Cancellata la condanna a sette anni del primo grado. L'ex premier: "Sono
commosso. La maggioranza dei magistrati lavora con equilibrio e
rigore". Coppi: "Oltre le più rosee aspettative"
I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby in cui l'ex presidente del Consiglio era imputato per concussione e prostituzione minorile. In primo grado la condanna era stata di sette anni,
ma ora i magistrati della seconda sezione penale, presieduta da Enrico
Tranfa, hanno ribaltato completamente la decisione. "Il fatto non
sussiste", dicono i giudici dell'Appello parlando dell'accusa di
concussione. "Il fatto non costituisce reato", scrivono, invece,
riferendosi all'accusa di prostituzione minorile. Cancellata, a questo
punto, anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici inflitta all'ex
premier il 24 giugno 2013 dal collegio presieduto da Giulia Turri.
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