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giovedì 20 febbraio 2020

Germania: strage nei locali del narghilè ad Hanau, 11 morti. Il killer: 'Annientare alcuni popoli'

Il movente di tipo xenofobo confermato in una sua pagina web


La strage di Hanau, dove stanotte sono morte 11 persone e quattro sono rimaste ferite, è stata classificata come un "presunto atto di terrorismo" di matrice probabilmente "xenofoba" dagli inquirenti della Procura federale tedesca, che ha acquisito le indagini. È quello che ha confermato stamani il ministro dell'Interno dell'Assia, Peter Beuth, parlando nel parlamento regionale. A colpire è stato un tedesco di Hanau, sostenitore di teorie di destra estrema e spinto dall'odio per gli stranieri. Tra le vittime di sono cinque cittadini turchi.

Stando alla Bild on line, in uno scritto ritrovato dagli inquirenti, lui stesso avrebbe rivendicato il massacro, affermando che alcuni popoli che non si possono più espellere dalla Germania vadano annientati. Tesi razziste e xenofobe sono inoltre contenute in una pagina su internet attribuita all'attentatore che aveva 43 anni e diffondeva in internet la sue teorie di destra radicale. Nel bilancio della drammatica notte, che ha lasciato Hanau sotto shock, ci sono 11 morti, fra cui l'attentatore e sua madre, i cui corpi sono stati ritrovati senza vita nel loro appartamento.

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