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sabato 22 giugno 2019

Landini: “Basta campagna elettorale e basta condoni, per il lavoro bisogna ripartire dal Sud”

Il segretario generale della Cgil chiede per l’Italia un piano straordinario di investimenti pubblici. Furlan e Barbagallo: «Il Nord da solo non ce la farà»


REGGIO CALABRIA
«Bisogna ripartire dal Sud, bisogna ripartire con gli investimenti, con un piano straordinario di investimenti perché il punto è creare lavoro e creare uno sviluppo vero che duri nel tempo. Basta campagna elettorale, ne abbiamo fin sopra i capelli, i problemi non si sono risolti. La situazione è peggio di un anno fa ed è necessario che il governo ascolti questo popolo, queste piazze, e si discuta assieme a chi li rappresenta come cambiare insieme questo Paese». Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione dei sindacati a Reggio Calabria.
Il segretario generale della Cgil chiede un piano straordinario di investimenti pubblici per l’Italia: «Le diseguaglianze sono aumentate ci sono ormai dei ritardi strutturali, pensiamo alle infrastrutture ma non solo quelle materiali, ferrovie, strade, aeroporti, ma pensiamo anche alle infrastrutture sociali, le università, le scuole, gli asili. Siamo davvero di fronte alla necessità di costruire davvero un Paese fondato sul diritto delle persone». «Abbiamo criticato il reddito di cittadinanza - prosegue il segretario generale della Cgil - perché secondo noi è fatto male, del resto i dati che indicano che nonostante il reddito la povertà relativa è aumentata vuol dire che non è quello lo strumento giusto così come è stato fatto per affrontare questo tema, perché la povertà l’affronti se anche sui territori crei le condizioni, non c’è solo il reddito ma ci sono altre cose». Ma il primo dovere «è creare lavoro, evitare che i giovani intelligenti e i giovani in generale se ne vadano dal nostro Paese come sta succedendo e quindi il punto decisivo è ricostruire la fiducia che ce la si può fare e un piano straordinario di investimenti pubblici è la condizione per far ripartire l’economia».
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