Italia fanalino di coda delle grandi economie del pianeta. L'area euro ha registrato un arretramento dello 0,5% su base annua. In contrazione anche gli investimenti. Male l'industria. Camusso: su reddito e lavoro mobilitazione a ottobre e pronti allo sciopero generale
di GIULIANO BALESTRERIMILANO - La crisi peggiora. E l'economia italiana rallenta. Lo certifica l'Istat che ha rivisto al ribasso il dato sul Pil nel secondo trimestre dell'anno: il calo è stato dello 0,8% rispetto a gennaio-marzo e del 2,6% nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno. Rispetto alla stima preliminare, diffusa ad agosto, che indicava un calo congiunturale dello 0,7% e su base annua del 2,5%. La variazione acquisita per il 2012 e pari a -2,1 per cento. Nel dettaglio il calo del Pil è il dato peggiore dal quarto trimestre 2009, quando era stato del 3,5%.
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