Ovada (AL) - Ormai è un dato di fatto: Ovada e il suo territorio sono
sensibili all'azzardo, alla scommessa anche nelle forme che possono
sembrare più "innocue" come le slot machine, il gioco in rete per finire
con il lotto. Ma è soprattutto la diffusione delle slot machine, con il
loro fascino elettronico e perseverante invito, a preoccupare
l'amministrazione comunale che, utilizzando la leva fiscale, intende
premiare i locali che le eliminano.
Il problema intanto è stato affrontato più volte dal Consorzio Servizi
Sociali dell'ovadese che ora ha messo a punto un vero progetto di
sensibilizzazione (incominciando dalle scuole) per combattere e
contenere il fenomeno della ludopatia. Si chiama "Asso" e, almeno nelle
aspettative, dovrebbe dare buoni risultati. «Doveva partire adesso -
spiega il direttore del Consorzio, Emilio Delucchi - ma essendo le
scuole e gli studenti in questo periodo già impegnati per prepararsi
agli esami, abbiamo pensato di rinviarlo a settembre. Il fenomeno
dell'azzardo colpisce tutti, senza diversificazioni tra sesso, fasce
d'età e sociali e, come sempre avviene, sono i poveri ad essere i più
esposti. Abbiamo rilevato che nell'ovadese vengono giocati ogni anno tra
i 35 e i 38 milioni di euro aslla ricerca del mitico colpo di fortuna».
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