La vittoria di Jair Bolsonaro alle recenti elezioni presidenziali brasiliane sta già producendo i suoi effetti nella foresta Amazzonica, secondo alcuni studi condotti nell’ultimo mese che parlano di un aumento sensibile del tasso di deforestazione. Anche se il nuovo presidente del Brasile è stato eletto soltanto pochi giorni fa, il 28 ottobre, ed entrerà in carica nel 2019, l’Amazzonia sta già registrando una preoccupante impennata della deforestazione.
Secondo l’ultimo rapporto mensile di Imazon, un osservatorio indipendente sulla deforestazione in Amazzonia, a settembre 2018 sono stati deforestati 444 km quadrati, con un aumento dell’84 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. «L’aumento della deforestazione è legato soprattutto all’attuale situazione politica», spiega Ritaumaria Pereira, analista di Imazon. Secondo la ricercatrice, sin dal periodo elettorale il nuovo presidente del Brasile Bolsonaro «continua a dire che indebolirà tutte le leggi sulle aree protette e sulle terre indigene. (…) Per questo registriamo un aumento della deforestazione nelle aree protette: c’è l’idea che in futuro molte di queste aree saranno ridotte, e altre che avrebbero dovuto essere istituite saranno invece consegnate ai land grabber privati».
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