Il modello anche nell'ultimo run conferma l'arrivo di una sfuriata temporalesca tra domenica e lunedì, prima al nord, poi al centro, in misura attenuata al sud.
Tutto confermato nella nuova emissione del modello americano,
che vede l'ondata di caldo raggiungere il suo picco tra venerdì e
sabato, con valori che potranno facilmente raggiungere i 34-35°C.
A seguire si conferma l'ingresso di una saccatura con annesso piccolo vortice ciclonico in quota, in movimento tra domenica e lunedì, dalla Valpadana verso le regioni centrali adriatiche.
Ne deriveranno rovesci e temporali anche di forte intensità e un significativo calo delle temperature, che rientreranno nella media del periodo.
Il caldo resisterà solo al sud sino alle prime ore di martedì 22, poi subirà anche qui un certo ridimensionamento con qualche temporale atteso soprattutto su Campania, Molise, nord Puglia e zone interne lucane.
A seguire ecco l'anticiclone protendersi verso la Scandinavia e provare a chiudere la porta atlantica a nuove perturbazioni temporalesche.
Rimarrà allora aperto un corridoio di aria fresca diretta dalla Polonia verso i Balcani almeno sino a venerdì 25 ma con scarsi riflessi sul nostro Paese, se non sul versante adriatico.
Continua qui
A seguire si conferma l'ingresso di una saccatura con annesso piccolo vortice ciclonico in quota, in movimento tra domenica e lunedì, dalla Valpadana verso le regioni centrali adriatiche.
Ne deriveranno rovesci e temporali anche di forte intensità e un significativo calo delle temperature, che rientreranno nella media del periodo.
Il caldo resisterà solo al sud sino alle prime ore di martedì 22, poi subirà anche qui un certo ridimensionamento con qualche temporale atteso soprattutto su Campania, Molise, nord Puglia e zone interne lucane.
A seguire ecco l'anticiclone protendersi verso la Scandinavia e provare a chiudere la porta atlantica a nuove perturbazioni temporalesche.
Rimarrà allora aperto un corridoio di aria fresca diretta dalla Polonia verso i Balcani almeno sino a venerdì 25 ma con scarsi riflessi sul nostro Paese, se non sul versante adriatico.
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