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martedì 18 settembre 2012

Dalla luce ai telefoni, il mercato fa flop "Cambiare operatore ormai è una stangata"

Costi extra e ostruzionismo, migliaia di denunce. Le Authority: basta con i trucchi. Nel settore dell'energia sono in aumento pratiche commerciali illecite e aggressive. Per l'Adsl la spesa incide fino al 10% sul risparmio di chi sceglie la tariffa più bassa

di AGNESE ANANASSO

LUCE, gas, telefono e Internet. Scegli tu l'operatore che vuoi, come e quanto pagare. Come comprare un bel vestito. È l'ultima frontiera della concorrenza. Una dogana più che altro, dove c'è un dazio da pagare, che, in teoria, doveva essere eliminato dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni del 2007, ma che sta ancora lì. Non sulla carta, ovvio, sarebbe illegale, ma di fatto sì.

Secondo un'indagine del sito specializzato sostariffe.it ci vogliono dai 40 ai 50 euro per cambiare un operatore Adsl e dai 60 ai 78 euro per cessare definitivamente il servizio. Un costo che incide per il 10% sul risparmio che si avrebbe nel primo anno scegliendo il gestore più conveniente. Un peso importante se si considera che il 35% dei clienti migra proprio per risparmiare. Tanti sono ancora i casi, soprattutto nella telefonia fissa, in cui non viene rispettata l'offerta proposta e quando si decide di rescindere il contratto iniziano i guai, con conguagli inesistenti e spese ingiustificate. L'Agcom, garante delle Comunicazioni, conferma che le denunce per problemi nel passaggio di operatore sono in aumento (784 su 3.224, pari al 24%); l'altra motivazione principale riguarda problematiche legate al contratto in sé (1.046, pari al 32,4%).


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