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mercoledì 9 luglio 2014

Le nuove tariffe dell’equo compenso: 20 euro in più per un hard disk, aumentano smartphone e tablet

Pubblicate ieri sulla Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore fra dieci giorni. Sono espressione di un mondo e di un’economia che stanno volgendo al tramonto, perché oggi non è più importante il possesso di un bene ma l’uso.
 
 

Molti televisori attualmente in commercio hanno una funzione per registrare, anche se spesso chi li possiede non lo sa e magari non l’ha mai usata. Tra qualche giorno anche queste tv saranno soggette all’equo compenso: per ogni nuovo acquisto una certa cifra andrà alla Siae, l’Associazione Italiana Autori ed Editori. Poca cosa: 4 euro, su apparecchi che ne costano almeno 300. Ma l’aspetto più grottesco del Decreto Legge del ministro Franceschini, non è che quest’obolo andrà - tra gli altri - a Renato Zero, a Emma Marrone o alla vedova di Lucio Battisti, quanto che per registrare un programma tv serve una chiavetta usb o un hard disk esterno da collegare al televisore (se, come spesso accade non è incluso), e anche su questo è dovuto l’equo compenso.

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