I dialoghi sulla plancia di comando della nave Costa incagliata al Giglio il 13 gennaio
GRAZIA LONGO
Roma
Mi sento in colpa!». Sono le 21.46 e 11 secondi del
13 gennaio scorso - esattamente 1 minuto e 4 secondi dopo l’impatto
della Costa Concordia contro uno scoglio davanti all’isola del Giglio,
costato la vita a 32 persone - quando il maître Antonello Tievoli
esprime il suo rimorso per quell’inchino maledetto di fronte alla sua
terra d’origine. Parole che seguono a ruota quelle del comandante
Francesco Schettino il quale, alle 21.45 e 22 secondi , sbotta in un
inequivocabile «Madonna ch’aggio cumbinato»Continua qui
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