La nave trainata da un peschereccio, i passeggeri domani a Mahé. Gli elicotteri lanciano cibo sul ponte.
PAOLO COLONNELLO
inviato a Mahè(Seychelles)
È calma piatta. Con un’afa opprimente che inizia a rendere insopportabili gli effluvi di ogni genere sprigionati dalla nave, restituendo nel tremolio di una nebbia leggera l’immagine di un gigante ferito e scintillante sotto il sole, che si muove lentamente in mezzo al nulla dell’Oceano Indiano: non più di 6 nodi all’ora.«La situazione però adesso è serena», fa sapere il comandante Nicolò Alba, un pugliese d’acciaio con anni di esperienza sul mare. È questa la fotografia scattata ieri dagli elicotteristi della Elicopter Seychelles che dalle prime luci dell'alba, partendo dal vicino atollo di Alphonse (20 miglia) hanno cominciato una spola incessante con la nave, non più alla deriva ma ancora a oltre 100 miglia dalla costa di Mahè, l’isola capitale delle Seychelles dove i disperati della Costa Allegra, trainati a turno da un peschereccio oceanico francese, il «Trevignon», e da un rimorchiatore, contano di riuscire ad approdare non prima di domattina.
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