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domenica 6 settembre 2020

Intossicati nel silos: è morto anche Francesco, che aveva cercato di salvare il fratello

Salgono a due le vittime dell’incidente sul lavoro avvenuto l’altra mattina nell’azienda di famiglia di Cavallermaggiore. Una tragedia che si è consumata in pochi istanti giovedì mattina

In un generoso e disperato tentativo di salvare il fratello, avvelenato dai gas di fermentazione del mais appena stoccato nel silos dell’azienda agricola di famiglia, era rimasto anche lui intossicato. Da tre giorni, Francesco Gennero, 25 anni, lottava sospeso tra la vita e la morte in un letto di Rianimazione dell’ospedale di Savigliano. Francesco non ce l’ha fatta: è la seconda vittima, con il fratello Davide, 22 anni, di una mattinata di lavoro virata in tragedia in una cascina di Cavallermaggiore. Dopo tre giorni di coma irreversibile, a causa delle esalazioni del gas del triturato di mais, si attende solo il parere legale della commissione medica per la dichiarazione di morte. Nonostante i tentativi dei sanitari, il giovane non ha mai dato segni di ripresa. 

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