Fanalino di coda per l’incremento del pil, la crescita è arrivata solo grazie all’aumento degli occupati
PAOLO BARONI
Roma
Giù il pil e giù la produttività, sia quella totale
che quella del lavoro. La fotografia dell’azienda Italia che emerge
dalle statistiche ufficiali è oltremodo sconsolante. Nel periodo
2001-2010 la crescita del Pil in Italia è stata complessivamente del
4,1%: si tratta certifica l’Istat dopo la revisione delle stime di fine
2011, del risultato più modesto tra tutte le economie europee. Basti
pensare che l’insieme dell’Unione europea a 27, nello stesso periodo, ha
messo a segno una crescita del 14%: +11,9% la Germania, +12,1 la
Francia addirittura +17,1 il Regno Unito e +22,6% la Spagna. «Dieci anni
sprecati», sintetizza giustamente il presidente dell’Istat Giovannini.Continua qui
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