Giovani, lavoratori atipici, donne avere un mutuo è diventata un'utopia
Banche superprudenti che chiedono garanzie su garanzie e cambiano in peggio le condizioni in corso d'opera, la crisi che sconsiglia di programmare investimenti pesanti: comprare la casa è diventato un percorso di guerra. Il 40 per cento delle richieste di finanziamenti per l'abitazione è stata bocciata dagli istituti di credito.
di ROSARIA AMATO
ROMA - Il mutuo c’è, ma torni tra un mese. Oppure ci potrebbe essere, ma porti suo padre. E possibilmente le buste paga degli ultimi due-tre anni. Negli ultimi mesi ottenere un mutuo è diventato sempre più difficile: gli spread si sono alzati, le banche se la prendono molto comoda e spesso modificano in peggio le condizioni in corso d’opera, imponendo assicurazioni e chiedendo garanzie su garanzie. Se poi si fa parte di una categoria non standard (giovani, atipici, immigrati, meridionali, donne single) l’unica condizione per comprare una casa è praticamente disporre dei contanti. Ma anche questo è impossibile, dopo la corsa durata quasi un decennio, che ha portato negli anni 2000 i prezzi delle case a raddoppiare, e in diversi casi a triplicare. Secondo l’ultima indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie per comprare casa occorrono in media undici anni di stipendi. Senza un mutuo, non si può.
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