Emanuele Crestini colpito al viso e alle braccia. La deflagrazione ha interessato anche la vicina scuola dell'infanzia: uno dei piccoli è in codice rosso. In zona erano in corso lavori sulla conduttura del gas. La vicesindaca: "Gli uffici era saturi di metano, ora cerchiamo un letto per quasi cento concittadini". Si indaga per disastro colposo
Prima un forte odore di gas poi il terribile boato che, questa mattina, ha investito il palazzo del Comune in corso Costituente, intorno alle 11,15 e anche una vicina scuola per l'infanzia. Paura a Rocca di Papa, il piccolo centro nei Castelli Romani, sconvolta dalla violenta deflagrazione, che ha fatto venire giù vetri e calcinacci, causando infine un incendio domato dopo qualche ora dai vigili del fuoco. Drammatici i racconti dei testimoni: "Abbiamo visto volare i mobili". Un impiegato si è salvato lanciandosi giù dal balcone. "Sono viva
per miracolo", racconta una dipendente comunale che con i suoi 54 colleghi era al lavoro all'interno dell'edificio. Tutti per mettersi in salvo hanno affrontato "una fuga tra le fiamme".
Davanti a lei il sindaco Emanuele Crestini, che è stato l'ultimo ad uscire riportando gravi ustioni sul 35% del corpo, in particolare al volto e alle braccia. "E' stato proprio lui a dirci 'dobbiamo uscire tutti di qui', racconta la donna.
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