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martedì 21 febbraio 2012

La Rai rinuncia al canone su pc, tablet e smartphone

Dopo le polemiche, dietrofront della televisione pubblica: imprenditori e liberi professionisti non dovranno versare la tassa richiesta nei giorni scorsi, a meno che i computer non siano utilizzati solo come televisori e l'azienda non abbia corrisposto il canone speciale di ALESSANDRO LONGO

 

ROMA - La Rai ha rinunciato al canone su pc, tablet e smartphone. Decisiva è stata la presa di posizione del ministero allo Sviluppo Economico. Il ministero ha infatti comunicato a Rai una propria interpretazione della norma del 1938 relativa al canone e ha escluso perentoriamente quei prodotti dal pagamento. La decisione arriva dopo le polemiche di giorni scorsi 1.

La Rai - a quanto risulta a Repubblica.it da fonti ministeriali - ha accolto quest'interpretazione, dopo un breve contraddittorio durante un incontro con il Dipartimento comunicazioni del ministero. Il ministero ha fatto notare a Rai che sarebbe stato assurdo imporre un pagamento a scapito dei beni digitali. Avrebbe certo penalizzato lo sviluppo tecnologico in Italia, tra consumatori e aziende, proprio in una fase in cui il Paese sta cercando di potenziarlo e mentre il governo lavora alla prima Agenda digitale italiana 2.


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