Corte dei Conti: "Corruzione dilaga" Severino rinvia il disegno di legge
Parole severe dal presidente Giampaolino alla cerimonia di inaugurazione. "Le dimensioni del malaffare sono superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce". Ministro della Giustizia: "Ci vuole tempo, è un problema mai debellato". Accuse sull'evasione fiscale: "Solo in Spagna peggio di noi"
ROMA - "Illegalità, corruzione e malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese le cui dimensioni sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce". E' questo uno dei punti più forti della relazione con cui il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ha inaugurato l'anno giudiziario della magistratura contabile. Essere a conoscenza della "mappatura" dei fenomeni di corruzione, aggiunge, serve "per effettuare una ricognizione degli episodi più ricorrenti di gestione delle risorse pubbliche inadeguata, perché inefficace, inefficiente, diseconomica". Giampaolino si riferisce a tutti i comportamenti che arrecano "un danno alle finanze pubbliche": dalla corruzione dell'attività sanitaria, allo smaltimento dei rifiuti, dal "gravemente colposo" utilizzo di strumenti derivati o prodotti finanziari simili, per arrivare alla costituzione e gestione di società a partecipazione pubblica e alla stipula di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Vengono inclusi anche gli errori nella gestione del servizio di riscossione dei tributi".
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