Il capo della Casa Bianca promette: "Gli Stati Uniti troveranno e
assicureranno alla giustizia i terroristi responsabili della sua cattura
e della sua uccisione". In una lettera scritta alla famiglia durante la
prigionia tutta la sua forza: "Mi è stata mostrata l'oscurità e la luce
e ho imparato che anche in prigione, si può essere liberi". Ancora un
ostaggio Usa nelle mani dell'Is
WASHINGTON - L'ostaggio
Kayla Mueller è morta. A confermarlo "con profonda tristezza" è stato il
presidente Usa, Barack Obama: "Non importa quanto tempo occorrerà: gli
Stati Uniti troveranno e assicureranno alla giustizia i terroristi
responsabili della sua cattura e della sua uccisione", ha detto il capo
della Casa BIanca. Lo Stato islamico, ha aggiunto, è "un gruppo
terroristico odioso e ripugnante". L'Is aveva fatto sapere il 6 febbraio
che la cooperante 27enne era morta sotto un bombardamento
dell'aviazione giordana, ma non erano arrivate conferme dall'America.
"In nome del popolo americano, Michelle ed io rivolgiamo le nostre più
profonde condoglianze alla famiglia di Kayla, i suoi genitori Marsha e
Carl, suo fratello Eric e la sua famiglia e tutti coloro che amavano
Kayla. In questo momento di inimmaginabile sofferenza, il Paese si
unisce al loro dolore", si legge in un comunicato della Casa Bianca.
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