Libia, attaccato consolato americano Uccisi l'ambasciatore e tre dipendenti
La Casa Bianca conferma la morte del diplomatico, di uno 007 e di
due marines e intensifica le misure di sicurezza in tutto il mondo.
Obama: "Violenza senza senso". La sede di Bengasi messa a ferro e fuoco
nella notte. La scintilla per una pellicola considerata blasfema,
realizzata da un ebreo israelo-americano. Attaccata anche l'ambasciata
in Egitto.
BENGASI - Chris Stevens, ambasciatore americano in
Libia, era l'uomo del dialogo: è morto nei pressi del Consolato Usa di
Bengasi, insieme a Sean Smith, agente dei servizi segreti e due marines.
L'attacco alle sedi diplomatiche americane è stato sferrato nella notte
da un gruppo di manifestanti che protestavano contro un ,
prodotto negli Usa. L'ambasciatore, profondo conoscitore del mondo
arabo e inviato speciale presso il Consiglio nazionale transitorio a
Bengasi durante la rivolta contro Muammar Gheddafi, sarebbe morto
durante l'evacuazione dell'edificio dopo l'incendio: la sua auto forse
colpita da un razzo, anche se la dinamica non è ancora molto chiara.
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