La primavera araba vince il World Press Photo 2011. Lo scatto migliore dell'anno è di Samuel Aranda che immortala una donna coperta dal velo che tiene tra le braccia un parente ferito. L'immagine diventa così il simbolo delle delle proteste che l'anno scorso hanno cambiato i regimi in Medioriente e Nordafrica. La fotografia è stata scattata il 15 ottobre 2011 nell'ospedale da campo allestito in una moschea di Sanaa, capitale yemenita. La foto è stata pubblicata dal New York Times. "Credo che sia molto importante in queste occasioni - dice Aranda - ricordare che il nostro lavoro è fatto per le persone di cui raccontiamo le storie. Vorrei che la mia foto potesse essere d'aiuto alla popolazione dello Yemen, una terra troppo spesso dimenticata". Non vince la foto dell'anno ma si aggiudica molti premi lo tsunami del Giappone. Uno di questi è dell'italiano Paolo Pellegrin, dell'agenzia Magnum. Sette in totale i vincitori italiani nelle diverse categorie: Alex Majoli, a piazza Tahrir; Paolo Pellegrin, da Miyagi; Eduardo Castaldo, sempre al Cairo; Simona Ghizzoni, dalla Striscia di Gaza; Pietro Paolini, dalla Bolivia; Emiliano Larizza, con Haiti, e Francesco Zizola che ha fotografato la natura in Sardegna. Restano fuori la cattura di Osama Bin Laden e i movimenti: Indignados e #occupywallstreet (a cura di ADELE SARNO)
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