venerdì 13 febbraio 2015
Mercatone Uno Imola, 400 milioni di debiti: l’azienda chiede il concordato
Proclamato, dalle segreterie nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, lo stato di agitazione dei lavoratori della Mercatone Business, impresa emiliana che nei giorni scorsi ha presentato al Tribunale di Bologna istanza di concordato preventivo
Pronti alla mobilitazione qualora l’azienda non dovesse fornire sufficienti garanzie circa il futuro dei lavoratori. Rispondono alla richiesta di concordato preventivo in bianco avanzata da Mercatone Business dichiarando lo stato di agitazione, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, “allarmati per l’istanza presentata da un’azienda che in Italia conta 3.700 dipendenti, senza che però la proprietà fornisse ai rappresentanti dei lavoratori adeguate informazioni circa le ricadute che tale richiesta avrà sulla loro occupazione”. Negli ultimi anni Mercatone Uno, realtà storica italiana specializzata nella distribuzione organizzata del mobile, di complementi di arredo e casalinghi, con casa madre a Imola e 79 sedi sparse per la penisola, spiega Rosa Dammicco, delegata Filcams Cigl di Castelfranco, “ha vissuto una situazione di progressivo deterioramento, tanto che abbiamo dovuto sottoscrivere accordi sindacali per l’utilizzo dei contratti di solidarietà, che avrebbero dovuto avere lo scopo di consentire il processo di riorganizzazione dei punti vendita, così da rilanciare l’azienda e renderla competitiva, contenendo, al contempo, il costo del lavoro e salvaguardando l’occupazione”.
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