Ieri
alla Camera è successo il finimondo. Urla, insulti e pugni tra i
deputati del Popolo delle Libertà e di Futuro e Libertà. La scintilla è
stata l'accusa del presidente della Camera Gianfranco Fini nei riguardi
della seconda moglie di Umberto Bossi di essere andata nel 1992 in
pensione a soli 39 anni.
I
leghisti hanno cercato di difendere l'indifendibile, affermando che la
signora Manuela Marrone ha semplicemente usufruito della legislazione
all'epoca in vigore.
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