Secondo gli esperti, un lavoratore su cinque, nelle categorie più esposte, usa la cocaina per combattere stress e fatica, per ottenere prestazioni professionali di maggior durata e qualità. E' la nuova frontiera della sostanza prima destinata al tempo libero e ai lavori pregiati e ora adottata imparzialmente da artigiani e avvocati, medici e camionisti, muratori e piloti.
Una volta era la droga di moda, quella da sballo del sabato sera o quella destinata ai mestieri glamour: finanza, arte, spettacolo. Oggi è trasversale, coinvolge medici e infermieri, camionisti e muratori, artigiani e piloti, chef e avvocati. Tutti abbagliati dalla possibilità di vincere stress e fatica, di reggere i ritmi, di essere più "performanti" nelle rispettive attività. Tutti destinati a restarne prima o poi schiavi.
I dopati della cocaina appartengono a tutte le categorie professionali. Dopo i camionisti e i cottimisti, l'ultima novità sono gli artigiani. Idraulici, elettricisti, imbianchini. Gente che magari non ha particolari problemi ma che crede di rendere di più prendendo la sostanza. La coca promette molto, ti offre chiavi di accesso ma poi, al massimo dopo un anno, inizia a presentarti il conto
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