GINEVRA - "Almeno 800 persone" sono state uccise martedì scorso in violenze a Duekouè, nell'ovest della Costa d'Avorio. Lo ha reso noto oggi il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), citando informazioni raccolte sul posto negli ultimi due giorni da delegati dell'organizzazione. Gli stessi delegati "hanno visto un gran numero di cadaveri", ha affermato la portavoce del Cicr Dorothea Krimitsas. Notizie che arrivano da un Paese scosso da una vera e propria guerra civile. Da una parte i sostenitori dell'uomo forte Laurent Gbagbo, dall'altra quelli di Alassane Ouattara, riconosciuto vincitore delle presidenziali del 28 novembre scorso dalla comunità internazionale il cui risultato non è stato accettato dall'avversario.
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