Pubblicate ieri sulla Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore fra
dieci giorni. Sono espressione di un mondo e di un’economia che stanno
volgendo al tramonto, perché oggi non è più importante il possesso di un
bene ma l’uso.
Molti televisori attualmente in commercio hanno una funzione per
registrare, anche se spesso chi li possiede non lo sa e magari non l’ha
mai usata. Tra qualche giorno anche queste tv saranno soggette
all’equo compenso: per ogni nuovo acquisto una certa cifra andrà alla
Siae, l’Associazione Italiana Autori ed Editori. Poca cosa: 4 euro, su
apparecchi che ne costano almeno 300. Ma l’aspetto più grottesco del
Decreto Legge del ministro Franceschini, non è che quest’obolo andrà -
tra gli altri - a Renato Zero, a Emma Marrone o alla vedova di Lucio
Battisti, quanto che per registrare un programma tv serve una chiavetta
usb o un hard disk esterno da collegare al televisore (se, come spesso
accade non è incluso), e anche su questo è dovuto l’equo compenso.
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