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sabato 19 dicembre 2020

Il re di Svezia contro il modello anti Covid: «Molti morti, il governo ha fallito»

Nel tradizionale discorso di fine anno: «Il 2020 anno terribile. Abbiamo avuto molti morti, a cui è stato difficile dire addio». La Svezia non ha mai imposto un lockdown

Sulle scelte per combattere il Covid per il re di Svezia, Carl XVI Gustaf, il governo «mi pare abbia fallito». «Abbiamo un numero di morti altissimo, e questo è terribile». Il bilancio finale sulla politica controcorrente adottata dalla Svezia nella lotta alla pandemia da coronavirus sembra arrivare nel discorso del re. Re Carl XVI Gustaf ha parlato alla tv di Stato STV, nel tradizionale programma «L’anno con i reali» in cui traccia un bilancio degli ultimi 12 mesi. Il 2020, ha detto, è stato «un anno terribile». Del resto il Paese, l’unico in Europa a non imporre restrizioni né lockdown ma solo «raccomandazioni» alla popolazione fino a poche settimane fa, ha registrato 7.800 morti e 350 mila casi quest’anno, tassi molto maggiori a quelli dei Paesi vicini, dalle densità e dai sistemi sanitari comparabili (la Norvegia, ad esempio, ha registrato solo 402 morti). Il premier Stefan Lofven ha convocato una conferenza stampa nelle prime ore del pomeriggio: «Ritengo che abbiamo agito con tempestività», ha detto, «e ho fiducia nel mio governo».

Il discorso del re

«Il popolo svedese», ha detto re Carl XVI Gustav, «ha sofferto tremendamente in condizioni più difficili di quel che era giusto. Pensiamo solo a chi non è riuscito a dire addio a un famigliare morto. Un’esperienza difficile, traumatica: non riuscire a dare un addio caloroso». Ai giornalisti che gli hanno chiesto se teme di prendere il Covid-19, il re ha risposto candidamente: «Ultimamente sembra quasi ovvio. Si avvicina sempre più. Certo, non mi piacerebbe». Il 2020 in una parola, ha detto, è stato «un anno eccezionale. Il termine forse comprende tutto. Ma anche terribile, considerando tutte le persone che sono morte e i lutti e l’impotenza di molte famiglie, e anche delle aziende che sono finite in ginocchio». I giornali svedesi sono concordi: il discorso del re, scrivono tutti, è «decisamente irrituale, non ci sono precedenti di un intervento così critico», così ad esempio l’Expressen.


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