendo la marea di Pasqua
Le compagnie petrolifere si ribellano quando lo sentono dire, dicono che
loro si limitano a seguire il mercato, ma invece noi automobilisti
abbiamo conferma, anno dopo anno, che il rincaro al distributore sotto
Pasqua è un appuntamento fisso, a prescindere da ogni considerazione di
mercato. Questo 2015 si presenta da manuale: prezzi del greggio in
calo, prezzi internazionali Platts dei carburanti giù (la benzina) o
statici (il gasolio auto) mentre i prezzi al distributore in Italia
crescono. L’impressione è che le compagnie pregustino il maggiore uso
della macchina nel prossimo weekend e aumentino i listini per
approfittarne.
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Sciopero dei lavoratori di Mercatone Uno: svendono la merce
Si complica la vicenda del Mercatone Uno, la catena di negozi di
mobili in profonda crisi, che lo scorso 19 gennaio ha chiesto il
concordato preventivo.
I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 1° aprile per protestare contro la gestione aziendale, colpevole del collasso, ma soprattutto perchè, senza alcun confronto, la proprietà “ha avviato le vendite promozionali in una trentina di negozi, un vero e proprio smantellamento fino ad esaurimento merci”.
“L’atteggiamento posto in essere - affermano le organizzazioni sindacali - da chi dovrebbe gestire la società con equilibrio e lungimiranza per ora miete vittime fra le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso i negozi spogliati di merce e fa temere anche per il futuro dei negozi per il momento scampati.” La catena commerciale conta su 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti.
Lo sciopero nazionale di mercoledì 1° aprile sarà una giornata di mobilitazione articolata a livello territoriale e saranno organizzati presidi presso le prefetture, le sedi comunali e il ministero dello Sviluppo economico.
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I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 1° aprile per protestare contro la gestione aziendale, colpevole del collasso, ma soprattutto perchè, senza alcun confronto, la proprietà “ha avviato le vendite promozionali in una trentina di negozi, un vero e proprio smantellamento fino ad esaurimento merci”.
“L’atteggiamento posto in essere - affermano le organizzazioni sindacali - da chi dovrebbe gestire la società con equilibrio e lungimiranza per ora miete vittime fra le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso i negozi spogliati di merce e fa temere anche per il futuro dei negozi per il momento scampati.” La catena commerciale conta su 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti.
Lo sciopero nazionale di mercoledì 1° aprile sarà una giornata di mobilitazione articolata a livello territoriale e saranno organizzati presidi presso le prefetture, le sedi comunali e il ministero dello Sviluppo economico.
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Nube nera dal polo chimico di Spinetta Marengo. "Nessun ferito e situazione sotto controllo"
Situazione sotto controllo a Spinetta Marengo (AL) dopo l’esplosione nel reparto lavorazione perossidi della ditta Arkema. L’incendio di questa mattina è stato domato in pochi minuti e non ha fortunatamente provocato feriti. All’interno del polo chimico, dove opera l’azienda, sono ancora al lavoro due squadre dei Vigili del fuoco che, con la collaborazione dell'azienda, stanno provvedendo al raffreddamento dell'impianto.
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Ferroviere licenziato perché non voleva guidare da solo. Il giudice gli dà ragione
Non si era presentato a lavoro dopo che Trenitalia aveva eliminato la
figura del secondo macchinista: se avesse avuto un malore nessuno poteva
guidare il convoglio incontro ai soccorsi. Il Tribunale di Genova ha
annullato il licenziamento e 'bocciato' la strategia dell'azienda
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MotoGp 2015, Qatar: trionfa Valentino Rossi e due Ducati salgono sul podio
Dopo la strepitosa vittoria targata Ferrari a Sepang, si replica in Qatar: Rossi, Dovizioso e Iannone. Tre Italiani e due moto made in Italy salgono sul podio. Lorenzo resta dietro, Marquez non recupera. Gara storica per lo sport nazionale, grande esordio per il campionato. Il prodigio di Tavullia: "L'ho detto spesso, ma questa è la gara più bella della mia vita"
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Sepang, magia di Vettel! Trionfo Ferrari, battuti Hamilton e Rosberg
Meredith Kercher, la madre: “Delusa, è sconfitta del sistema giudiziario italiano”
La signora non ritiene che sia stata fatta giustizia sulla morte di sua
figlia: "Non c'è una soluzione del delitto. Finisce tutto così, con un
punto interrogativo". Diverso il pensiero di Giulia Bongiorno, legate di
Sollecito, che soddisfatta afferma: "Chi sbaglia paga. Però, non
chiunque paga"
La madre di Meredith non ci sta. Dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di concorso nell’omicidio della figlia – uccisa a Perugia la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007 con una coltellata alla gola – punta il dito contro la sentenza della Cassazione: “Sono rimasta molto sorpresa. Sono tuttora sotto choc. Quei due giovani erano stati condannati già due volte da tribunali differenti per l’omicidio di Meredith. Non mi aspettavo che ora sarebbero stati definitivamente assolti. Non riesco a capire la motivazione“.
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La madre di Meredith non ci sta. Dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di concorso nell’omicidio della figlia – uccisa a Perugia la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007 con una coltellata alla gola – punta il dito contro la sentenza della Cassazione: “Sono rimasta molto sorpresa. Sono tuttora sotto choc. Quei due giovani erano stati condannati già due volte da tribunali differenti per l’omicidio di Meredith. Non mi aspettavo che ora sarebbero stati definitivamente assolti. Non riesco a capire la motivazione“.
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domenica 29 marzo 2015
Boldrini al Bardo: «Non cancellate i segni delle pallottole, la memoria insegna»
La presidente della Camera, Laura Boldrini, è stata ricevuta sabato al
Parlamento della Tunisia, dove ha incontrato alcuni rappresentanti delle
autorità tunisine, fra cui il presidente del Parlamento Mohamed
Ennaceur e il deputato Mohamed Ben Souf. All’incontro era presente anche
l’ambasciatore italiano a Tunisi Raimondo de Cardona
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Tunisi, il giorno della marcia contro il terrorismo: sale a 22 il numero delle vittime del Bardo
Nigeria, elezioni: Boko Haram attacca i seggi. Decapitate oltre 30 persone in un villaggio del Borno
Venerdì, vigilia del voto, uomini armati hanno attaccato il villaggio di
Buratai, nel Borno. Per l'esecuzione hanno utilizzato una motosega.
Violenze proseguite sabato, con spari sulla gente in fila ai seggi in
diversi villaggi del Gombe. Voto in difficoltà anche per il cattivo
funzionamento dello sperimentale riconoscimento biometrico: il
presidente Goodluck Jonathan e consorte hanno atteso mezz'ora per essere
identificati
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Infrastrutture, per completare le grandi opere mancano 134,6 miliardi
E' la stima della Cgia di Mestre che ha analizzato 27 progetti che per
essere completati necessitano ancora del 60% del budget complessivo.
Dalla Legge obiettivo del 2001, infatti, i costi hanno subito una vera
impennata
MILANO - Nonostante siano state ben poche le principali opere completate tra quelle incluse nel Programma delle infrastrutture strategiche definite dalla Legge Obiettivo nel 2001 i costi, invece, hanno subito una vera e propria impennata. A indicarlo è la Cgia di Mestre, che ha analizzato 27 grandi opere italiane per completare le quali, a fronte di un costo per l'ultimazione dei lavori stimato al 31 dicembre 2014 in 223,6 miliardi di euro, mancano 134,6 miliardi, pari al 60% del totale.
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MILANO - Nonostante siano state ben poche le principali opere completate tra quelle incluse nel Programma delle infrastrutture strategiche definite dalla Legge Obiettivo nel 2001 i costi, invece, hanno subito una vera e propria impennata. A indicarlo è la Cgia di Mestre, che ha analizzato 27 grandi opere italiane per completare le quali, a fronte di un costo per l'ultimazione dei lavori stimato al 31 dicembre 2014 in 223,6 miliardi di euro, mancano 134,6 miliardi, pari al 60% del totale.
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sabato 28 marzo 2015
L’auto decolla, muore un tifoso. Terrore al Nurburgring.
Un incidente spaventoso al Nurburgring ha causato la
morte di uno spettatore accorso al circuito Nordschleife per assistere
alla gara di endurance VLN.
Né lui né i suoi vicini di posto rimasti feriti si sarebbero mai aspettati di vedersi piombare addosso la Nissan numero 23 del pilota 23enne Jann Mardenborough: il britannico ha perso il controllo della vettura, che si è impennata atterrando oltre le barriere di protezione e investendo i tifosi appostati all'altezza della curva Flugplatz.
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Né lui né i suoi vicini di posto rimasti feriti si sarebbero mai aspettati di vedersi piombare addosso la Nissan numero 23 del pilota 23enne Jann Mardenborough: il britannico ha perso il controllo della vettura, che si è impennata atterrando oltre le barriere di protezione e investendo i tifosi appostati all'altezza della curva Flugplatz.
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Il tempo in sintesi sino a Pasqua!
La settimana comincerà con una bella performance primaverile:
tanto sole e temperature in progressivo rialzo grazie all'inserimento
di aria mite e al concomitante effetto favonico indotto dalle correnti
nord-occidentali: sono attesi localmente anche picchi di 25-26°C.
Il bel tempo insisterà anche mercoledì 1 e giovedì 2 aprile, con temperature sempre miti ma con qualche grado in meno. Annuvolamenti si limiteranno a lambire il settentrione e soprattutto l'arco alpino, dove sui crinali di confine la nuvolosità risulterà più insistente ma con basso rischio di fenomeni.
Venerdì 3 un fronte freddo si avvicinerà al settentrione e, nella notte su sabato, porterà rovesci sul Triveneto e sull'Emilia-Romagna ed anche qualche nevicata nelle Alpi oltre i 1000m circa.
Sabato 4 l'instabilità si porterà lungo le regioni adriatiche, favorendo qualche spunto temporalesco e un rinforzo dei venti da nord, che piloteranno aria fredda lungo tutta la Penisola, specie in quota. Dunque le temperature caleranno di diversi gradi, in particolare lungo le regioni adriatiche.
La Domenica di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta ancora addensamenti lungo l'Adriatico e al sud con qualche locale spunto temporalesco possibile e neve in Appennino oltre i 500-600m. Bel tempo invece lungo i versanti tirrenici e sulla Sardegna.
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Il bel tempo insisterà anche mercoledì 1 e giovedì 2 aprile, con temperature sempre miti ma con qualche grado in meno. Annuvolamenti si limiteranno a lambire il settentrione e soprattutto l'arco alpino, dove sui crinali di confine la nuvolosità risulterà più insistente ma con basso rischio di fenomeni.
Venerdì 3 un fronte freddo si avvicinerà al settentrione e, nella notte su sabato, porterà rovesci sul Triveneto e sull'Emilia-Romagna ed anche qualche nevicata nelle Alpi oltre i 1000m circa.
Sabato 4 l'instabilità si porterà lungo le regioni adriatiche, favorendo qualche spunto temporalesco e un rinforzo dei venti da nord, che piloteranno aria fredda lungo tutta la Penisola, specie in quota. Dunque le temperature caleranno di diversi gradi, in particolare lungo le regioni adriatiche.
La Domenica di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta ancora addensamenti lungo l'Adriatico e al sud con qualche locale spunto temporalesco possibile e neve in Appennino oltre i 500-600m. Bel tempo invece lungo i versanti tirrenici e sulla Sardegna.
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Fiammata CALDA primaverile tra lunedì e martedì!
Aggiornamento del sabato sera: qualche giorno di anticiclone, poi...
Schianto Airbus, tutte le bugie di Lubitz: era malato, ma lo tenne nascosto
(lapresse) |
BERLINO - Si fa sempre più fitta la rete di misteri che circonda la figura di Andreas Lubitz, il copilota della Germanwings, che ha deciso di far schiantare l'Airbus A320 sulle Alpi francesi, suicidandosi e provocando la morte di altre 149 persone. Con il passare delle ore aumentano i dubbi sull'idoneità al volo del 27enne e sulla veridicità delle certificazioni conseguite, mentre gli investigatori hanno trovato, nel corso delle perquisizioni nelle due abitazioni in cui viveva, certificati di malattia che il giovane pare abbia tenuto nascosti alla compagnia aerea e ai colleghi. La sua abitazione di Montabaur è stata di nuovo perquisita dalla Procura di Duesseldorf. Nel pomeriggio gli inquirenti sono entrati nella casa per uscirne con un sacco di plastica blu pieno di reperti e una borsa.
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Omicidio Meredith, assoluzione definitiva per Amanda Knox e Raffaele Sollecito
La sentenza della Cassazione. Dopo le arringhe dei difensori, lunga
camera di consiglio dei giudici. Il giovane ha atteso il verdetto a casa
sua. L'americana è stata condannata per calunnia nei confronti di
Lumumba, è in Usa. L'esultanza in casa del ragazzo, il disappunto dei
familiari della giovane uccisa
ROMA - La Quinta sezione penale della corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, imputati nel processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Solo la Knox è stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata.
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ROMA - La Quinta sezione penale della corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, imputati nel processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Solo la Knox è stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata.
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venerdì 27 marzo 2015
A Novi Ligure la Pernigotti chiude il magazzino logistico?
In questi giorni si susseguono voci più o meno fondate di una imminente
chiusura del magazzino logistico del sito di Novi Ligure dove si svolge
l’attività di confezionamento e spedizioni dei prodotti finiti. Il
magazzino è gestito dall’operatore logistico DHL ed occupa stabilmente
25 addetti, numero che però arriva a 50 addetti con le stagionali nel
periodo pasquale e per le festività natalizie. Sembrerebbe che queste
attività saranno destinate a sparire dal magazzino di Novi Ligure e di
fatto, dislocate a Parma dove verrebbero affidate ad un nuovo operatore
logistico.
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Casale, muore di mesotelioma a 42 anni. È la seconda vittima dell’eternit in una settimana
Massimo Brollo abitava a Treville. Lunedì lo stesso male ha ucciso Stefano Gasparetto di 45 anni
Non c’è tregua, appunto, a Casale. Nessuna tregua all’angoscia, al dolore di una collettività che vive appesa al filo della paura ed è continuamente lacerata dal distacco da tanti innocenti che il mal d’amianto continua a inghiottire senza scampo.
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Silvana Mossano
CASALE MONFERRATO (AL)
«Questa città non ci dà tregua. Un’altra persona d’oro se ne va.
Ma rimarrai sempre vivo negli occhi di tutti». È uno dei moltissimi
messaggi postati oggi pomeriggio su Facebook nel profilo di Massimo
Brollo, morto, a soli 42 anni, di mesotelioma. Attualmente abitava a
Treville con la moglie e lavorava a Casale con uno dei fratelli, ma
aveva vissuto a Ibiza per qualche tempo. Un paio di anni fa, dopo aver
corso la maratona di Barcellona, erano comparse le prime avvisaglie del
male. Non c’è tregua, appunto, a Casale. Nessuna tregua all’angoscia, al dolore di una collettività che vive appesa al filo della paura ed è continuamente lacerata dal distacco da tanti innocenti che il mal d’amianto continua a inghiottire senza scampo.
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L’ultima vittima dell’Eternit: “Un eroe che è stato d’esempio”. Così lo ricordano gli amici
Il mesotelioma “frena” stabile il numero di casi. Forse già raggiunto il picco atteso nel 2020
Mal d’amianto, muoiono i “bambini degli Anni 80”: già quindici vittime in questo primo trimestre
Airbus, Lubitz lasciato dalla fidanzata e malato: non doveva volare. Il 10 marzo l’ultima visita medica
Nella casa della famiglia del copilota trovato un certificato medico
stracciato. I giornali tedeschi: era depresso e seguiva cure
psichiatriche, ma lo teneva nascosto. L’ospedale di Dusseldorf: «In cura
da noi ma non per la depressione»
Dietro alla tragedia dell’Airbus c’è un mix di bugie, depressione e misteri. Andreas Lubitz, il copilota 27enne, martedì non avrebbe dovuto essere sul volo 9525 perché era in malattia. Quel malessere era stato messo nero su bianco da un medico, ma il certificato non è mai stato presentato alla Germanwings. Lo hanno trovato oggi, strappato, gli inquirenti che stanno indagando nel suo passato. E non è tutto. I documenti rivelano che Lubitz stava seguendo delle terapie psicologiche. E anche questo all’insaputa della compagnia. Depressione, appunto. Un male che lo aveva già colpito in passato e ora spiegherebbe almeno in parte la decisione di uccidersi.
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Dietro alla tragedia dell’Airbus c’è un mix di bugie, depressione e misteri. Andreas Lubitz, il copilota 27enne, martedì non avrebbe dovuto essere sul volo 9525 perché era in malattia. Quel malessere era stato messo nero su bianco da un medico, ma il certificato non è mai stato presentato alla Germanwings. Lo hanno trovato oggi, strappato, gli inquirenti che stanno indagando nel suo passato. E non è tutto. I documenti rivelano che Lubitz stava seguendo delle terapie psicologiche. E anche questo all’insaputa della compagnia. Depressione, appunto. Un male che lo aveva già colpito in passato e ora spiegherebbe almeno in parte la decisione di uccidersi.
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Cabine blindate anti-terroristi, se la sicurezza è una trappola
Delitto Meredith, oggi sentenza in Cassazione
Per l'avvocato Bongiorno, Raffaele Sollecito è come Forrest Gump: non si rende conto
E' terminata l'udienza in Cassazione per il processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. A breve il collegio della quinta sezione penale della cassazione si riunirà in camera di consiglio Il presidente, Gennaro Marasca, non fornito indicazioni sui tempi, ha solo specificato che un'ora prima della lettura del verdetto i difensori dei due imputati saranno avvertiti.
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giovedì 26 marzo 2015
Florida, 13enne uccide il fratellino di 6 anni e si suicida
A colpi di arma da fuoco, dopo una lite per cosa mangiare a cena. Ha ferito anche l'altro fratello sedicenne
NEW YORK - Orrore negli Usa dove una lite famigliare tra fratelli, tutti minorenni, innescata da un assurdo dissidio su cosa mangiare a cena, ha portato un 13enne a sparare ed uccidere il fratellino di 6 per poi rivolgere l'arma contro se stesso e suicidarsi. Non prima di aver colpito e ferito il secondo fratello, di 16 anni, che ha poi chiamato la polizia. Teatro di questa ennesima tragedia legata all'eccessiva diffusione delle armi negli Usa è Hudson, una cittadina della Florida. A dare la notizia la rete locale Wfts, affiliata della Cnn.
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NEW YORK - Orrore negli Usa dove una lite famigliare tra fratelli, tutti minorenni, innescata da un assurdo dissidio su cosa mangiare a cena, ha portato un 13enne a sparare ed uccidere il fratellino di 6 per poi rivolgere l'arma contro se stesso e suicidarsi. Non prima di aver colpito e ferito il secondo fratello, di 16 anni, che ha poi chiamato la polizia. Teatro di questa ennesima tragedia legata all'eccessiva diffusione delle armi negli Usa è Hudson, una cittadina della Florida. A dare la notizia la rete locale Wfts, affiliata della Cnn.
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Lega: Sei parlamentari vicini a Tosi via dai gruppi di Camera e Senato. Salvini: 'Mi salutino Alfano'
"Decisione lunga e sofferta. Incomprensibile espulsione sindaco Verona"
Diaspora nel Carroccio dopo la frattura tra Matteo Salvini e Flavio Tosi. Sei parlamentari veneti escono dalla Lega Nord per entrare nel gruppo misto. "Auguri. Mi salutino Fini e Alfano", è il commento caustico del segretario della Lega Matteo Salvini.I 'fuoriusciti' sono al Senato: Emanuela Munerato (Rovigo), Patrizia Bisinella (Treviso), la compagna del sindaco di Verona, e Raffaela Bellot (Belluno); alla Camera: Roberto Caon (Padova), Emanuele Prataviera (Venezia) e Matteo Bragantini (Verona).
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Lupi, Ballarò chiama società a New York: “Figlio del ministro non lo conosciamo”
Il ministro Maurizio Lupi, riguardo al figlio Luca e a certe accuse mosse nei suoi confronti per aiutarlo nella carriera, aveva dichiarato: “Non ho mai chiesto all’ingegner Perotti né a chicchessia di far lavorare mio figlio. Mio figlio Luca si è laureato al Politecnico di Milano
nel dicembre 2013 con 110 e lode dopo un periodo di sei mesi presso lo
studio americano SOM (Skidmore Owings and Merrill LLP) di San Francisco.
Da febbraio 2014 a febbraio 2015 – spiega – ha lavorato presso lo
Studio Mor (di architettura ed ingegneria di Genova, via Assotti) per un
corrispettivo di 1300 euro netti al mese. Nel gennaio 2015 gli è stata
ritirata l’offerta dallo studio SOM e dai primi di marzo lavora a New
York”. Ma ieri sera Ballarò (Rai3) ha chiamato l’ azienda negli Usa
(SOM) dove il figlio del ministro lavorerebbe e, chiedendo di Luca Lupi,
è stato risposto alla cronista Francesca Biagiotti: “Mi spiace il signore non lavora qui, non abbiamo nessun con questo nome nella nostra lista”.
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Nyt: "Un pilota dell'A320 è rimasto chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio"
Nyt: "Un pilota dell'A320 è rimasto chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio"
UNO DEI DUE piloti dell'Airbus A320 Germanwings ha lasciato la cabina prima della discesa dell'aereo, senza poi riuscire a rientrare nonostante i tentativi di aprire la porta, anche con la forza. Questa la ricostruzione degli eventi secondo una registrazione vocale recuperata dal CVR, il cockpit voice recorder nella scatola nera recuperata dopo il disastro aereo in cui sono rimaste uccise 150 persone. A ricostruire gli eventi è il New York Times attraverso una fonte, un alto funzionario militare che lavora sul caso. Intanto si procede all'estrazione di informazioni dalla scatola nera.
Un altro mistero. Al momento dello scontro dunque da quanto riferirebbe l'audio, c'era solo un pilota nella cabina dell'A320. Il mistero del disastro si infittisce e aggiunge punti da chiarire a un quadro già complesso, ma l'audio potrebbe imprimere una svolta all'inchiesta. Secondo la Cnn emergono due opzioni fra tutte: che il pilota rimasto all'interno sia stato colto da un malore e non sia stato più in grado di sbloccare (con l'interruttore posto sul quadro comandi) la porta (blindata su tutti i jet commerciali dopo l'11 settembre). O che - ipotesi definita "atroce" da Cnn - si sia trattato di un atto deliberato di terrorismo, una missione suicida. Ipotesi, quest'ultima, finora non esclusa dalle autorità ma ritenuta altamente improbabile.
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Disastro aereo GermanWings, copilota chiuso in cabina dell'airbus: 'Voleva distruggere l'aereo'. Comandante ha tentato invano di entrare
Aereo Germanwings, copilota Andreas Guenter Lubitz è il colpevole del disastro: 'Si è schiantato di proposito'
Andreas Lubitz, amico del copilota tedesco: ‘Non riesco a crederci. Era felice’
Quella lotteria della morte per il viaggio a Barcellona: “Gli studenti estratti a sorte”
Daniela Santanché: "Che origini hanno i piloti dell'autobus caduto?". La doppia gaffe su Twitter
Napoli, sparatoria e inseguimento dopo una rapina, fermati due carabinieri. Un morto e nove feriti
Panico in un supermercato a Ottaviano. I militari, fuori servizio,
tentano un colpo a mano armata. Deceduto il figlio del titolare del
punto "Etè", che ha dato la caccia ai banditi in auto, accompagnato dal
fratello e da un dipendente
Una rapina finita male. Una sparatoria e un inseguimento. Scia di paura e di sangue nel napoletano. E una svolta inquietante: i malviventi sono due carabinieri. Ci sono almeno nove feriti - di cui quattro in prognosi riservata - in un conflitto a fuoco e un incidente, durante la fuga, dopo l'irruzione a mano armata in un supermercato in via delle Querce a Ottaviano, in provincia di Napoli. E' morto il figlio del titolare del supermercato, Pasquale Prisco di 28 anni. Il titolare con il fratello e un dipendente, dopo la tentata rapina ha inseguito e speronato i malviventi. In serata svolta nelle indagini: i rapinatori sono due carabinieri fuori servizio.
Secondo quanto si è appreso, intorno alle 13.30 è scattato l'allarme in un supermercato della catena "Etè" e i banditi per guadagnarsi la fuga hanno sparato dei colpi di pistola
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Una rapina finita male. Una sparatoria e un inseguimento. Scia di paura e di sangue nel napoletano. E una svolta inquietante: i malviventi sono due carabinieri. Ci sono almeno nove feriti - di cui quattro in prognosi riservata - in un conflitto a fuoco e un incidente, durante la fuga, dopo l'irruzione a mano armata in un supermercato in via delle Querce a Ottaviano, in provincia di Napoli. E' morto il figlio del titolare del supermercato, Pasquale Prisco di 28 anni. Il titolare con il fratello e un dipendente, dopo la tentata rapina ha inseguito e speronato i malviventi. In serata svolta nelle indagini: i rapinatori sono due carabinieri fuori servizio.
Secondo quanto si è appreso, intorno alle 13.30 è scattato l'allarme in un supermercato della catena "Etè" e i banditi per guadagnarsi la fuga hanno sparato dei colpi di pistola
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mercoledì 25 marzo 2015
METEO A 7 GIORNI: la STABILITA' incalzerà da ovest...
Fino a venerdì ancora un po' di maltempo sull'Italia, specie sui settori orientali e al meridione. A partire dal prossimo fine settimana alta pressione in rimonta e condizioni progressivamente più stabili e miti sulla nostra Penisola.
Il meridione si lecca le ferite dopo il passaggio di un'intensa perturbazione che risalendo dal nord Africa ha dato luogo a piogge torrenziali, venti forti e mareggiate.
Da tempo non si ricordava un periodo così piovoso per il nostro Mezzogiorno...e purtroppo non sembra essere finita.
La depressione presente sul Mediterraneo tenderà lentamente a muoversi verso levante, sotto la spinta di un solido anticiclone atlantico che avrà grande importanza sui nostri lidi a partire dal prossimo week-end.
La giornata di venerdì si annuncia nuovamente molto instabile al meridione e su parte del versante adriatico, proprio a causa del transito depressionario ben visibile nella prima cartina. Torneranno piogge e rovesci che tra la Sicilia e la Calabria potrebbero essere anche di forte intensità.
Si tratterà probabilmente dell'ultimo atto di questa lunga sequenza perturbata, scaturita dal contrasto tra aria fredda in arrivo dalle alte latitudini e correnti caldo-umide di matrice afro-mediterranea.
A partire dal prossimo fine settimana, l'alta pressione delle Azzorre dovrebbe mettere le cose a posto nel Nostro Mare; la spallata del pachiderma stabile sposterà l'asse del maltempo in sede ellenica e consentirà sull'Italia un miglioramento ad iniziare dai settori occidentali.
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Brasile: autobus inghiottito da un enorme cratere in strada
Una scena apocalittica quella a cui hanno
assistito i fortunati passeggeri dell'autobus inghiottito da una
voragine al centro della strada che porta da Itaituba a Ruropolis, nello
stato brasiliano di Parà. Tutti sani e salvi, hanno fatto giusto in
tempo a scendere dal bus prima che fosse risucchiato e trascinato dalle
acque del fiume che scorre sotto la strada
Il video
Il video
Arrestato il leader del commando della strage al museo Bardo
Tunisi - Le autorità tunisine hanno arrestato il leader della cellula terroristica responsabile dell’attentato della settimana scorsa al museo del Bardo. Lo afferma al quotidiano “Al Maghreb” Rafik Chelli, segretario di stato presso il ministero degli Interni.
Secondo il segretario di Stato il gruppo ideatore e realizzatore del piano sarebbe composto di 16 persone, di cui almeno due tunisini tornati in patria dai territori di combattimento in Siria a fianco dei jihadisti.
È ancora in fuga il terzo autore dell’attacco, evocato dal Presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi nel corso di un’intervista.
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Annuncio del governo: il gruppo composto da 16 persone. Almeno due tunisini tornati dai territori di combattimento in Siria. Domenica la marcia "Le monde est Bardo"
Secondo il segretario di Stato il gruppo ideatore e realizzatore del piano sarebbe composto di 16 persone, di cui almeno due tunisini tornati in patria dai territori di combattimento in Siria a fianco dei jihadisti.
È ancora in fuga il terzo autore dell’attacco, evocato dal Presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi nel corso di un’intervista.
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Annuncio del governo: il gruppo composto da 16 persone. Almeno due tunisini tornati dai territori di combattimento in Siria. Domenica la marcia "Le monde est Bardo"
Tunisi, la visita al museo poi gli spari: il video dei turisti al Bardo
Airbus, i soccorritori: "Corpi ovunque". Roghi per allontanare i lupi.
Sono riprese le operazioni sul massiccio dei Trois-Eveches dove si è schiantato l'Airbus A32
Sono riprese alle prime luci del giorno le operazioni sul massiccio dei Trois-Eveches, in Alta Provenza, sulle Alpi francesi al confine con l'Italia, dove si è schiantato l'Airbus A320 della Germanwings con a bordo 150 persone, tutte morte. Soccorritori e forze dell'ordine sono impegnate ora nel difficile recupero di indizi che possano far luce sulle cause della tragedia. Attesi per oggi sul luogo della tragedia Hollande, la Merkel e Rajoy.
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Aereo caduto, danneggiata la scatola nera ritrovata. Riprese all’alba le ricerche
Airbus precipitato, le ipotesi: esplosione o avvelenamento da litio
Scuola: Troppi 3 mesi vacanza, Poletti scatena polemica
Ma Giannini chiarisce, in ddl Governo ha previsto attività estive - IL SONDAGGIO
La scuola pare essere un cantiere di idee sempre aperto. Mentre ancora si consumano analisi e speculazioni sul testo del ddl "Buona scuola", una considerazione del ministro Poletti sulla durata delle vacanze scolastiche ha aperto un nuovo fronte di dibattito, nella stessa giornata in cui Matteo Renzi, parlando alla Luiss School of government, ha assicurato che sulla scuola l'Italia si gioca "una delle chance di essere superpotenza mondiale". "Un mese di vacanza va bene. Ma non c'è un obbligo di farne tre. Magari uno potrebbe essere passato - ha ipotizzato il ministro del Lavoro - a fare formazione. Una discussione che va affrontata".
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Isis, arrestato autore documento propaganda italiano
Smantellata cellula in Italia: 3 arresti tra Torino e Albania. Reclutava aspiranti jihadisti. Perquisizioni in Lombardia, Piemonte e Toscana
Il ventenne italiano di origine marocchina arrestato oggi nell'ambito dell'operazione antiterrorismo della Polizia, sarebbe l'autore del documento di propaganda dell'Isis, un testo di 64 pagine interamente in italiano, apparso di recente sul web. Il documento si intitola 'Lo stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare".Sono tre le persone arrestate nell'operazione della Polizia contro una cellula di estremisti islamici, che reclutava jihadisti, attiva in Italia e nei Balcani.
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martedì 24 marzo 2015
Serravalle, Mercatone verso il crac
Serravalle Scrivia (AL). La svendita iniziata sabato al Mercatone Uno sarà, salvo improbabili salvataggi dell’ultima ora, l’ultimo atto del gruppo romagnolo a Serravalle. La “Mercatone Uno” (236 negozi a marchio Mercatone e 68 dei negozi a insegna Tre Stelle) è in crisi profonda e 34 punti vendita dove i conti registrano i peggiori passivi sembrano arrivati al capolinea. Tra questi ci sono Serravalle e Albenga, nella black list non è invece inserito il punto vendita di Rivarolo.
«L’azienda ha 450 milioni di debiti e in questo momento è in corso quello che si chiama “concordato in bianco”- dice Vincenzo dell’ Orefice, segretario nazionale Fisascat Cisl - e per sperare in un esito positivo dovrebbero arrivare nuovi operatori disposti a rilevare più del 50% dei punti vendita». E gli acquirenti interessati a negozi in crisi non si trovano. «Di fatto, dal 21 marzo 34 negozi hanno iniziato svendite autorizzate dal tribunale che sono l’anticamera della chiusura».
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«L’azienda ha 450 milioni di debiti e in questo momento è in corso quello che si chiama “concordato in bianco”- dice Vincenzo dell’ Orefice, segretario nazionale Fisascat Cisl - e per sperare in un esito positivo dovrebbero arrivare nuovi operatori disposti a rilevare più del 50% dei punti vendita». E gli acquirenti interessati a negozi in crisi non si trovano. «Di fatto, dal 21 marzo 34 negozi hanno iniziato svendite autorizzate dal tribunale che sono l’anticamera della chiusura».
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Boko Haram rapisce 400 donne e bambini
Più di 400 tra donne e bambini sarebbero
stati rapiti dai terroristi di Boko Haram a Damasak, città della
Nigeria nordoccidentale, liberata dalle truppe del Niger e Chad.
Lo riferisce il sito della Reuters che cita persone del luogo.
Se confermato, si tratta dell'ennesimo sequestro di massa da
parte dei jihadisti.
Fonte
Fonte
Un Airbus della Germanwings si è schiantato nel Sud della Francia
A bordo c'erano 148 persone. Hollande in tv: 'Non ci sarebbero sopravvissuti. Molte vittime tedesche' L'aereo collegava Dusseldorf a Barcellona
Un Airbus A320 della Germanwings, compagnia low cost della Lufthansa, si è schiantato nei pressi di Barcelonette, nel sud della Francia. L'aereo collegava Dusseldorf e Barcellona. A bordo secondo Le Monde ci sarebbero state 148 persone, 142 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. Non ci sarebbero superstiti. Il relitto, individuato da elicotteri della gendarmeria, è quasi intatto.
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Afghanistan: bomba fra bimbi che giocano a cricket, 6 morti
Polizia attribuisce attentato ai talebani, contrari allo sport tra i giovani
Almeno 6 bambini sono morti ieri nella provincia meridionale afghana di Khost, quando un ordigno è esploso sul terreno su cui avevano appena cominciato una partita di cricket. Altri 10 i bimbi rimasti feriti. Secondo la polizia, la responsabilità dell'attentato va attribuita ai talebani, per i quali il cricket non è compatibile con l'Islam e quindi i giovani non dovrebbero giocarlo.
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lunedì 23 marzo 2015
Yara: la Procura chiede il giudizio per Massimo Bossetti
Ora si attende la fissazione dell'udienza preliminare
La Procura di Bergamo ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio di Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio. Il muratore dovrà rispondere anche di calunnia ai danni di un collega. Ora si attende la fissazione dell'udienza preliminare.Ora sarà il presidente dei gip di Bergamo a fissare l'udienza durante la quale si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio. Il pubblico ministero Letizia Ruggeri contesta a Bossetti, in carcere dal 16 giugno scorso, l'omicidio volontario aggravato e la calunnia. Per l'omicidio, due le aggravanti contestate: l'aver "adoperato sevizie e aver agito con crudeltà" e l'aver "approfittato di circostanze di tempo (in ore serali/notturne), di luogo (in un campo isolato) e di persona (un uomo adulto contro un'adolescente di 13 anni) tali da ostacolare la pubblica e privata difesa".
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“Sparatoria” e inseguimento ad Alessandria. Colpito al volto, ma la pistola è al peperoncino
Armi urticanti: spunta anche una Jpx Jet Protector ricaricabile, da 300
euro. Sono legali, ma comunque sequestrate: ora si accerterà se il
porto in luogo pubblico è consentito
«Un uomo mi ha sparato, in strada, lo sto inseguendo, aiutatemi»: la concitata telefonata al 112 di un automobilista ha fatto pensare al Far West in via Milite Ignoto, ad Alessandria. Spari, fughe, inseguimenti, sirene, in pieno giorno. I carabinieri hanno dispiegato tutte le gazzelle e i militari necessari per braccare l’uomo armato: il Radiomobile in strada, la centrale operativa a coordinare l’operazione dal comando. Ci sono riusciti in pochi minuti. Solo che alla fine non c’è stato nessun arresto, né alcuna denuncia, nemmeno un ferito. Perchè dalla pistola in realtà non era uscito un proiettile, ma peperoncino: quello che sembrava sangue era infatti «solo» liquido urticante.
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«Un uomo mi ha sparato, in strada, lo sto inseguendo, aiutatemi»: la concitata telefonata al 112 di un automobilista ha fatto pensare al Far West in via Milite Ignoto, ad Alessandria. Spari, fughe, inseguimenti, sirene, in pieno giorno. I carabinieri hanno dispiegato tutte le gazzelle e i militari necessari per braccare l’uomo armato: il Radiomobile in strada, la centrale operativa a coordinare l’operazione dal comando. Ci sono riusciti in pochi minuti. Solo che alla fine non c’è stato nessun arresto, né alcuna denuncia, nemmeno un ferito. Perchè dalla pistola in realtà non era uscito un proiettile, ma peperoncino: quello che sembrava sangue era infatti «solo» liquido urticante.
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La Lega: “Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, chiamandoci razzisti”
Frase choc di Gianna Gancia, capogruppo Lega Nord in Regione, durante la
conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato. Poi
corregge il tiro: “Parlavo di Fassino e Chiamparino”
È la stessa Gancia che subito dopo si è corretta di fronte ai giornalisti - «Pardon, mi sono espressa male: Chiamparino e Fassino dicevano che eravamo razzisti, basta retorica» - rivendicando le battaglie anti-Islam portate avanti dalla Lega in tempi non sospetti: compresa la famosa maglietta indossata anni fa da Calderoli, oggetto di un caso nazionale e internazionale.
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Alessandro Mondo
Torino
«Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, dicevano che
eravamo razzisti: mi rendo conto che si tratta di un’affermazione
forte». Così Gianna Gancia, capogruppo Lega Nord in Regione, durante la
presentazione della manifestazione organizzata dalla Lega sabato, ore
16, in piazza Solferino: presenti Matteo Salvini e Roberto Cota.È la stessa Gancia che subito dopo si è corretta di fronte ai giornalisti - «Pardon, mi sono espressa male: Chiamparino e Fassino dicevano che eravamo razzisti, basta retorica» - rivendicando le battaglie anti-Islam portate avanti dalla Lega in tempi non sospetti: compresa la famosa maglietta indossata anni fa da Calderoli, oggetto di un caso nazionale e internazionale.
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Miracolo a Milano, al mendicante spunta il braccio amputato
Francia e Spagna al voto. Vince Sarkozy, non c'è ciclone Le Pen
UMP 31%, FN 24,70%, PS 19.90%
UMP-UDI (Centrodestra) vincitore indiscusso del primo turno delle amministrative in Francia con il 31% dei voti, Front National al 24,70%, Partito socialista 19,90%. Questo l'ultimo sondaggio CSA per BFM-TV. Un calcolo teorico delle alleanze politiche a livello nazionale, dà centrodestra e sinistra al 37% ciascuno. Fermo al 24,70% il FN, senza alleati.Marine Le Pen in Francia e Podemos in Andalusia: il Front National non sfonda ma si afferma come antagonista di primo piano dei socialisti al governo e della destra di Nicolas Sarkozy, protagonista del grande ritorno delle amministrative.
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domenica 22 marzo 2015
Perotti, il megadirettore di Incalza tra ville e attici da sogno. La moglie: “Non ha prezzo”
Un attico a Roma con vista su Piazza Navona, una casa a Milano dietro via Montenapoleone “vista Madonnina”, un’abitazione fiorentina dal valore di 1,3 milioni di euro, una tenuta a Montepulciano (Siena) e una villa, sempre a Firenze, dal valore “incalcolabile”. E’ questo l’”impero immobiliare” messo su da Stefano Perotti, recentemente arrestato per l’inchiesta fiorentina sulle Grandi Opere, che ha poi portato alle dimissioni il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Anche se molti di questi beni sono intestati alla moglie di Perotti, Christine Mor,
gli inquirenti scrivono: “Non emerge in alcun modo che Mor svolga
attività idonea a produrre redditi significativi. E’ l’attività di
Perotti l’unica in grado di consentire l’accumulo di capitali”. E poi
specificano: “Attività intrisa di reati contro la Pubblica amministrazione”. Philippe
Perotti, che risulta tra gli indagati, raggiunto nella sua abitazione
fiorentina, non commenta l’accaduto. I vicini, svegliati pochi giorni fa
dai Carabinieri che lo cercavano, ne parlano come un qualsiasi
condomino.
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Meteo: la primavera non decolla, da mercoledì nuova fase maltempo
Attese piogge in tutta Italia, più intense e diffuse al Nord, sul medio e basso Tirreno e sul basso Adriatico
Nelle ultime ore il tempo è peggiorato per l'arrivo di una perturbazione
dalla Spagna, dopo una breve tregua di inizio settimana a partire da
mercoledì il nostro Paese sarà alla prese con una nuova fase di maltempo
dovuta a due perturbazioni, una in risalita dalla penisola iberica e
l'altra in discesa dall'Europa settentrionale. Sono queste, in sostanza,
le previsioni meteo per i prossimi giorni.
Domani, spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo, ci sarà "nuvolosità variabile e irregolare su gran parte dell'Italia con schiarite più ampie al Centronord e nubi più insistenti nelle regioni meridionali. Sarà ancora possibile qualche debole precipitazione isolata al Sud e nelle zone interne del Lazio. I venti saranno in attenuazione ovunque e le temperature in aumento".
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Meteo: spettacolare arcobaleno sul porto di Ancona © ANSA |
Domani, spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo, ci sarà "nuvolosità variabile e irregolare su gran parte dell'Italia con schiarite più ampie al Centronord e nubi più insistenti nelle regioni meridionali. Sarà ancora possibile qualche debole precipitazione isolata al Sud e nelle zone interne del Lazio. I venti saranno in attenuazione ovunque e le temperature in aumento".
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Pirati strada: morto a 15 anni a Monza
Guidatore ricercato. Ragazzo stava andando a giocare a calcio
Un quindicenne, Elio Bonavita, è morto, e sua madre è in gravi condizioni, dopo un incidente stradale, accaduto stamani nei pressi della Villa Reale di Monza, causato da una manovra di un'auto che ha determinato lo scontro di una vettura contro la macchina dove si trovavano il ragazzo e la mamma. Il pirata ha poi proseguito la sua corsa investendo altre vetture prima di allontanarsi. E' ora ricercato dalla Polizia locale. L'adolescente stava andando a una partita di calcio.
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Monza, 15enne morto nello schianto: si è costituito il pirata. E' un 40enne brianzolo
“Malato”, faceva l’istruttore di sub: vigile licenziato a Mondovì
Savona - Ispettore di polizia di Mondovì si assenta dal lavoro “per
malattia” e viene pizzicato a fare l’istruttore subacqueo in un centro
immersioni di Alassio: a scoprirlo sono stati i finanzieri della
compagnia di Albenga, che nell’ambito di un’attività di contrasto al
lavoro nero si sono concentrati su una società alassina operante nel
settore del diving, imbattendosi appunto in questo “indisciplinato”
dipendente pubblico.
I finanzieri, a seguito di appostamenti ad hoc, hanno individuato, tra i vari istruttori, un funzionario della polizia Locale che è risultato beneficiare, proprio in quei giorni, di un periodo di assenza dal lavoro per una presunta lombalgia grave che lo “affliggeva”, a più riprese, dall’inizio del 2014, per una durata complessiva di oltre 40 giorni. In realtà l’uomo (A.M., le iniziali), invece di essere a casa bloccato da dolori lancinanti, era piuttosto in forma e si trovava in Riviera a svolgere una vera e propria «seconda attività lavorativa» di istruttore subacqueo e conduttore di natanti adibiti alle escursioni in mare.
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I finanzieri, a seguito di appostamenti ad hoc, hanno individuato, tra i vari istruttori, un funzionario della polizia Locale che è risultato beneficiare, proprio in quei giorni, di un periodo di assenza dal lavoro per una presunta lombalgia grave che lo “affliggeva”, a più riprese, dall’inizio del 2014, per una durata complessiva di oltre 40 giorni. In realtà l’uomo (A.M., le iniziali), invece di essere a casa bloccato da dolori lancinanti, era piuttosto in forma e si trovava in Riviera a svolgere una vera e propria «seconda attività lavorativa» di istruttore subacqueo e conduttore di natanti adibiti alle escursioni in mare.
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Attacco a Tunisi: il video che mostra i terroristi nel museo Bardo
Il video
La Francia aspetta il ciclone Le Pen
Oggi primo turno delle amministrative. Il Front National potrebbe diventare il primo partito
Subito dietro, al 29%, ci sono, stando alle ultime rilevazioni, i neogollisti dell’Ump alleati con i centristi dell’Udi.
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Paolo Levi
Parigi
L’ennesimo exploit del Front National, la vittoria finale dei
neogollisti, e la débâcle della maggioranza socialista: la Francia è
chiamata oggi alle urne per il primo turno delle elezioni provinciali in
programma su tutto il territorio della République, fatta eccezione per
Parigi, la metropoli di Lione e alcuni territori d’oltremare. Secondo l’
ultimo sondaggio realizzato dall’istituto Ifop, il partito anti-euro di
Marine Le Pen raccoglie per le preferenze del primo turno oltre il 30%
delle intenzioni di voto, confermando lo statuto di primo partito di
Francia ottenuto nel voto europeo dello scorso anno.Subito dietro, al 29%, ci sono, stando alle ultime rilevazioni, i neogollisti dell’Ump alleati con i centristi dell’Udi.
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sabato 21 marzo 2015
Cantine, ditte e consorzi. In sessanta dalla provincia di Alessandria al 49ª Vinitaly di Verona
Quest’anno si spera di battere tutti i record, consolidando così la
collaborazione fra Regione, Unioncamere e Consorzio Piemonte Land of
Perfection
La «spedizione»
Dalla provincia di Alessandria, partecipano: La Caplana (Bosio), La Chiara (Gavi), Accornero Giulio & Figli (Vignale Monferrato), Fratelli Facchino (Rocca Grimalda), Alemat (Ponzano Monferrato), Angelini Paolo (Ozzano Monferrato), Antica Distilleria di Altavilla di Laura Raimondo Mazzetti (Altavilla Monferrato), Bergaglio Nicola (Rovereto di Gavi), Bollina Srl (Serravalle Scrivia), Botto Pier Luigi (Ricaldone), Boveri Luigi Michele (Costa Vescovato), Bricco dei Guazzi (Olivola Monferrato), Broglia Gian Piero (Gavi), Cantina Alice Bel Colle, Cantina del Monferrato (Rosignano), Cantina Iuli (Montaldo di Cerrina), Carlo Grosso & Figli (Montaldeo), Casa Wallace – Covibio (Cremolino), Cascina I Carpini (Pozzol Groppo), Cascina Montagnola (Viguzzolo), Castellari Bergaglio (Rovereto di Gavi).
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Vinitaly
Giorgio Longo
Alessandria
Vini bianchi o rossi, con o senza bollicine; grappe. Sono i
prodotti di 60 aziende vinicole della provincia (ditte, cantine e
consorzi) al Vinitaly, a Verona da domenica a mercoledì. A questa 49ª
edizione gli espositori piemontesi saranno seicento, su un totale di
oltre 4 mila. Quest’anno si spera di battere tutti i record,
consolidando così la collaborazione fra Regione, Unioncamere e Consorzio
Piemonte Land of Perfection.La «spedizione»
Dalla provincia di Alessandria, partecipano: La Caplana (Bosio), La Chiara (Gavi), Accornero Giulio & Figli (Vignale Monferrato), Fratelli Facchino (Rocca Grimalda), Alemat (Ponzano Monferrato), Angelini Paolo (Ozzano Monferrato), Antica Distilleria di Altavilla di Laura Raimondo Mazzetti (Altavilla Monferrato), Bergaglio Nicola (Rovereto di Gavi), Bollina Srl (Serravalle Scrivia), Botto Pier Luigi (Ricaldone), Boveri Luigi Michele (Costa Vescovato), Bricco dei Guazzi (Olivola Monferrato), Broglia Gian Piero (Gavi), Cantina Alice Bel Colle, Cantina del Monferrato (Rosignano), Cantina Iuli (Montaldo di Cerrina), Carlo Grosso & Figli (Montaldeo), Casa Wallace – Covibio (Cremolino), Cascina I Carpini (Pozzol Groppo), Cascina Montagnola (Viguzzolo), Castellari Bergaglio (Rovereto di Gavi).
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Vinitaly
Crisi: Coldiretti, triplicati gli orti urbani, a 3,3 mln mq
57 capoluoghi provincia li hanno messi a disposizione cittadini
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Gli orti urbani in Italia sono triplicati in due anni e hanno raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri. E' quanto emerge da un' analisi della Coldiretti in occasione della presentazione della prima rete di "tutor dell'orto" promossa dalla Fondazione Campagna Amica. "Le coltivazioni degli orti urbani - sottolinea Coldiretti - non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare. Oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà, concorrono a preservare aree verdi residue tra le aree edificate destinate altrimenti all'abbandono e al degrado". A livello nazionale sono 57 le amministrazioni comunali capoluoghi di provincia che hanno messo a disposizione orti urbani per la cittadinanza.
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Latina: aste truccate, arrestati un giudice e la moglie, indagata anche la suocera
In manette in tutto 8 persone: fra loro commercialisti, una cancelliera del tribunale e un imprenditore
LATINA - Un sistema di corruzione consolidato all’interno del tribunale fallimentare di Latina: è quanto scoperto dalle procure della Repubblica di Perugia e Latina, dopo mesi di indagini, anche di carattere patrimoniale, che hanno portato all’arresto - tra carcere e domiciliari - di otto persone: tra loro un giudice del tribunale e a moglie. Le ordinanze sono state eseguite dalla squadra mobile pontina guidata da Tommaso Niglio.
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Pensione sempre più lontana, l'età cambia ancora: sale a 66 anni e 7 mesi
ROMA - Si alza ancora l'età pensionabile: tra il 2016 e il 2018 gli
uomini andranno in pensione a 66 anni e sette mesi. È quanto si legge in
una circolare dell'Inps che chiarisce quanto disposto da un decreto del
ministero dell'Economia che fissava in quattro mesi l'aumento dei
requisiti per l'accesso alla pensione in relazione all'incremento della
speranza di vita. Per il 2019 si fisserà un nuovo adeguamento alla
speranza di vita.
DONNE Le donne del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018).
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DONNE Le donne del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018).
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Fallimento Delphis, al Retail chiude il ristorante. In 40 senza lavoro
All'inizio doveva essere uno stop di quattro settimane "per ferie". Poi
però è intervenuto il tribunale di Genova che ha certificato il crac
della società di ristorazione che gestisce, tra gli altri, anche
l'insegna di Giò Mangia alla cittadella del commercio di Serravalle
Scrivia
SERRAVALLE SCRIVIA – Un cartello dice “Siamo in ferie”. Sull’altro c’è scritto “Chiuso per inventario”. Ma le notizie che arrivano dal tribunale di Genova parlano di fallimento per la Delphis srl, la società che gestisce, tra gli altri, il ristorante Giò Mangia al Retail Park di Serravalle Scrivia. Sono 40 le persone rimaste senza lavoro, suddivise nei tre esercizi commerciali della Delphis: il ristorante del Retail, la birreria Bicu del Porto Antico a Genova, e un locale a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.
I locali sono stati chiusi il 2 febbraio scorso, ufficialmente per un mese di ferie. La riapertura doveva avvenire il 2 marzo. Ma appena tre giorni dopo il tribunale del capoluogo ligure ha formalmente dichiarato il crac, nominando un curatore fallimentare. Da allora, quindi, serrande abbassate da Giò Mangia.
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SERRAVALLE SCRIVIA – Un cartello dice “Siamo in ferie”. Sull’altro c’è scritto “Chiuso per inventario”. Ma le notizie che arrivano dal tribunale di Genova parlano di fallimento per la Delphis srl, la società che gestisce, tra gli altri, il ristorante Giò Mangia al Retail Park di Serravalle Scrivia. Sono 40 le persone rimaste senza lavoro, suddivise nei tre esercizi commerciali della Delphis: il ristorante del Retail, la birreria Bicu del Porto Antico a Genova, e un locale a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.
I locali sono stati chiusi il 2 febbraio scorso, ufficialmente per un mese di ferie. La riapertura doveva avvenire il 2 marzo. Ma appena tre giorni dopo il tribunale del capoluogo ligure ha formalmente dichiarato il crac, nominando un curatore fallimentare. Da allora, quindi, serrande abbassate da Giò Mangia.
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venerdì 20 marzo 2015
Boko Haram fa strage di 'spose schiave'
Militari scoprono cadaveri in pozzi villaggio riconquistato
Decine di donne massacrate da Boko Haram sono state scoperte dall'esercito nigeriano gettate nei pozzi insieme ad altri cadaveri, al momento della liberazione del villaggio di Bama: lo affermano diversi media nigeriani e internazionali, che ipotizzano si tratti di donne rapite e rese spose-schiave dai terroristi islamici.
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Kamikaze nelle moschee, massacro di sciiti: adesso l’Isis apre il fronte di guerra in Yemen
Doppio attentato a Sanaa: almeno 137 morti, decine di feriti. Rivendica il Califfato
Oltre 135 morti e decine di feriti è il bilancio ancora parziale di un attacco a colpi di kamikaze contro due moschee houthi di Sanaa con cui lo Stato Islamico (Isis) apre il fronte di guerra in Yemen.
L’OFFENSIVA DEL CALIFFO
Le esplosioni sono avvenute oggi all’ora di massima affluenza nelle moschee di Badr e al-Hashoosh quando almeno tre kamikaze si sono fatti esplodere fra centinaia di fedeli houthi, il movimento ribelle che controlla la capitale dopo aver rovesciato il governo sunnita. Lo Stato Islamico di Abu Bakr al Baghdadi ha annunciato lo scorso novembre di aver creato proprie cellule in Yemen e con un’esplicita rivendicazione ha affermato di essere il mandante della strage odierna.
I KAMIKAZE TRA I FEDELI
Testimoni locali affermano che uno dei kamikaze è entrato dentro la moschea, mischiandosi ai fedeli houthi, prima di farsi saltare in aria e quando i sopravvissuti correvano in cerca di fuga verso l’uscita è stato il secondo a farsi esplodere, proprio davanti all’entrata. Fra le vittime c’è l’imam della moschea Badr, Al-Murtada bin Zayd al-Mahatwari. L’attacco alla seconda moschea è avvenuto quasi contemporaneamente.
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Oltre 135 morti e decine di feriti è il bilancio ancora parziale di un attacco a colpi di kamikaze contro due moschee houthi di Sanaa con cui lo Stato Islamico (Isis) apre il fronte di guerra in Yemen.
L’OFFENSIVA DEL CALIFFO
Le esplosioni sono avvenute oggi all’ora di massima affluenza nelle moschee di Badr e al-Hashoosh quando almeno tre kamikaze si sono fatti esplodere fra centinaia di fedeli houthi, il movimento ribelle che controlla la capitale dopo aver rovesciato il governo sunnita. Lo Stato Islamico di Abu Bakr al Baghdadi ha annunciato lo scorso novembre di aver creato proprie cellule in Yemen e con un’esplicita rivendicazione ha affermato di essere il mandante della strage odierna.
I KAMIKAZE TRA I FEDELI
Testimoni locali affermano che uno dei kamikaze è entrato dentro la moschea, mischiandosi ai fedeli houthi, prima di farsi saltare in aria e quando i sopravvissuti correvano in cerca di fuga verso l’uscita è stato il secondo a farsi esplodere, proprio davanti all’entrata. Fra le vittime c’è l’imam della moschea Badr, Al-Murtada bin Zayd al-Mahatwari. L’attacco alla seconda moschea è avvenuto quasi contemporaneamente.
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MAPPANO - Addio al «Mercatone Uno»: 70 lavoratori a casa
Fine delle speranze: il supermercato «Mercatone Uno» di Mappano di
Caselle chiude per sempre. In provincia di Torino chiuderà anche il
supermercato gemello di Brandizzo. Settanta persone perdono il posto di
lavoro. Un vero e proprio dramma occupazionale per una zona, quella del
basso Canavese, già ampiamente provata dalla crisi economica. La
proprietà del Mercatone Uno (che, in passato, è stato anche lo sponsor
ufficiale del "pirata" Marco Pantani) con sede a Imola ha deciso di
chiudere 39 dei 79 punti vendita sparsi in tutta Italia: compresi quelli
di Mappano e Brandizzo.
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Mercatone Uno verso la chiusura. Assemblea e sciopero, posti a rischio
Mercatone Uno, nubi nere sul punto vendita di Serravalle
MALTEMPO estremo tra mercoledi 25 e giovedi 26 sull'Italia? Previste piogge preoccupanti!
La depressione che si scaverà tra mercoledi 25 e giovedì 26 sul nostro Paese e che tenderà poi ad isolarsi sul meridione entro venerdì 27 potrebbe determinare accumuli di pioggia particolarmente abbondanti sull'alto Piemonte.
Quando entra in gioco l'Africa in una situazione di maltempo,
la situazione può farsi delicata. Quando scende aria fredda sulla
Francia e sul nostro Paese si scava una depressione con richiamo di aria
umida e mite in risalita dal nord del continente africano e a stretto
contatto con quella fredda, i meteorologi si preoccupano,
anche se siamo a marzo, anche se il mare generalmente non risponde in
maniera cattiva come potrebbe fare tra fine estate ed inizio inverno.
C'è però da tener conto dei numerosi imbuti geografici del nostro Paese, dell'accumulo di umidità sulle Alpi Lepontine e Pennine, così come sulle Prealpi Orobie, poi tra Adamello e Presanella e le Dolomiti del Brenta, e infine le Prealpi Venete e Carniche.
C'è da sperare che gli accumuli precipitativi risultino almeno in parte di tipo nevoso, ma questo dipenderà essenzialmente dalla quota dello zero termico, che ancora ad oggi risulta ballerina, ma che comunque dovrebbe attestarsi fortunatamente al di sotto dei 1500m, impedendo alla massa d'acqua di precipitare a valle nei fiumi, colmandoli sino all'esondazione. Su questo poi ritorneremo poi con precisione nei prossimi giorni, quando capiremo quale sarà l'impatto esatto dell'aria fredda nel sud Europa.
C'è però da tener conto dei numerosi imbuti geografici del nostro Paese, dell'accumulo di umidità sulle Alpi Lepontine e Pennine, così come sulle Prealpi Orobie, poi tra Adamello e Presanella e le Dolomiti del Brenta, e infine le Prealpi Venete e Carniche.
C'è da sperare che gli accumuli precipitativi risultino almeno in parte di tipo nevoso, ma questo dipenderà essenzialmente dalla quota dello zero termico, che ancora ad oggi risulta ballerina, ma che comunque dovrebbe attestarsi fortunatamente al di sotto dei 1500m, impedendo alla massa d'acqua di precipitare a valle nei fiumi, colmandoli sino all'esondazione. Su questo poi ritorneremo poi con precisione nei prossimi giorni, quando capiremo quale sarà l'impatto esatto dell'aria fredda nel sud Europa.
Le zone in cui il modello prevede le precipitazioni più abbondanti risultano quelle del Biellese-Verbano-Cusio-Ossola, con accumuli sino a 204mm ma pioverà tantissimo anche a Milano, con rischio di esondazione per il Seveso e per il Lambro.
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CONFERMATO il guasto del tempo tra martedì 24 e venerdì 27 marzo: ecco i dettagli.
METEO A 15 GIORNI: il bel tempo stabile non si vede ancora...
Tunisia, governo: Attentatori addestrati in Libia. Corteo nel cuore della città: "No al terrore"
TUNISI - Li hanno
sottovalutati, i sospetti erano nel mirino della polizia ed erano
indagati, ma non si pensava potessero portare a termine un attacco di
questa portata. Oggi il segretario di Stato per gli affari della
sicurezza tunisino, Rafik Chelly, ha spiegato che gli autori della strage di Tunisi avvenuta mercoledì
si erano addestrati nelle fila dello Stato islamico in Libia per
rientrare in Tunisia proprio attraverso il Paese vicino. Secondo Chelly
gli attentatori si trovavano nel Paese già a dicembre. "Sappiamo - ha
dichiarato citato dai media locali - che si sono addestrati in alcuni
campi per tunisini takfiri (ramo ultra radicale dell'islam, ndr), in Libia, a Sabrata, Bengasi o Derna".
E oggi Tunisi torna di nuovo in piazza contro il terrore proprio nel giorno del 59esimo anniversario dell'indipendenza del Paese. Un centinaio di manifestanti ha dato vita stamane a un corteo contro il terrorismo nella centrale Avenue Bourghiba, nel cuore della città. Sullo striscione che apre la manifestazione si legge: "Il terrorismo non è musulmano né tunisino".
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E oggi Tunisi torna di nuovo in piazza contro il terrore proprio nel giorno del 59esimo anniversario dell'indipendenza del Paese. Un centinaio di manifestanti ha dato vita stamane a un corteo contro il terrorismo nella centrale Avenue Bourghiba, nel cuore della città. Sullo striscione che apre la manifestazione si legge: "Il terrorismo non è musulmano né tunisino".
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"So che Renzi vuole far fuori Delrio"
LE TELEFONATE
Gli indagati interessati agli equilibri di governo. Chiamata in causa pure la Lorenzin
Dall’intervento di un prelato per procacciare voti al ministro Lorenzin e all’europarlamentare Alfredo Antoniozzi fino ai presunti scontri di palazzo tra Matteo Renzi e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio passando per gli incontri tra un imprenditore arrestato e il marito di Alessandra Mussolini e per i tentativi dell’ex parlamentare Angelo Sanza di «procurare una collaborazione lavorativa» al figlio Manuele. Negli atti della maxi inchiesta fiorentina sui grandi appalti continuano a spuntare i nomi dei più importanti politici italiani. In molti casi sono solo citati dagli indagati durante alcune conversazioni intercettate ma in altre occasioni sono loro stessi a parlare al telefono.
LUCA LUPI Da questa inchiesta emerge che non è inusuale chiedere lavori e consulenze per i figli. Da lunedì scorso si parla dell’assunzione del figlio del ministro Maurizio Lupi su richiesta esplicita del capo del Dicastero. Circostanza sempre negata dall’esponente Ncd. Nelle carte degli inquirenti toscani c’è però un’intercettazione tra Lupi e Incalza nella quale parlano proprio di Luca Lupi. L’8 gennaio 2014 i Ros ascoltano: Incalza «Si?». Lupi: «Ma sei sempre a mangiare ca..o?». I: «No! Quale mangiare? Dimmi tutto». L: «Dove stai?». I: «Al Ministero sono». L: «Ma stai lavorando?». I: «Certo! ... adesso alle 4 abbiamo la riunione». L: «Ascolta ... se fra un quarto d’ora ti mando questo che è venuto da Milano a Roma a far due chiacchiere?». I: «Chi? ... dimmi tutto ... dimmi». L: «Nel senso di avere consulenze e suggerimenti eccetera». I: «Dimmi chi viene... dimmi!». L: «Viene mio figlio Luca». I: «Quando vuoi... ma figurati! Nessun problema!». L :«Quando vuoi... Dimmi a che ora te lo faccio venire in modo che». I: «O adesso o alle cinque quando finisce il Tesoro». L: «No allora conviene che venga adesso così». I: «Io sto qua». L: «Okay ... ciao». I: «Ciao». La situazione però crea diversi malumori tanto che l’ex dg della metropolitana di Milano, Giuseppe Cozza, si sfoga al telefono con Burchi: «Poveretto... ha poi diritto di lavorare anche questo ragazzo adesso... però è lo schifo di vedere questo... questo veramente monopolio di tutti i lavori di Perotti che poi se li ruba alla MM». Cozza risponde spiegando le presunte «pressioni» subite dal ministro per fare lavorare gli imprenditori adesso indagati. Sempre a proposito di Lupi junior ci sarebbero alcune telefonate tra il ministro Lupi e l’imprenditore Claudio De Eccher – sotto interdittiva antimafia della Prefettura di Udine – per far lavorare il figlio Luca. Dopo una telefonata tra il Ministro e De Eccher, il 9 gennaio Cavallo richiama l’imprenditore «e gli prospetta l’esigenza di fissare quanto prima un incontro in quanto gli deve presentare "il figlio", alludendo a Luca Lupi, riservandosi le ragioni». L’accordo, però, salta.
REGALO ALLA MOGLIE DI LUPI I contatti del Ministro con gli imprenditori erano frequenti tanto che nel gennaio 2014, in occasione del compleanno della moglie di Lupi, Cavallo e Perotti si recano a cena a casa del capo del Dicastero portando un «bel regalo». Quella sera parlano dell’esigenza di incontrare il figlio Luca «per definire le sue cose». Anche l’imprenditore De Eccher pensa al Ministro. Il 19 febbraio, prima che si celebrasse l’«evento Infrastrutture e Trasporti» Cavallo avvisa De Eccher che bisogna versare un contributo di partecipazione di 5.000 euro.
DELRIO Anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio viene più volte citato nelle intercettazioni. Non per favori da elargire ma viene preso di mira da chi è poi finito sul registro degli indagati. Il 26 marzo Giulio Burchi, indagato, parla con Cinzia Gelati, responsabile dei rapporti con la stampa della società Metropolitana Milanese Spa che chiede all’imprenditore chi sia Raffaele Tiscar: «Era uno che era in Compagnia delle Opere... fiorentino... assessore a Firenze... - risponde l’indagato - Adesso è vicesegretario generale a Palazzo Chigi... l’hanno messo a fare il vice di Bonaretti perché Renzi vuol far fuori Delrio e Bonaretti». Gelati: «È quello lì di Reggio Emilia... Bonaretti». B: «Sì...un cretino». G: «Va bè». B: «Un cretino assoluto».
PAURA INTERCETTAZIONI È dalla stessa telefonata che si evincono i sospetti di alcuni interlocutori sulla possibilità di essere ascoltati dagli inquirenti al cellulare. Lo stesso Burchi infatti raccomanda a Cinzia Gelati «di non chiamare telefonicamente Franco Cavallo – scrivono i militari del Ros - facendole capire di aver saputo che questi potrebbe essere interessato ad attività d’intercettazione».
LORENZIN E ANTONIOZZI Anche il ministro Beatrice Lorenzin e l’europarlamentare Alfredo Antoniozzi vengono chiamati in causa in alcune intercettazioni. Proprio come nel caso di Maurizio Lupi, altri indagati si sarebbe mobilitati per raccogliere voti in favore dei due politici. Nel maggio 2014, a ridosso delle elezioni europee «Franco Cavallo chiede a tale Nicolò di procurargli del materiale elettorale che deve consegnare a un po’ di preti che gliel’hanno richiesto» scrivono gli inquirenti. «Nicolò – afferma Cavallo al telefono - solo per dirti io avrei bisogno di un po’ di materiale... perché mi han chiesto un po’ di preti... Scusami a me interessava solo il santino... Noi chi portiamo qui? Lui e la Lorenzin?». Nicolò risponde: «Sì .. diciamo lui, Lorenzin e Antoniozzi».
CHAMPAGNE E METRO Dopo vestiti, gioielli, biglietti aerei, borse e dolci mancava solo lo champagne. Tutti regali che avrebbero pagato gli indagati per «avere il favore» di personaggi in posti chiave della politica e dell’imprenditoria. Durante una telefonata tra Perotti e Pelucchi, i due parlano di alcuni funzionari pubblici cui dovrà essere fatta pervenire in regalo un bottiglia di champagne «sulla base di valutazioni utilitaristiche ben esplicitate nelle parole del Perotti: Adesso ho visto il nome di uno che non mi viene in mente proprio chi sia... io ho dei dubbi su quello di Metro C... perché sicuramente quello dopo... io non lo leverei... sinceramente non lo leverei... no... non è solo per quello... è che... è chiaro che non è una cosa di domani... si farà poi la seconda tratta... quindi... secondo me conviene tenerseli buoni... poi... che ca..o... una bottiglia di champagne mi sembra una cosa... no?»
COOP ROSSE E IMMIGRATI Gli affari dei 51 indagati passano dalla Russia al Medioriente fino all’Africa, dove, ormai da anni, partono migliaia di immigrati che arrivano sulle nostre coste. Nel 2014, si legge nelle carte della procura di Firenze, si parla di un appalto in Libia da 350 milioni di euro sul quale la cricca vorrebbe mettere le mani. La gara è per controllare i flussi di immigrati. Il 7 maggio dello scorso anno infatti Davide Vaggi, indicato dai carabinieri del Ros come consulente di Impregilo e delle cosiddette Coop Rosse, accenna a Perotti l’esistenza di un «grosso appalto in Libia dell’importo di 350 milioni di euro per la predisposizione da parte della Selex (gruppo Finmeccanica) di una rete di controllo per l’immigrazione». I due parlano al telefono: «Dovrebbe essere un sistema di controlli – spiega Vaggi - nel sud della Libia... tra il Niger la Libia ed il Ciad eccetera... che si chiama Southern Border Controlling Illegal Immigration System... dove metà di questi 350 milioni... dovrebbe essere opere civili... piste e tutto perché non c’è niente lì... Tu li conosci questi qua della Selenia? ... Ci sarà anche da fare una direzione lavori su questi lavori... Selex... soprattutto adesso che sta venendo fuori tutto questo casino... gli immigrati che arrivano... Lo so perché il mio amico, quello che ci fa da sponda in Libia... lui ha già presentato l’offerta pochi giorni fa... solo per imprese italiane». Stefano Perotti risponde: «Prendo un po’ di informazioni e ti faccio sapere».
ALLUVIONATI Il rapporto tra Incalza e Maurizio Lupi ha portato i due a discutere della questione degli alluvionati in Liguria. All’epoca del disastro un gruppo di parlamentari chiedeva che fossero stanziati soldi ulteriori per l’emergenza. In un’intercettazione, l’arrestato e il Ministro avrebbero affermato di opporsi alla proposta.
FLORIANI Anche il marito di Alessandra Mussolini,
Mauro Floriani, sarebbe entrato in contatto con il principale indagato
della maxi inchiesta, Ercole Incalza. I militari del Ros infatti hanno
intercettato diverse telefonate appurando che i due si sarebbero
incontrati più volte a Roma. Ettore Incalza, intercettato, «viene
chiamato – scrivono i militari - da Floriani, risultato coinvolto
recentemente, in un procedimento penale della Procura della Repubblica
di Roma riferito ad un contesto di prostituzione minorile».
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Codice etico ministero Infrastrutture: mai regali sopra 150 euro. Firmato: Lupi
Di Battista parla di “ultimi giorni” Lupi fa le corna
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